Québec | Governo nella bufera
Maxi tamponamento a catena sull’autostrada 13.
Automobilisti intrappolati per ore al gelo e senza cibo
Maxi tamponamento a catena sull’autostrada 13.
Automobilisti intrappolati per ore al gelo e senza cibo
A Carnevale ogni scherzo vale. Ma in Italia, dove di Carnevale si campa tutto l’anno, è impossibile distinguere tra il serio e il faceto. E così Grillo, di passaggio a Roma, non si sottrae al giochetto di prendere in giro Renzi: “Vorrei fare un appello a Matteo Renzi:resta!
Dopo la strage di Québec city, il Re è più che mai nudo. Nemmeno il Canada, Paese pacifico, accogliente e multietnico per antonomasia, è vaccinato contro la violenza ed è immune dal terrorismo. Qualche avvisaglia, a dire il vero, si era già avuta qualche anno fa: era il 22 ottobre del 2014 quando Michael Zehaf-Bibeau, un canadese convertito all’Islam
I mille giorni di governo-Renzi hanno lasciato solo macerie politiche ed economiche. Tutto proteso a instaurare un suo regno ‘in salsa etruria’, Matteo ha sadicamente sorvolato sulle urgenze degli italiani per concentrarsi su riforma costituzionale e Italicum, poi bocciati dal Popolo e dalla Consulta
In tournée attraverso il Canada, Premier sotto attacco per le vacanze natalizie ai
Caraibi con la famiglia e amici liberali, a spese di Aga Khan, capo spirituale miliardario
Renzi è andato a casa. Si è dimesso. E questa è già una buona notizia. Ma non è andato in pensione il suo governo: con qualche pedina in meno, o spostata di poco, sarà sempre lo stesso. A far più discutere è la faccia tosta della Boschi, che pure aveva legato nome e faccia e destino a Renzi
‘Ha da passà a nuttata!’, scrivevo qualche tempo fa. E la ‘nuttata’ è passata. Dopo 1000 giorni di governo, Renzi ha gettato la spugna. Non volontariamente, s’intende, ma perché mandato via dagli Italiani chiamati a pronunciarsi sulla sua pasticciata Riforma Costituzionale
Come ex Parlamentare eletto in rappresentanza degli Italiani nel mondo, in particolare di quelli residenti in Nord e Centro America, non posso esimermi dall’esprimere la mia opinione sul Referendum, che coinvolge anche i connazionali fuori dai confini nazionali. Li coinvolge come cittadini chiamati ad esprimere legittimamente il proprio voto, ma anche come parte in causa di una riforma che, purtroppo
Partiamo da un fatto inconfutabile e incontrovertibile: dopo aver conquistato 306 Grandi Elettori ed essersi aggiudicato 29 Stati, Donald Trump è il 45º presidente degli Stati Uniti d’America. Ad eleggerlo sono stati i cittadini americani che hanno liberamente esercitato il diritto di voto attraverso un sistema elettorale accettato, rispettato
Ha sempre fatto le veci del fratello minore, succube della ‘prepotenza’ economico-commerciale del suo unico e ingombrante vicino: gli Stati Uniti d’America. Tanto che ancora oggi in molti, troppi, dicono ‘America’ per intendere Stati Uniti. Una parte per il tutto: una particolare metafora che si chiama sinèddoche