Primo serio inciampo dell’attuale governo sul quale pesa la tragedia di Cutro con 79 vittime. Gli immigrati erano partiti dalla Turchia, provenivano dal Pakistan e Afghanistan e c’erano molte donne e bambini. Una tragedia che ha sconvolto tutti e che forse si poteva evitare. Infatti, erano quasi arrivati in Italia, ma il barcone si è arenato capovolgendosi a cento metri dalla spiaggia. Qualcosa non ha funzionato nel salvataggio ed è in corso un’inchiesta. E si sono subito scatenate le polemiche politiche. L’opposizione è partita in quarta, ha chiesto le dimissioni del Ministro dell’Interno, ma non si risolverà nulla. Il problema dell’immigrazione clandestina esiste da almeno quarant’anni. Non è di facile soluzione, ma si dovrebbe cominciare a fare qualcosa seriamente. L’Italia, con il Giappone, è la nazione che conta più anziani al mondo e che ha bisogno di cinquecento mila immigrati all’anno. Ma non in questo modo.
Tempo di elezioni
Il 14 maggio si vota al mio paese per l’elezione del sindaco. Io penso che sia importante votare, ma le elezioni amministrative non mi sono mai piaciute. Vivere in un piccolo paese offre vantaggi e alcuni svantaggi, come per esempio liti o divisioni per cose che non sono importanti. Sulle amministrative ad ogni elezione il paese si divide. Nessun sindaco va bene e l’opposizione parte mesi prima in cerca di voti e passa il paese a tappeto. Le liste poi sono composte da persone che portano solo i voti al sindaco perché se hai un fratello o un parente che si candida devi votare per lui anche se è un deficiente. Per mia sfortuna, il 26 giugno si voterà anche per le regionali. Ed anche qui non è che siamo messi meglio.
La settimana scorsa sono stato invitato ad un convegno sul turismo di ritorno ad Agnone per parlare dell’emigrazione molisana in Canada. Un tema sempre di attualità è lo spopolamento dei paesi e della nostra regione. Ed anche qui, come per l’immigrazione, da anni la regione sta morendo e si fanno solo chiacchiere. L’importante non è fare qualcosa, ma essere eletti e poi rieletti.
Ho trovato un’interessante intervista dell’ex manager Enzo Delli Quadri sul giornale Primo Piano’. L’ex manager, non essendo un politico, ha parlato con il cuore in mano ed ha detto quello che pensava. Secondo l’intervistato, lo tsumani demografico è colpa di politica e logiche personali. Queste le cifre dell’emergenza ad Agnone. Dal 1951 al 2021 Agnone, comune in provincia di Isernia, ha perso 4.933 abitanti, cioè il 51,05% della popolazione. Nel 1871 la cittadina altomolisana era la seconda città più popolosa del Molise con 11.865 abitanti, dietro sola a Campobasso che contava 14.331 residenti.
Oggi Agnone conta 4700 anime, ma non se la passano meglio i paesi dell’hinterland. Per esempio Schiavi di Abruzzo ha subito un decremento dell’84,2% e Capracotta, che nel 1951 contava 3.648 abitanti, oggi ne conta 800. Quali sono le cause? Sempre le stesse: denatalità ed emigrazione. E volete sapere quanti sono i molisani o di origine molisana all’estero? Più di 300 mila. Ecco perché abbiamo bisogno di fatti e non di chiacchiere.