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Sam Scalia lancia “Le Drummond” nel cuore di Montréal

di Vittorio Giordano

Il nuovo progetto Samcon
è stato inaugurato il 25 novembre scorso

I due palazzi di “Le Drummond” che sorgeranno in pieno centro-città
I due palazzi di “Le Drummond” che sorgeranno in pieno centro-città

Un progetto audace, un’altra sfida (da vincere) per Samcon, l’azienda edile guidata da Sam Scalia che, il 25 novembre scorso, ha inaugurato la prima fase dei lavori di costruzione dei condomini “Le Drummond”, nel cuore di downtown Montréal, tra boul. René-Levesque O. e Sainte-Catherine  O., al civico 1211. Ad oggi Samcon vanta la ‘paternità’ su ben 4 mila appartamenti, tutti accomunati da pochi ma esclusivi tratti caratterizzanti: rigenerazione urbana di zone storiche della città, eccellente rapporto qualità-prezzo e impeccabile servizio di assistenza anche post-vendita.

UNA FILOSOFIA VINCENTE La filosofia di Sam Scalia si basa sull’offerta di 3 tipi di abitazioni: quella per proprietari alle prime armi con appartamenti al 3º o 4º piano per meno di 180 mila $, come quelli edificati nel quartiere di St-Michel (LDV); l’offerta per proprietari più facoltosi (fino a 250 mila $) con appartamenti più articolati (con parcheggio interno, aria condizionata e piscina esterna) come i progetti Unit-T di un quartiere in pieno rinnovamento come Hochelaga-Maisonneuve; e infine l’offerta, quella più prestigiosa, per proprietari amanti delle comodità e del lusso (con prezzi che schizzano fino a 2 milioni $) proprio come il progetto “Le Drummond” (con il 50% degli appartamenti già venduti, pronto nell’autunno del 2017), l’ultima gemma di un’azienda che fa della modernità mista alla tradizione il suo valore aggiunto, la cartina di tornasole di una filosofia edilizia ambiziosa e vincente.

TRA STORIA E MODERNITA’: ECCO “LE DRUMMOND”   “Le Drummond” sta venendo alla luce nel cuore della città, con una palestra fornita di attrezzature all’avanguardia, un garage sotterraneo di 3 piani, una piscina riscaldata sul tetto, un’area-pranzo BBQ con vista panoramica su Mount Royal. Un progetto pensato per una clientela di giovani professionisti, a due passi dal centro della ‘movida montrealese’: il Centre Bell, i ristoranti ed i negozi su Sainte-Catherine, Peel, de la Montagne, Stanley e Crescent, senza contare la metro Peel, i musei, i cinema e il quartiere dei festival. In una zona, la Golden Square Mile, una volta abitata da grandi famiglie montrealesi come i Drummond, appunto, e sede del “patinoire” Victoria, dove si svolse la prima gara di playoff della Stanley Cup. Un vero e proprio gioiello, dove si respira storia e tradizione, formato da due palazzi che, alla fine, saranno composti da più di 400 unità abitative di 1,2 e 3 camere da letto e attici. Il primo palazzo di 24 piani e 211 appartamenti (da 550 a 2500 piedi quadrati, per un investimento di 80 milioni $) sarà pronto entro il 2017 ed i prezzi sono compresi tra i 247.000 $ e i 2 milioni $. Come sempre, quella di Samcon è una progettazione efficiente che prevede un uso intelligente dello spazio ed un’ampia fenestrazione, che garantisce un’abbondante luce naturale. La struttura consentirà anche l’installazione di posti auto al coperto cablati per permettere la ricarica delle autovetture elettriche. Ciascun appartamento sarà caratterizzato da cucina con ripiani in quarzo e mobilia alta gamma Scavolini, bagni con muri in ceramica e pannelli di vetro, ascensori ad alta velocità, una struttura in calcestruzzo insonorizzata, soffitti alti 9 piedi e climatizzazione autonoma. Per ulteriori informazioni, basta recarsi all’ufficio vendite sito al 1210 rue Stanley, dove sarà possibile visitare 2 unità-modello. A far sì che il progetto potesse essere realizzato, numerosi sono i partners: Banque Laurentienne, Banque Scotia, Magil Construction, Marco Manini Architecte, Dupras Ledoux Ingénieurs, Patenaude Trempe, Cleb, Hodgins & associés architectes paysagistes e NCK Inc.

