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Umberto Tozzi a Montréal il 21 aprile

Non vedo l’ora di prendere questo abbraccio dagli italiani in Québec”. Il successo internazionale di una grande star italiana dagli anni ’70 ad oggi

MONTRÉAL – “Ho avuto molta fortuna, fare il musicista è un terno all’otto”. Comincia così la nostra chiacchierata con Umberto Tozzi, un’intervista congiunta del Cittadino Canadese con Daniela Fiorentino di Radio CFMB 1280. Affermazioni molto modeste per uno degli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi, 80 milioni di copie, ed è entrato nelle super classifiche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Tozzi inizia da adolescente a suonare come chitarrista della band del fratello maggiore Franco, nel torinese. L’incontro nel 1975 con il paroliere-musicista-produttore Giancarlo Bigazzi dà inizio ad un duraturo sodalizio pieno di successi. Da corista, prende parte all’incisione di una canzone di Mia Martini, ‘Al Mondo’. Il debutto da solista è già nel ‘76, con l’album ‘Donna amante mia’, che lo porta al Festivalbar dello stesso anno. Il grande successo arriva subito, nel ‘77, con la canzone ‘Ti amo’ che rimane al primo posto dei singoli più venduti in Italia senza interruzioni per 3 mesi e 8 000 000 copie vendute in tutto il mondo. Un successo talmente improvviso ed esagerato che la critica musicale giudica un fuoco di paglia, una meteora… Nel 1979 esce ‘Gloria’, che fino all’84 vende quasi 30 milioni di copie in tutto il mondo e che occupa il primo posto nelle classifiche europee. Sia ‘Ti amo’ che ‘Gloria’ saranno cantate in inglese da Laura Branigan, che, con la seconda, raggiungerà nell’83 il primo posto nella classifica dei singoli americani. In Francia, ‘Ti amo’ ottiene un grande successo grazie alla versione francese interpretata da Dalida. Sulla canzone ‘Ti Amo’ – duettata perfino con Anastacia nel 2017 – girano molte ipotesi e interpretazioni, cercando di capire i concetti e le metafore del testo, “ma molto importante per me è sempre stato il suono delle parole, questo viene dalla cultura musicale anglofona, ho sempre applicato una sonorità tipica delle canzoni in inglese nelle mie canzoni in italiano, facendo attenzione alla sonorità delle parole, cantando più che altro un suono e non solo il racconto delle parole in sé”, ci spiega Umberto. ‘Gloria’ è una delle canzoni in lingua italiana più famose e vendute nella storia della musica, oggetto di numerose cover e rivisitazioni nel corso del tempo. Poi gli anni ’80 si aprirono con ‘Stella stai’ e “Notte rosa”, due brani sperimentali e inconfondibili. Scrive poi a sei mani, insieme a Bigazzi e Raf, il brano ‘Si può dare di più’, che presenta al Festival di Sanremo 1987, cantato insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri, conquistando il primo posto.

 

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Il brano diventa anche l’inno della Nazionale Italiana Cantanti, la squadra calcistica di beneficenza fondata da Mogol. In un’epoca in cui i singoli sanremesi vendevano al massimo 15 000 copie, ‘Si può dare di più’ arriva a circa 250 000. Lo stesso anno, Tozzi si presenta, insieme a Raf, all’Eurofestival, e i due si classificano al terzo posto con ‘Gente di mare’, che diventa un altro grande successo. Negli anni ’90, con l’album un po’ più rock ‘Equivocando’, interamente scritto e composta da lui, Tozzi diventa a tutti gli effetti un cantautore. Nel 2013 la sua famosa hit Gloria viene scelta da Martin Scorsese come colonna sonora originale del film ‘The Wolf of Wall Street’ con Leonardo DiCaprio. ‘Stella stai’ appare come colonna sonora nel film ‘Spider-Man: Far from Home’ del 2019. Nel 2020 ‘Ti amo’ viene inserita in una puntata della serie televisiva Netflix La casa de papel. Ai microfoni, Tozzi ci confessa: “Sono sempre rimasto molto sorpreso da questi successi, all’epoca era ancora più difficile per le canzoni italiane esportarsi all’estero. A volte è stato tutto così veloce che io neanche mi ricordo più come sono andate le cose. All’inizio della mia carriera io ero anche molto timido e spaventato. Alcune canzoni sono state veramente baciate da una stella. Quando salgo sul palco con la mia band sentiamo da giù sempre e ancora grande affetto ed emozione da un pubblico ormai di diverse generazioni. Ci esalta e gratifica. Verso gli italiani all’estero ho un grande rispetto, non vedo l’ora di incontrarli e ritrovarli. Io stesso ho passato gran parte della mia vita in giro per il mondo e in Italia ero quasi un turista per caso. Dalle Comunità italiane all’estero sono sempre stato accolto in maniera fantastica e mi sono sentito a casa. Per me andare a fare un concerto per le persone emigrate nel mondo che sono via da tanti anni vuol dire rivivere insieme a loro la nostra cultura, è come abbracciarsi in qualche modo, sono sempre momenti felici. Sarà bello venirvi a trovare a Montréal il 21 Aprile. Abbiamo una scaletta infallibile, dentro c’è tutto, i grandi classici, i momenti più intimi con il pubblico solo con la chitarra acustica, c’è il rock, i sound più energici… ai miei ragazzi dico sempre che dobbiamo divertirci e il pubblico sente questo, ci sarà un bello scambio”. Un enorme grazie a questo incredibile artista e a prestissimo!

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