La lingua italiana | Da “balneazione” a “manovra”
Merita soffermarsi su certe parole italiane, che in Italia passano inosservate e che suscitano invece curiosità e perplessità in noi, italiani all’estero.
Merita soffermarsi su certe parole italiane, che in Italia passano inosservate e che suscitano invece curiosità e perplessità in noi, italiani all’estero.
Stimo che sia utile per gli italiani all’estero aggiornarsi sull’italiano moderno. Vi sono poi realtà tipicamente italiane, vedi il Ferragosto, su cui merita riflettere, data l’incapacità degli abitanti della penisola di rendersi conto di certi loro eccessi.
A Jelsi (Molise) la festa del grano in onore di Sant’Anna viene celebrata con grande devozione, spettacolarità e bellezza e grande partecipazione di pubblico (26 luglio). Questa sagra viene replicata qui a Montréal, su scala beninteso molto ridotta, l’ultima domenica di agosto. I
Le feste e celebrazioni italiane estive di oggi, a Montréal, mi fanno riandare a un trionfo italiano avvenuto, sempre qui a Montréal, nella lontana estate del 1933.
Il “premio Fulvio Tomizza 2024” è stato attribuito al cantante musicista di Trieste Alberto Lupi e a Viviana Facchinetti, scrittrice, giornalista, animatrice televisiva, anche lei triestina, che dirige la rivista l’Arena di Pola. E che è inoltre autrice di una serie di studi di gran pregio sui giuliano-dalmati.
l calcio è in Italia uno sport totale, strettamente connesso all’oralità: vedi lo strapotere del calcio parlato. Lo spirito della partita di calcio influisce sulla stessa maniera di ragionare e di dibattere dell’italiano medio.
Un amico mi disse che quando guardava una partita di calcio non gli interessava chi vincesse. Non faceva il tifo. Per lui era la bellezza del gioco a contare, e quindi accettava di buon grado il risultato se questo rifletteva i valori espressi sul campo dalle due squadre. Anche se a giocare era l’Italia. Io allora, per prenderlo in giro, gli dissi che si potrebbe prima di ogni partita mescolare tra loro i giocatori creando due nuove squadre, e quindi godere della bellezza del gioco.
In “Altrove – Intellettuali molisani nella diaspora”, il noto studioso degli italiani all’estero, Norberto Lombardi, ci presenta un nucleo di molisani emigrati o discendenti di molisani che si sono distinti in campo umanistico o invece scientifico. Ecco la biografia sintetizzata di due di loro, appartenenti però ad epoche diverse: Frank Monaco e Marco Oriunno.
Vi è una maniera di ragionare italiana che mi lascia perplesso. Invece di analizzare il problema singolo e cercare di evidenziarne le cause, il tipico italiano prende immediatamente in considerazione il problema generale, globale, collettivo, spesso mondiale. In tal modo egli trascura le cause specifiche del problema al quale si vorrebbe porre rimedio, e s’innalza pindaricamente su di esso.
In “Altrove – Intellettuali molisani nella diaspora”– libro che rivela la profonda conoscenza che del fenomeno emigratorio ha l’autore: lo studioso jelsese Norberto Lombardi – il fattore nostalgia è meno forte nell’animo degli esponenti del mondo della scienza, rispetto a chi invece opera nel campo linguistico, letterario, sociologico o in campi connessi.