SAMCON: TRA ECCELLENZA E SOLIDARIETA’ Samcon fa del rinnovamento urbano la sua peculiarità per contribuire a migliorare l’immagine di diversi quartieri ‘centrali’ di Montréal. Realizza condomini di alta qualità che si adattano perfettamente al tessuto urbano. Un’eccellenza riconosciuta da dieci Premi Domus, tra cui quattro volte quello del “Costruttore dell’anno” e, nel 2011, quello dell’acquirente per la qualità del servizio. A cui si aggiunge il titolo di Maestro nelle costruzioni “Palma Diamante dell’APCHQ”, il più alto riconoscimento del settore delle costruzioni residenziali. L’azienda di Sam Scalia si è sempre distinta per il suo impegno filantropico, partecipando alle cause di importanti fondazioni: come quella della CHUM, della FCCI, della MUHC, della CIBPA, dell’IRCM (Istituto di ricerche cliniche di Montréal), della John Molson School of Business presso la Concordia University e della ‘Mission  Old Brewery’.

LA STORIA DELLA FAMIGLIA SCALIA   La vita di Sam Scalia sembra un vero e proprio romanzo di avventura, scandito da conflitti, viaggi e successi sorprendenti. Il padre David sbarca in Canada nel 1952, a 16 anni, da Cattolica Eraclea, poi raggiunto dalla moglie. I due si sposano nel 1964. Hanno 3 figli: due femmine e un maschio, Sam, il primogenito. Nel ‘64 David era in società con i 4 fratelli: l’azienda si chiamava ‘Scalia brothers Corporations’. Nel ’66 David si mette in proprio e fonda la ‘David Scalia Construcion Limited’. A 8 anni Sam ha già le idee molto chiare sul suo futuro: al maestro che a scuola gli chiede di disegnarsi immaginandosi adulto, Sam consegna un autoritratto profetico, quella di un costruttore, disegno che i genitori custodiscono ancora oggi. Un predestinato, Sam, che cresce a Saint Léonard, col padre David che lavora per un’azienda internazionale di sviluppo e promozione territoriale. A 5 anni si trasferisce per un anno nelle Bahamas ed un altro a Sydney, in Australia. Ma, due anni dopo, la famiglia Scalia è già di ritorno. A 14 anni, un altro trasloco, questa volta negli States, in un piccolo centro della California, dove il padre e lo zio acquistano un terreno coltivato a mandorle. Cinque anni dopo, però, Sam torna di nuovo a Montréal con una delle sue sorelle. Vive a casa dei nonni e comincia il corso di laurea in Commercio all’Università McGill. Un anno dopo fanno ritorno a Montreal anche i genitori e la sorella più piccola. È il momento di investire nel mattone: la famiglia Scalia compra una casa a Laval ed il padre lancia un’impresa edile. È qui che Sam entra per la prima volta a contatto col mondo del lavoro, svolgendo le mansioni di caposquadra. Ha un diploma in Management, ma interrompe gli studi universitari. Tornerà alla McGill nel 2008. La compagnia di costruzione va a gonfie vele: tanti i duplex e triplex edificati soprattutto a Saint-Léonard. Siamo alla fine degli anni ’70 e nelle periferie è boom di richieste di unità abitative. Ma Sam non sentiva alcuna attrazione per quelle zone della città: a intrigarlo, invece, era la possibilità di rivitalizzare e riqualificare quartieri storici e centrali della città. Su questo Sam diverge dalla visione del padre, più propenso ad investire per costruire case nuove in zone più periferiche. Poi un giorno la svolta. Sam si presenta dal padre con una proposta scritta: la richiesta di 60 mila $ di prestito con la promessa di restituirne 110 mila $ entro un anno. Il padre accetta, salvo però aggiungere una clausola che tuteli il figlio. È l’inizio di Samcon. Un accordo che funziona alla perfezione. Tanto da rispolverarlo ancora altre volte nel corso degli anni. Sam e David comiciano a lavorare separatamente, ma condividendo gli uffici. Il primo palazzo di Sam risale al 1991. L’anno-chiave, però, è il 1995: il grande progetto di 60 unità abitative all’incrocio tra Hotel de Ville e Mont-Royal per un investimento consistente che non lascia affatto tranquillo il papà. Sempre nel 1995 Sam incontra Diana Ferrara, una nutrizionista del Royal Victoria Hospital. È amore a prima vista: i due convolano a nozze nel 1997. Col tempo il padre smette di lavorare col figlio: Diana subentra a Samcon come consulente strategica e insieme portano l’azienda ad alti livelli. Nel 1998 i novelli sposi girano in lungo e in largo il Nord America per 4 settimane incontrando diversi investitori immobiliari. Tornano con tante nuove idee per alzare la qualità dei progetti: in due decenni l’azienda crea più di 4 mila dimore. Mentre i coniugi Scalia ci mettono ‘solo’ 5 anni e mezzo per creare una famiglia di 4 bambini (oggi di 15, 14, 11 e 10 anni). Sam, intanto, segue dei corsi serali e consegue un Master in Business Administration (MBA). Ma Sam non dimentica il padre e la madre: se oggi Samcon è un brand di successo è anche merito degli insegnamenti e dei valori ricevuti dai suoi genitori.

