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Ue, via libera all’accordo con il Canada

Dopo la firma di fine ottrobre, è arrivato il voto favorevole dell’assemblea pleanaria di Strasburgo: via libera all’accordo economico e commerciale globale fra Unione europea e Canada, il Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreement) 

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BRUXELLES, (ITALPRESS) – Con 408 voti a favore, 254 contrari e 33 astenuti, il Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria ha approvato l’Accordo economico e commerciale globale (CETA l’acronimo in inglese), un trattato commerciale di ampio respiro tra l’UE e il Canada.

L’intesa sarà applicata in via provvisoria già dall’aprile 2017, ma è stato definito un accordo misto dalla Commissione europea nel luglio 2016 e dovrà ora essere anche ratificato dai Parlamenti nazionali e regionali.

Dopo la votazione, il relatore Artis Pabriks (PPE, LV) ha affermato che “con l’adozione del CETA, abbiamo preferito l’apertura, la crescita e standard elevati al protezionismo e alla stagnazione. Il Canada è un Paese con il quale condividiamo valori comuni e un alleato sul quale possiamo fare affidamento. Insieme possiamo costruire ponti, invece di un muro, per la prosperità dei nostri cittadini. CETA sarà un punto di riferimento per gli accordi commerciali futuri in tutto il mondo”. L’accordo è stato approvato con 408 voti in favore, 254 voti contrari e 33 astensioni.

Rilanciare il commercio – L’accordo CETA eliminerà i dazi sulla maggior parte dei beni e dei servizi e prevede il mutuo riconoscimento della certificazione per una vasta gamma di prodotti. Il Canada aprirà il mercato degli appalti pubblici federali e municipali alle imprese europee (per il Canada il mercato europeo è già accessibile). I fornitori europei di servizi quali il trasporto marittimo, le telecomunicazioni, l’ingegneria, i servizi ambientali e la contabilità avranno accesso al mercato canadese.

Proteggere i prodotti agricoli e gli standard sociali – Durante i negoziati, l’UE ha garantito la protezione di oltre 140 indicazioni geografiche europee per cibo e bevande venduti sul mercato canadese. Sono state inoltre incluse clausole per uno sviluppo sostenibile, per salvaguardare gli standard ambientali e sociali e garantire che il commercio e gli investimenti le incrementino. “Per fugare le preoccupazioni dei cittadini che l’accordo dia troppo potere alle multinazionali e che i governi non possano legiferare per tutelare la salute, la sicurezza o l’ambiente – spiega il Parlamento Europeo in una nota -, l’UE e il Canada hanno entrambi confermato esplicitamente, sia nel preambolo dell’accordo sia nella dichiarazione comune allegata, il diritto degli Stati a rifarsi al diritto nazionale”.

Eccezioni: servizi pubblici, audiovisivo, prodotti lattiero-caseari – L’accordo CETA non rimuoverà le barriere doganali per i servizi pubblici, i servizi audiovisivi e di trasporto e per alcuni prodotti agricoli, come ad esempio i prodotti lattiero-caseari, il pollame e le uova.

 Maggiore trasparenza nella protezione degli investimenti – In risposta alle pressioni parlamentari, il meccanismo di risoluzione delle controversie investitore-Stato è stato sostituito dall’Investment Court System (ICS) in modo da garantire il controllo del governo sulla scelta degli arbitri e migliorarne la trasparenza.

 Accordo strategico di partenariato UE-Canada – I deputati hanno anche approvato un accordo strategico di partenariato UE-Canada (SPA) con 506 voti a favore, 142 contrari e 43 astensioni. A complemento del CETA, questo accordo ha lo scopo di intensificare la cooperazione bilaterale UE-Canada per una vasta gamma di questioni non commerciali, quali la politica estera e di sicurezza, la lotta al terrorismo, la lotta alla criminalità organizzata, lo sviluppo sostenibile, la ricerca e la cultura.L’accordo CETA potrebbe applicarsi provvisoriamente dal primo giorno del mese successivo alla data cui entrambe le parti si sono reciprocamente notificate il completamento di tutte le procedure interne necessarie. Per i deputati tale data dovrebbe essere non prima del 1° aprile 2017.

