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Simboli natalizi

Babbo Natale tra leggenda e realtà

 

Le prime tracce di un “fac-simile” di Babbo Natale risalirebbero addirittura ai tempi degli antichi greci: il primo portatore di doni sarebbe stato niente di meno che Poseidone, il dio dei mari. Sono millenarie anche le leggende legate a Odino, dio supremo dell’antica religione nordica: anche lui portava doni, a bordo di una slitta trainata da un cavallo volante. Le prime tracce cristiane, invece, coinciderebbero con San Nicola, vescovo di Myra in Turchia e considerato il protettore dei bambini.

 

Da San Nicola a Santa Claus. Da San Nicola a Santa Claus il passo è stato tutt’altro che breve. Ma è convenzione comune, oggi, considerare il celebre vescovo turco come il più attendibile precursore del Babbo Natale moderno. Aveva una lunga barba, e indossava una tunica rossa: fino a pochi decenni fa nei Paesi teutonici e del Nord Europa, dal Belgio all’Olanda fino a Germania e Austria, Santa Claus indossava ancora la divisa da vescovo. L’origine del nome sarebbe appunto olandese: Santa Claus da Sinterklass, ovvero San Nicola.

 

Il Babbo Natale che conosciamo oggi. Il Babbo Natale che conosciamo oggi è molto più recente di quanto sembri. Fino al XIX secolo, infatti, seppure la leggenda fosse già ben radicata, spesso a Paesi e culture diverse corrispondevano rappresentazioni diverse. Babbo Natale poteva essere infatti un elfo o un folletto, oppure nella cultura anglosassone un omone anziano con una lunga barba bianca, una sorta di “spirito del Natale” che avrebbe pure ispirato il celebre “Canto di Natale” di Charles Dickens.

 

E la Coca-Cola? Coca-Cola ha aiutato a creare l’immagine del moderno Babbo Natale: infatti il modo in cui la maggior parte di noi lo vede, l’uomo sorridente e paffuto con la barba bianca, viene dalla pubblicità di Coca-Cola. Prima di allora Babbo Natale era stato disegnato in vari modi, anche come un elfo spaventoso. Dunque se si vuol dare una paternità al Babbo Natale, senza dubbio la si deve al disegnatore Haddon Sundblom, originario del Michigan: per decenni fu incaricato di disegnare Santa Claus per conto della The Coca-Cola Company. Si era ispirato inizialmente a una poesia di Clement Clark Moore, del 1822, in cui San Nicola veniva descritto come paffuto e accogliente. Ma per disegnarlo davvero, Sundblom chiese aiuto all’amico Lou Prentiss, che gli fece da modello dal vivo: era un venditore in pensione.

 

 

Le origini pagane dell’albero di Natale

 

Fra le tradizioni natalizie più diffuse al mondo c’è indubbiamente l’albero di Natale. Ma quando è nato? Tra verità e leggende, sembra che sia di derivazione pagana, le cui radici affonderebbero nella cultura celtica. Per i Druidi, gli antichi sacerdoti dei Celti, l’abete rappresentava il simbolo di lunga vita, visto poiché sempre verde anche durante il periodo invernale. Oltre ai Celti, pare che anche i Vichinghi del nord Europa seguissero il culto dell’albero, un abete rosso in grado di esprimere poteri magici, che veniva tagliato, portato a casa e decorato con frutti, ricordando la fertilità che la primavera avrebbe ridato loro.

 

Probabilmente, le origini dell’albero di Natale, quelle più vicine all’attuale abete che troviamo nelle nostre case, sono radicate in Germania durante il Medioevo. Sembra proprio che l’albero fosse collegato anche con la tradizione dei mercatini. Tra le altre testimonianze, il primo albero di Natale sarebbe nato a Tallinn, in Estonia, nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, attorno al quale uomini e donne erano soliti ballare alla ricerca dell’anima gemella.

 

L’albero di Natale moderno. In Francia invece il primo albero di Natale fu addobbato nel 1840 dalla duchessa d’Orleans. I cattolici infatti, dopo la riforma di Martin Lutero consideravano un’usanza protestante quella di decorare alberi per la celebrazione del Natale. Le prime decorazioni vere e proprie vennero realizzate in vetro soffiato alla fine del XIX secolo, ma ben presto, al vetro furono aggiunti orpelli, piombo fuso, perline, ovatta e carta pressata. Soltanto alla fine del secolo fecero la loro comparsa le lucine colorate. Nel 1882 Edward Hibberd, socio in affari di Edison, ebbe l’idea di attorcigliare un filo di lampadine colorate intorno al suo albero di Natale. Quel giorno era il 22 dicembre 1882 e da quel momento in poi le luminarie entrarono a far parte delle tradizioni natalizie dell’epoca, non soltanto ad uso casalingo per adornare l’albero di Natale, ma anche per impreziosire strade, interni ed esterni delle case. Nel 1895, il Presidente degli Stati Uniti dell’epoca, Grover Cleveland, sfoggiò il primo albero illuminato elettricamente alla Casa Bianca. A partire dagli anni ’30 furono creati i primi alberi di Natale artificiali, fatti di setole e spazzole per ovviare alla problematica di disboscamento che si iniziava ad avvertire. Ma soltanto negli anni ‘50 vennero introdotti alberi in alluminio, plastica e PVC.

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