venerdì 22 Novembre 2024 | 20:18

Il giornale italiano 1° in Québec e in Canada

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Claudio Antonelli

Gli italiani e le regole

Il tipico italiano non sa attendere pazientemente in fila, e cerca di scavalcare non appena può la coda. A spingerlo a contestare, a rifiutare, ad aggirare una regola è in genere la sua morale spicciola di individuo molto attento all’utile particolare; e quindi ciò che lo svantaggia gli appare ingiusto.

La vittoria di Trump | La sconfitta del politicamente corretto

La vittoria di Trump ha intaccato l’egemonia detenuta dal politicamente corretto e dal pensiero unico. Infatti, a Kamala Harris, donna multiculturale, multirazziale, femminista cui si attribuivano moltissimi meriti soprattutto futuri, gli elettori e le elettrici USA hanno preferito un maschio bianco dai tanti difetti: Trump.

Halloween e il modello unico mondiale

Da un giornale italiano: “Halloween suscita negli spettatori il gusto di abbandonarsi ad atmosfere oscure e spaventose per poter vivere al meglio quella che è conosciuta come la notte più spaventosa dell’anno”. Teste mozze, mostri, sangue, massacri sono gli ingredienti con cui fin da piccoli i nordamericani festeggiano questa ricorrenza basata sul gusto dell’orrido.

Il rifiuto della lingua francese | Luoghi comuni vs testimonianze dirette

Il documentario di Félix Rose “La bataille de Saint-Léonard” ci ripropone lo scottante tema, negli anni 1960’, della lingua d’insegnamento nelle scuole del Québec e della scelta maggioritaria fatta dai figli degli immigrati italiani, prima che la legislazione intronizzasse il francese quale lingua ufficiale e prioritaria. Su questo tema i franco-quebecchesi ci ripetono all’infinito l’accusa di aver rifiutato, noi immigrati italiani, le scuole francesi. Il che è solo in parte vero.

Un documentario di gran pregio | “La bataille de Saint-Léonard”

Il documentario “La bataille de St-Léonard” di Félix Rose ci riporta agli anni 1968-69, quando imperversò il conflitto sulla lingua d’insegnamento nelle scuole di St-Léonard, che causò, nel settembre del 1969, duri scontri tra i nazionalisti quebecchesi e gli immigrati italiani.

En français s.v.p. | Parlare poco, parlare male

Una differenza fondamentale tra noi immigrati italiani e i quebecchesi può essere ravvisata nel nostro gusto per la comunicazione e per la lingua – che sia il dialetto o l’italiano – e nella predilezione dei quebecchesi per l’introspezione e il silenzio, nonché nel loro scarso rispetto per la lingua materna

Chiarimenti sulla frase “Sono fiero di essere italiano”

Dal Web: “Giorgia Meloni, nel discorso pronunciato alla Zirgler Ballroom di New York, ha esortato l’Occidente a non rassegnarsi all’idea del suo declino ma ritrovi la sua identità senza vergognarsi di difendere concetti come Nazione e Patriottismo e anzi rivendicando la propria civiltà secolare”.

Spirito angelico vs realismo | Cittadini del mondo vs cittadini veri

Un moldavo senza fissa dimora, da poco tempo in Italia, ha pugnalato a morte un ventiseienne di Mestre che era intervenuto per difendere una donna, una colombiana, che lo straniero aveva aggredito per rapinarla. Il coraggioso giovane era un attivista del centro sociale: “Rivolta” dove faceva il tatuatore.

L’arma del terrore contro Hezbollah

Quanto è avvenuto in Libano mi spinge ad esprimere una mia idea su un aspetto particolare della vicenda: la straordinaria efficienza degli apparati di intelligence israeliani. La mia idea – su cui non tutti concorderanno – è che la clamorosa azione dei servizi segreti israeliani ai danni degli Hezbollah è stata resa possibile dal fatto che Israele può contare all’estero su nuclei di collaboratori del Mossad indistinguibili dalla popolazione locale: i Sayanim. I

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