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Crediti: espacestdenis.com
Tra Babbi Natale scorretti politicamente, frammenti di Bach, voci autoctone e libri che ridanno voglia di vivere  

TEATRO – Le père Noel est une ordure

Il grande classico del teatro e del cinema francesi rivive in scena in una versione tutta quebecchese. Pierre e Thérèse, due volontari di SOS Détresse Amitié, trascorrono una serata di Natale molto movimentata con la visita di personaggi a dir poco bizzarri. Per realizzare questa commedia politicamente scorretta e altamente assurda, il regista André Robitaille si è avvalso di un cast solido in cui brillano Josée Deschênes, Brigitte Lafleur e Claude Prégent. Fino al 18 novembre al Théâtre Saint-Denis.

 

MUSICA – Fragments al festival Bach Montréal

Nell’ambito del festival Bach Montréal, la violoncellista Alisa Weilerstein presenterà Fragments in concert, un progetto artistico coinvolgente che riunisce i 36 movimenti delle suite per violoncello di Bach con 27 opere originali. Per l’occasione, il musicista sarà accompagnato dalla Montreal Symphony Orchestra. Una trentina di concerti, alcuni dei quali gratuiti, saranno proposti durante tutta la durata del festival, che si svolge dal 10 novembre al 3 dicembre. Fragments si tiene questa sera, 10 novembre, alle ore 19, alla Maison symphonique.

 

FESTIVAL – Le Voci autoctone a Place des Arts

Dibattiti, fiera d’arte, condivisione culinaria, proiezioni di cortometraggi e performance musicali: l’evento “Micro ouvert autochtone” vuole essere uno specchio multiplo delle culture dei primi popoli locali. Distribuito su due giorni, il programma prevede un recital di poesie di Joséphine Bacon, figura iconica della cultura Innu, un dibattito con Melissa Mollen Dupuis (autrice e regista) e un breve concerto di Katia Rock, candidata al premio Félix come artista indigeno dell’anno all’ultimo gala ADISQ. Uno spazio artigianale sarà accessibile ai bambini e i palati più curiosi potranno provare i piccoli piatti cucinati dallo chef Swaneige Bertrand, originario dei Territori del Nordovest. Sabato e domenica, dalle 12 alle 18, all’Espace Georges-Émile-Lapalme della Place des Arts.

 

LIBRO – “Quel che affidiamo al vento” di Imai Messina Laura – Editore Piemme – 2021 – 248 pagine – narrativa moderna e contemporanea.

Sul fianco scosceso di Kujira-yama, la Montagna della Balena, si spalanca un immenso giardino chiamato Bell Gardia, in mezzo a cui è installata una cabina, con un telefono non collegato, che trasporta le voci nel vento. Da tutto il Giappone vi convogliano ogni anno migliaia di persone che hanno perduto qualcuno, che alzano la cornetta per parlare con chi è nell’aldilà. Quando su quella zona si abbatte un uragano di immane violenza, da lontano accorre una donna, pronta a proteggere il giardino a costo della sua vita. Il libro è disponibile presso la libreria Michel Fortin, LA libraires des langues en Amérique

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