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Voci da …Sanremo

Più passa il tempo e più aumentano i problemi per il governo Meloni. Finalmente una protesta e sono stati i coltivatori, con i loro trattori, a marciare su Roma e Sanremo. Il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida è salito anche lui su un trattore e ha dichiarato che gli agricoltori hanno ragione. E, come prima concessione, questi hanno ottenuto l’abolizione del pagamento dell’Irpef sui terreni. Ma l’Italia va avanti lo stesso. Finite le feste natalizie, si comincia a parlare di Sanremo e, subito dopo il Festival della canzone italiana, arriva Carnevale e poi si va avanti con Pasqua, le prime giornate al mare, le feste patronali e così via. E il debito pubblico? E la Sanità? E la Scuola? Aspettiamo qualche Santo che ci protegga. Solo per chiudere questa nota introduttiva, più passa il tempo e meno capisco se l’Italia è a favore dell’Unione Europea o contraria. E, se è contraria, questo o gli altri governi dovrebbero avere il coraggio di uscirne.

 

Voci da …Sanremo

 Il mio vero nome è Diodato e molti nostri lettori e amici lo hanno scoperto solo una ventina di anni fa, quando ne ho parlato in questa rubrica. All’inizio del secolo scorso, era un nome popolare nel mio paese  e porto questo nome perché mio nonno, nato nel 1887, si chiamava così. Una curiosità su mio nonno: nel 1912 è emigrato in Nord America, ma, invece di andare negli Stati Uniti, come ha fatto la maggior parte in questa prima ondata di emigrazione, si è stabilito a Montréal. Qui abitava sulla via Casgrain.

 

E mi chiamavo solo Diodato anche quando sono arrivato in Canada, a Toronto, nel 1959. Ma ero innamorato di Montréal e, appena ho potuto, nel luglio del 1961, mi sono trasferito nella città quebecchese. Nel giugno del 1963 Rudy Marcolini mi ha chiesto di sostituirlo all’animazione del programma del pomeriggio su Radio CFMB. Il programma si chiamava «La Girandola». Quando ha sentito il mio nome non gli andava bene e sono stato ribattezzato Teddy. E così, fino al 2005, il povero Diodato è rimasto nel cassetto. Tornando in Italia, ho cercato di eliminare Teddy, ma ci sono riuscito solo parzialmente perché  ora c’e chi a volte mi chiama Teddy e chi Diodato, anche se quest’ultimo  sta mettendo Teddy nel dimenticatoio. E la colpa è di Sanremo e del bravissimo cantante Diodato (questo è il suo cognome), che si è aggiudicato la vittoria nel 2020. Da allora, durante il festival o subito dopo, per strada o al bar molti mi chiedono, per sfottermi un po’, se ero tornato da Sanremo e come fossero andate le cose. Quest’anno, poi, è andata ancora peggio: per Diodato cantante e per il sottoscritto. Il cantante è finito al 13º posto e io, mentro ero in cucina e il televisore era immancabilmente acceso, ogni tanto sentivo chiamarmi, ma non c’era nessuno. Era Sanremo che mi invocava!

 

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Calcio che passione!

Amo il calcio e sono tifoso dell’Inter da quando ero ragazzino, ma mi piace il calcio in generale e seguo con interesse  altre squadre come il Napoli, la Roma, il Milan e ora anche il Bologna e la Fiorentina, che hanno proprietari emigranti come molti di noi. Mi piace anche fare i pronostici: a volte ci azzecco e a volte no. Ho seguito con interesse Inter-Juve e Roma-Inter per ovvi motivi. Per verificare se le mie sensazioni erano esatte ed anche per vedere fino a che punto la Juve potesse complicare il cammino dei nerazzurri. Ma una cosa mi ha colpito: il gioco delle due squadre. L’Inter si è adeguata al gioco di oggi, anche se, vista la mia età, ho qualche difficoltà a capirlo, mentre Allegri, che forse punta anche al titolo ma non lo dice, si accontenta di cercare la vittoria a scapito del bel gioco. Ma la Juve deve ritornare a vincere e per quest’anno è importante ritornare protagonista in Europa. La società  è sulla strada buona e da interista…pacifista, le faccio i migliori auguri. Bella, invece, la prestazione della Roma, ora allenata da De Rossi. È scesa in campo decisa e nel primo tempo ha dominato la gara, chiudendolo addirittura in vantaggio per 2-1. Nella ripresa l’Inter è venuta fuori ed ha dimostrato che per batterla ci vuole un altro squadrone e, come sempre nel calcio, anche un pizzico di fortuna.

 

                                

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