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Claudio Antonelli

Erramenti della ragione e della fede

Gli insegnamenti di Benedetto XVI, di cui lo studioso Riccardo Pedrizzi si fa con passione il propagatore in “Joseph Ratzinger Benedetto XVI – La ragione dell’uomo sulle tracce di Dio”, appaiono in opposizione a certi erramenti del cattolicesimo, avvertibili.

I giuliano-dalmati all’estero e il peso della storia

10 febbraio 1947: a Parigi viene firmato il Trattato di pace, che entra in vigore il 15 settembre e stabilisce la cessione alla Jugoslavia di Zara, di Fiume e di quasi tutta la Venezia Giulia, inclusa la città di Pola. Rimane in Italia soltanto Gorizia. Si prevede inoltre l’istituzione del Territorio Libero di Trieste (TLT) con la città ed una sottile striscia costiera.

Un salutare egoismo europeo

Lo scorso 7 gennaio si è commemorato il decennale  di “Je suis Charlie!”, il grido che aveva affratellato in Occidente milioni di persone dopo il massacro compiuto da terroristi islamici a Parigi contro i redattori della rivista satirica “Charlie Hebdo”. Oso dire che “Je suis Charlie!” è un falso grido, perché il sacrosanto diritto dei francesi alla dissacrazione anche blasfema deriva loro dal culto che tributano al laicismo, ovvero alla laicità dello Stato, il loro Stato, a causa della rivoluzione francese.

“Red carpet” per i termini inglesi

Al posto dei termini nostrani consacrati dall’uso, che tutti nello Stivale usano e capiscono, gli italiani amano adottare parole e parolette americane. Ai nostri provincialotti ammalati di “estero”, tali parole appaiono esotiche, brillanti e vibranti, mentre sono quasi sempre inutili o mal scelte, e fanno ridere anche perché sono da loro pronunciate  in maniera in genere sbagliata.

Un triste ricordo. L’abolizione del Natale

Con le feste di Natale e di fine d’anno, per molti espatriati subentra il tempo delle analisi sul passato e sul destino che deviò il corso della loro esistenza. E in taluni di noi il misterioso rapporto con il Paese d’origine si fa addirittura imperioso.

Le nuove verità “scientifiche”, ovvero le nuove castronerie

Non passa giorno che i risultati di un nuovo studio non smentiscano le credenze che noi, popolino, avevamo fino alla sera prima. Da “Il Giornale” (18-10-2024): “I videogiochi fanno bene al cervello. Lo dice la scienza. Un nuovo studio sfata i pregiudizi: i videogame aumentano le capacità cognitive e di apprendimenti, i riflessi, le abilità strategiche e l’abilità nel risolvere i problemi.”

La civiltà del divertimento | La parola d’ordine: “Divertiamoci, godiamocela!”

Con la modernità il divertimento è finito al centro, lasciando da parte il dovere, il sacrificio e le altre quisquilie. E noi festeggiamo a più non posso. E festeggiamo, beninteso, le date della vittoria sul male assoluto avvenuta tre quarti di secolo fa. Sorvolando sul trionfo dell’impero sovietico che asservì metà Europa e sulla americanizzazione dell’altra metà.

Gli italiani e le regole | Un rapporto non facile

L’Italia straripa di regole. Ma pochi le rispettano. In paesi come la Germania, il Giappone o lo stesso Canada, il rispetto delle regole è invece la norma, o quasi la norma.

Gli italiani e le regole

Il tipico italiano non sa attendere pazientemente in fila, e cerca di scavalcare non appena può la coda. A spingerlo a contestare, a rifiutare, ad aggirare una regola è in genere la sua morale spicciola di individuo molto attento all’utile particolare; e quindi ciò che lo svantaggia gli appare ingiusto.

La vittoria di Trump | La sconfitta del politicamente corretto

La vittoria di Trump ha intaccato l’egemonia detenuta dal politicamente corretto e dal pensiero unico. Infatti, a Kamala Harris, donna multiculturale, multirazziale, femminista cui si attribuivano moltissimi meriti soprattutto futuri, gli elettori e le elettrici USA hanno preferito un maschio bianco dai tanti difetti: Trump.