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“Se puoi sognarlo puoi farlo” -V. L’incontro Di Tempora-Mapei

Nel capitolo IV di “Se puoi sognarlo, puoi farlo” di Simona Grillo (Montréal: Panoram Italia, 2021), biografia di Nick Di Tempora, troviamo il ricco tema che chiamerei la “simbiosi Mapei-Di Tempora”.

La Mapei, impresa italiana oggi presente nei quattro angoli del mondo, è il prodotto della capacità imprenditoriale italiana, e in particolare della geniale inventiva, in origine artigianale, del suo creatore Rodolfo Squinzi; divenuta quindi altamente tecnica grazie al brillante Giorgio suo figlio, purtroppo scomparso nel 2019 (oggi sono Veronica e Marco a guidare l’azienda). La Mapei è anche una testimonianza dell’importante contributo che sanno dare, anche negli affari, i valori famigliari e umani e di lealtà, di giustizia, di amicizia della migliore tradizione italiana.

Ma vedo che mi sto spingendo troppo oltre in questa mia recensione… dirò semplicemente questo: tra Giorgio Squinzi, il compianto presidente di allora della Mapei, geniale imprenditore e uomo di grande umanità, che entra in contatto quasi per caso con il nostro molisano, scocca una scintilla di reciprocaammirazione, fiducia, e direi affetto; trovando l’uno nell’altro una corrispondenza di capacità negli affari, d’intuizione, di intraprendenza, ma anche una coincidenza di valori umani e morali.

Riferendosi ai sentimenti di Di Tempora nei confronti di Squinzi, l’autrice annota: “Gli piaceva in quest’uomo d’affari italiano l’umanità, il rispetto, il senso della famiglia, tutti valori che per lui hanno sempre avuto una centralità e una validità assoluta.”

Le tappe della conquista del Nord America ed anzi delle Americhe, cominciando dagli Stati Uniti, sono rapide anche se all’inizio non facili. Scrive Simona Grillo: “La crescita della Mapei nel continente americano sembra quasi magica”.

Il libro è ricco di ammaestramenti sulle strategie di conquista del vasto mercato nordamericano. Nick eccelle come negoziatore, mediatore, “venditore” – è un grande esperto di “marketing” – ed è capace di intuizioni che culminano talvolta in colpi di genio. Il clou è raggiunto con l’affare “Color Tile”, punto di svolta nella straordinaria espansione della Mapei in Nord America.

Il giudizio del suo “avversario” degli inizi Aragon, presidente della Mapei Inc. in Canada, cui fu dato infine il benservito nel 1987, dalla Mapei Corp. Americana, merita di essere riportato: “Devo ammettere che hai tutto quello che serve alla Mapei: sei italiano, parli francese e hai la mentalità affaristica di un ebreo”.

Le acquisizioni si succedono alle acquisizioni. La Mapei americana grazie alla guida di Nick conosce una forte crescita. Ma ad un certo momento “la mole di lavoro era diventata realmente insostenibile per Nick.” Il quale ormai ha 69 anni di età, e decide di farsi un po’ da parte, non prima però di aver trovato qualcuno che lo sostituisca.

La scelta cade su un tedesco, Rainer Blair. Il quale una volta insediato dimostra però dei metodi di gestione discutibili che hanno come conseguenza un calo delle vendite. Manca inoltre di umanità con i dipendenti. “C’erano lamentele su di lui ogni giorno”. Blair viene allora sostituito con Luigi di Geso, con il titolo di presidente e amministratore delegato, secondo il nuovo assetto datosi dalla Mapei degli Stati Uniti. E a lui riportano il direttore generale della Mapei Inc. in Canada, quello di Mapei Caribe a Portorico e della GRT con sede in Minnesota, che produce additivi cementizi. Mentre “l’America Latina, dal Messicoall’Argentina, con eccezione del Venezuela, è sotto un direttore regionale che riporta all’Italia.”

Il 31 dicembre del 2020, Nick ha lasciato definitivamente il Board of Directors della Mapei Corp., ma, c’informa la biografa, “le sue giornate sono pienissime”.

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