Arrivo a Montréal e mi accoglie la pioggia, mini temporali che scattavano ogni volta che dovevo uscire. Tornavo dopo tre anni di assenza e stentavo a riconoscere la mia città. La situazione, secondo me, è peggiorata dall’ultima mia visita. A complicare le cose soprattutto il problema del parcheggio e del traffico sempre più lento e complicato. Poi è arrivato il sole ed ho fatto pace con Montréal.
Torno in Italia e ancora pioggia. Pioggia di continuo da una settimana. Alzo gli occhi al cielo, rimpiango un po’ Montreal. Mai avrei pensavo che avrebbe devastato l’Emilia. Città come Forlì, Faenza, Lugo e poi anche Ravenna assediate all’acqua con 14 morti e oltre 20 mila sfollati. E mi sono chiesto, come molti, se questa tragedia si sarebbe potuta evitare. Gli esperti dicono di sì. E per una volta lasciamo la politica da parte.
Trudeau contro Meloni
Rassegna stampa di sabato mattina. Scorrono i titoli sul teleschermo e leggo, con una certa sorpresa: “L’agguato di Trudeau: attacca Meloni sui diritti Lgbt’’. Questo il titolo de ‘Il Giornale’, un quotidiano che non leggo mai. Ma questa volta corro a comprarlo per vedere cosa era successo tra due paesi amici. Il giornale scrive anzi che il Primo Ministro canadese, con questa dichiarazione, ha fatto una figuraccia. Poi lo stesso quotidiano dedica tutta una pagina al nostro Primo Ministro e tre giornalisti gliele cantano un po’. Trovo interessante il commento di Marco Gervasoni, il quale scrive che l’uscita di Trudeau appare del tutto anomala e inusuale, una sgrammaticatura istituzionale calata a freddo dal Premier canadese. Il giornalista è sorpreso da queste dichiarazioni, perché i due paesi sono amici e i rapporti sono sempre stati ottimi. Secondo il giornalista de ‘Il Giornale’, l’Ambasciatore italiano in Canada dovrebbe chiedere chiarimenti su questo attacco. Incidente diplomatico in vista? Dopo le esondazioni ci mancha solo questo.
La beneamata pensione
Secondo me è il sogno di ogni italiano, ma in Canada quasi tutti continuano a lavorare dopo la pensione. Durante la mia ultima visita a Montréal, ho fatto questa domanda ad un paio di persone che mi hanno confessato che continuano a lavorare perché molti loro amici, dopo aver preso la pensione, hanno abbandonato la vita terrena. Ero rimasto un po’ sorpreso, ma una recente ricerca pubblicata sulla rivista ‘CDC Preventing Chronic Disease’, fatta su un campione di 83 mila persone, dimostra che gli over 65 che lavorano hanno tre volte in meno la possibilità di contrarre patologie serie come cancro o malattie cardiache. Morale di questa ricerca? Prima di abbandonare il vostro lavoro, pensateci due volte. Se volete arrivare almeno a 100 anni.