
Scuse sacrosante. E ora tre opere per non dimenticare
IL PUNTO di Vittorio Giordano Giustizia è fatta. Dopo oltre 80 anni di colpevole silenzio, il cerchio si è chiuso e la dolorosa cicatrice dell’internamento può finalmente rimarginarsi. Il Primo
IL PUNTO di Vittorio Giordano Giustizia è fatta. Dopo oltre 80 anni di colpevole silenzio, il cerchio si è chiuso e la dolorosa cicatrice dell’internamento può finalmente rimarginarsi. Il Primo
L’editoriale di Basilio Giordano “Ogni domenica mattina, mentre preparo il caffè, accendo la tv e mi sintonizzo su Rai Italia: la giornata di Serie A raccontata dalla ‘Giostra dei Gol’
La censura è inconciliabile con la Democrazia. C’è il sospetto di un calcolo politico: Trump messo al bando solo alla fine del suo mandato. Eppure, per 4 lunghi anni, il suo linguaggio incendiario è stato ‘tollerato’. Con ricadute convenienti e remunerative per il Big Tech…
Ha vinto Joe Biden, che si appresta a diventare il Presidente più votato di sempre, con oltre 75 milioni di voti (Obama si è fermato a 69.498.516). Ha perso Donald Trump, tradito da stati-chiave come Pennsylvania, Wisconsin e Michigan, che 4 anni fa si erano rivelati la tomba politica di Hillary Clinton
Da che mondo è mondo, la Storia è ‘magistra vitae’: possiamo interpretarla e criticarla, ma mai cancellarla o, peggio, riscriverla secondo l’etica e gli umori del nostro tempo
Cinema e teatri chiusi; ristoranti, pizzerie e negozi sull’orlo del fallimento; matrimoni e funerali annullati, cene in famiglia proibite, festival e concerti rimandati, stadi vuoti. Per settimane, mesi, ci siamo sottomessi, senza colpo ferire, in religioso silenzio, al diktat di scienziati, virologi e autorità sanitarie, che ci hanno imposto
L’allarme è globale, le misure di contenimento (sempre più restrittive) pure; eppure le autorità canadesi (un pò meno quelle quebecchesi) continuano a predicare calma, ribadendo che il pericolo di contagio resta “debole”. Come se la terra degli Aceri fosse un’oasi
‘Il Buongiorno si vede dal mattino’ e ‘Chi ben comincia è già a metà dell’opera’: sono due proverbi che calzano a pennello per sintetizzare il nostro giudizio sulla composizione del nuovo governo di minoranza guidato da Justin Trudeau
Gli elettori Italo-Canadesi hanno confermato la loro fiducia in Justin Trudeau: ora ci aspettiamo qualche Ministro al governo, così come il rispetto della ‘parola data’ lo scorso giugno a Vaughan
Il Canada resta liberale, ma questa volta la fiducia accordata al Primo Ministro non è stata totale e incondizionata: gli elettori hanno scelto ancora Trudeau, ma senza la stessa convinzione e compattezza del 2015. Trudeau ha mantenuto il potere, ma la sensazione