Da sinistra: Marco Manini, architetto; Jean-Noël Lemire, vicepresidente alle vendite Samcon; Daniel Gamache, direttore delle operazioni Samcon; Diana Ferrara, consigliere strategico Samcon; Sam Scalia, presidente Samcon; Ing. John Marcovecchio, presidente e capo della direzione MC Group; Alain Gauvin, presidente e capo delle attività Magil Construction
Da sinistra: Marco Manini, architetto; Jean-Noël Lemire, vicepresidente alle vendite Samcon; Daniel Gamache, direttore delle operazioni Samcon; Diana Ferrara, consigliere strategico Samcon; Sam Scalia, presidente Samcon; Ing. John Marcovecchio, presidente e capo della direzione MC Group; Alain Gauvin, presidente e capo delle attività Magil Construction

 

LA PAROLA A SAM SCALIA

BenDesjardins-5RIVITALIZZAZIONE DELLE ZONE ABBANDONATE –  “Mi ha sempre intrigato – ci ha raccontato Sam Scalia negli uffici della sede sociale su Réné Lévesque –  l’idea di rinnovare le aree di ‘transizione’ del centro. Sono sempre stato più interessato a rigenerare questi quartiere che a comprare un terreno e costruirci una casa. Ho cominciato nell’area di Centre-sud, poi Plateau-Mont-Royal, Mile End, Hochelaga Maissoneuve, Ville-Emard, Ville-Saint-Laurent, Côte-des-Neiges, Ahuntsic, Saint-Léonard, fino a Griffintown, che è in piena espansione. Nel 1991 erano tutti più interessati ad investire in nuove aree di sviluppo come Pierrefonds e RDP. Nonostante fossero aree neglette e vecchie, la gente voleva viverci ed usufruire delle comodità di un condominio moderno. A spingerli verso il centro anche il traffico crescente: 2 ore per andare e venire erano francamente troppe. Ho sempre avuto una forte attrazione verso questo stile di vita urbano. In 15 anni abbiamo costruito 4 mila condo, nei primi 5 ne ho portati a termine una sessantina. Con i prossimi progetti completati, supereremo le 5 mila unità”.

PRIMA DI TUTTO LA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI “L’anno prossimo l’azienda compirà 25 anni e siamo ogni giorno più appassionati del nostro lavoro. Vogliamo continuare a fare un buon prodotto, ad offrire servizi di qualità puntando a massimizzare la soddisfazione del cliente: godiamo di una buona reputazione, ma possiamo migliorarci ancora, fermo restando due capisaldi come l’integrità e l’onestà”. 

CONCEntrato sui condomini  “Sono molto concentrato sullo sviluppo del business dei condo, non sono interessato ad altri tipi di business: non so come fanno gli altri, ma io voglio fare solo condo. Sarò limitato, ma punto all’alta soddisfazione dei clienti vendendo condo. E, già facendo soltanto condomini, c’è stata una grande evoluzione: da 3 piani iniziali, oggi arrivo fino a 24”.

IL FUTURO È IL LEGNO “La cosa più stimolante e promettente per noi è la scelta del governo di autorizzare la costruzione di palazzi in legno fino a 12 piani. Il legno è molto meno inquinante del cemento o del ferro. La vocazione dell’azienda è quella di ridurre al massimo l’inquinamento: l’impatto del legno sull’ambiente è di 78 kg di CO2, mentre quello del cemento è di 380 e l’acciacio arriva addirittura a 513. I prossimi palazzi fino a 12 piani saranno tutti in legno. Perché dovrei contribuire a inquinare la terra? Il legno è facile da realizzare, non reca alcun danno alla gente. La stessa gente che non smettiamo di aiutare, donando fondi a diversi organismi. Questa è Samcon: vogliamo realizzare un ottimo prodotto e fare del bene alle persone”.

 

 

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