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L’Italia vista da vicino di Teddy Colantonio

È arrivata la primavera, ma non da noi (Molise). Ieri pomeriggio ha ancora nevicato a Campobasso e dintorni e le temperature sono sotto la media stagionale. Ma la vita continua. È ripartita la F1 con il trionfo della rinata Ferrari, è iniziata la stagione ciclistica con la Milano-Sanremo e seguiamo sempre con interesse le ultime battute del campionato italiano di calcio, con Milan e Napoli allo sprint finale, l’Inter che arranca da un paio di mesi e la Juve che, almeno in Italia, fa sempre paura. Dimenticavo quasi la netta vittoria della Roma di Mourinho nel derby. Diciamo che, come inizio di stagione, è stato un weekend di fuoco che ci ha fatto dimenticare per qualche oretta la guerra in Ucraina.

La Milano-Sanremo ha sempre il suo fascino. Ricordo la mia impazienza quando vivevo a Montréal, ero a CFMB per sentire il suono della nuova Ferrari o per conoscere il vincitore della corsa. Per curiosità mia ed anche per informare gli sportivi che mi bombardavano di telefonate. E ho un vivo ricordo della vittoria di Saronni, campione del mondo in carica, che nel 1983 ha preceduto di 44’’ Guido Bontempi, Raas, Vanderaererden, Kelly e tanti altri avversari. Facevo la spola tra lo studio e la telescrivente e, infine, è arrivata la notizia: “Saronni si aggiudica perdistacco la Milano-Sanremo’’.

Sarebbe stato, lo scorso weekend, il momento ideale per ritrovare il sorriso, ma l’ombra della guerra in Ucraina resta sempre con noi. Dalle ultime notizie, gli sfollati sono quasi 10 milioni ed i russi bombardano anche ospedali, scuole e supermercati. Nonostante tutto, si continua a parlare di pace. I più ottimisti dicono tra dieci giorni, altri a fine maggio.

Ripercussioni in Italia

La guerra in Ucraina sta già complicando la già complicata vita dell’Italia. Molti prodotti come pane, concimi e carne hanno subito notevoli aumenti, per non parlare del gas e della benzina che ha superato i due euro. Sul prezzo della benzina, molti automobilisti ci ridono su e sperano che i prezzi ritrovino una certa normalità. L’unica soluzione è trovare al più presto un accordo tra Russia e Ucraina. Sono momenti difficili per tutti perché abbiamo lottato prima contro il Covid e, quando pensavamo di poter tornare a vivere, è scoppiata la guerra.

La settimana scorsa vado a fare la spesa al solito supermercato e inizio dal bancone del pesce perché generalmente è sempre affollato. L’addetta non c’era. Si trovava a qualche decina di metri, intenta a parlare con un’anziana signora molto distinta, sicuramente sopra la novantina, accompagnata da una giovane signorina italiana che poteva essere sua nipote o la badante. Si avvicina al bancone e con lo sguardo scorre da destra a sinistra, osservando le varie specie di pesci. Sicuramente sarà rimasta colpita dai prezzi. A parte lo sgombro, i prezzi degli altri pesci si aggiravano sui venti euro o li superava. Non ha comprato niente, ma era contenta di ritrovarsi tra la folla degli avventori. La ritrovo al bancone dei salumi e formaggi e fa la stessa operazione: scorre con lo sguardo da destra a sinistra, alza la testa e non compra niente. Stessa cosa al mercato pubblico. Mi fermo dal solito venditore che mi consiglia di fare delle provviste perché forse lunedì non resterà nulla da comprare.

Siamo disperati? Non ancora. Ci ha fatto sorridere Berlusconi che, con l’arrivo della primavera, ha deciso di impalmare la sua giovanissima fidanzata. Sessanta invitati, tra cui Salvini. E Forza Italia è in fermento.

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