 Tajani: “Buon accordo per i cittadini, Europa unita è più forte” – Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha accolto con favore l’esito della votazione sull’accordo UE-Canada (CETA). “Si tratta di un buon accordo per i nostri cittadini. Permetterà di creare nuovi posti di lavoro e di stimolare la crescita portando vantaggi a imprese e consumatori e tenendo conto delle loro preoccupazioni. L’accordo garantisce standard UE elevati di protezione della salute, dell’ambiente e del lavoro – spiega Tajani -. Gli imprenditori europei sono leader dell’eccellenza e della qualità. Molte delle nostre PMI esportano nei mercati globali. L’Unione europea ha un forte interesse a promuovere una politica commerciale intelligente che punti all’apertura dei mercati nel rispetto delle regole e a parità di condizioni”. “Grazie all’eliminazione delle tariffe e degli ostacoli normativi e amministrativi, oltre che all’apertura degli appalti pubblici, questo accordo crea opportunità di crescita – in particolare per le PMI – e le rende più concorrenziali. L’intera economia reale, inclusi gli investimenti, la manifattura, i servizi, il commercio elettronico, l’agricoltura o la pesca, trarrà importanti vantaggi dall’accordo – aggiunge -. La nostra amicizia di lunga data con il Canada va ben al di là del commercio: si fonda su radici culturali comuni e valori condivisi, su una società aperta, diritti umani, Stato di diritto e sviluppo sostenibile, che sono alla base dell’accordo di partenariato strategico”. “Abbiamo dato ai nostri cittadini quello che chiedevano: un’Unione europea forte che affronta con successo le sfide globali, attraverso regole comuni e un solido partenariato in grado di offrire soluzioni efficaci – sottolinea il presidente del Parlamento Europeo -. Affinché l’Europa possa beneficiare pienamente del CETA, invito gli Stati membri a ratificarlo al più presto. Nel commercio, così come nella cooperazione politica, uniti siamo più forti”.

  • I PUNTI PRINCIPALI DELL’ACCORDO:

L’entrata in vigore. Dopo il via libera del Parlamento europeo il trattato entra in vigore in fase transitoria, in attesa della ratufica dei singoli Parlamenti nazionali.

Gli obiettivi. L’accordo tra Ue e Canada prevede l’abolizione del 99% dei dazi doganali. Dall’entrata in vigore del Ceta, il Canada abolirà dazi sulle merci originarie dell’Ue per un valore di 400 milioni di euro, mentre alla fine di un periodo di transizione la cifra – secondo le stime della Commissione – dovrebbe superare i 500 milioni l’anno.

 Apertura alle imprese Ue per le gare d’appalto. Con il Ceta, il Canada apre le proprie gare d’appalto pubbliche alle imprese dell’UE in misura maggiore rispetto a quanto abbia fatto con gli altri suoi partner commerciali. Le imprese europee potranno partecipare a gare d’appalto per la fornitura di beni e servizi non solo a livello federale ma anche a livello provinciale e municipale.

Riconoscimento reciproco delle professioni. Il trattato elimina alcuni ostacoli significativi per alcune professioni regolamentate come quelle di architetto, ingegnere e commercialista che verranno reciprocamente riconosciute, rendendo più facile l’interscambio professionale tra queste categorie di lavoratori

La tutela della proprietà intellettuale e del diritto d’autore. Il trattato prevede anche una maggiore forme di protezione della proprietà intellettuale e l’adeguamento e l’adeguamento del Canada agli standard europei delle norme sul diritto d’autore

Nuovo modello per le controversie fra investitori e Stati.  Il nuovo meccanismo per la risoluzione delle controversie tra investitore e Stato, quando un governo legifera nell’interesse pubblico arrecando danni all’investitore, rappresenta uno degli elementi  più discussi del Ceta, così come lo è stato per il TTIP. La differenza sostanziale però è che il Ceta prevede un meccanismo diverso da quello inizialmente inserito nel trattato transtlantico, il cosiddetto ISDS, fondato sugli arbitrati privati, sostituito invece da un nuovo sistema giudiziario per la protezione degli investimenti (ICS), con un tribunale pubblico composto da giudici indipendenti e di carriera, nominati dall’Ue e dal Canada. Le procedure saranno trasparenti, grazie a udienze pubbliche e pubblicazione dei documenti. L’accordo prevede che, in caso di disputa, un soggetto pubblico non potrà essere costretto a modificare un testo di legge o condannato al pagamento di danni punitivi. Un compromesso che potrebbe attenuare uno dei rischi evocati più spesso dai detrattori dell’intesa, quello che uno Stato potesse essere giudicato da un tribunale privato per azioni che avessero danneggiato l’attività di una multinazionale.

Agricoltura e Indicazioni di origine. Con il Ceta il Canada si è impegnato a aprire il suo mercato a formaggi, vini e bevande alcoliche, prodotti ortofrutticoli e trasformati. Tutte i prodotti importanti dovranno essere conformi alle disposizioni dell’Ue, per esempio sulla carne agli ormoni. Il Canada ha accettato di proteggere 143 prodotti tipici che beneficiano dell’indicazione di origine, come il formaggio francese Roquefort. Per l’Italia, il Ceta prevede la protezione di 41 prodotti di denominazione di origine: dalla bresaola della Valtellina all’aceto Balsamico di Modena, passando per la Mozzarella di Bufala Campana e il Prosciutto di Parma. I prodotti europei godranno di una protezione dalle imitazioni analoga a quella offerta dal diritto dell’Unione e non correranno più il rischio di essere considerati prodotti generici in Canada.

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