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Prima i Cristiani, poi gli altri

IL PUNTO di Agostino Giordano

L’Italia è una penisola. E nel suo dna ha la ‘migrazione’. Sia quella attiva che passiva. La vive o la subisce, come una ricchezza o una iattura. Terra di arrivi, terra di partenze, l’Italia. Da sempre. Ma dovunque è emigrato, l’italiano si è trovato di fronte a confini certi, a dogane inflessibili, a visite mediche obbligatorie, a schedature imprescindibili, a campi profughi organizzati e sorvegliati. Stati seri e governi forti non le subiscono le invasioni: le controllano, le gestiscono. Nell’Italia di Renzi, dall’accoglienza alla sorveglianza è tutto un ‘gratta e vinci’. In principio si pensava che gli extracomunitari nordafricani&c. approdassero nell’isola di Lampedusa scambiandola per l’’isola del tesoro’: in effetti erano i primi che testavano la gruviera delle frontiere italiane, il buonismo della guardia costiera, la facilità di evasione dai campi profughi. Ma perché questi arrivi, da sporadici diventassero continui e patologici, avevano bisogno di uno sponsor d’eccezione, di un invito ufficiale. Papa Francesco, due anni fa, andò a Lampedusa e invitò i migranti ad approdarvi in massa, perché l’Italia è generosa e ricca; ma con una raccomandazione non da poco: di non fermarsi all’’isola del tesoro’(Lampedusa) ma addentrarsi con convinzione nella ‘penisola del tesoro’(Italia). E, a fare da palo e da faro alle illuminate parole papali, in quell’isola dorata, ci andò pure la Boldrini, presidente della Camera Italica. Davanti a simili ‘visioni’, che oscurarono nientemeno che la fama di Medjugorje, i migranti si sentirono in dovere di muoversi per conoscere cotanto Bengodi. (Meno male che, avvisati che a Roma governa Renzi, in fretta e furia guadagnano la pianura padana e di là puntano decisi sulla Germania). Masse enormi, che ora, via terra, dalla Turchia vanno a scardinare confini e invadere nazioni di mezza Europa. Da Pakistan, Irak, Siria fuggono in Europa. E l’Europa reagisce scompostamente, disunita: reagisce chiudendo frontiere, schierando poliziotti, erigendo nuovi muri. Cercasi Lady Pesc disperatamente. Ma Lady Pesc – alias Mogherini Federica, imposta dal Renzi e impegnata a insidiare (!) la poltrona newyorkese di BanKi-Moon, prossima a scadere – non si vede; o meglio, usando un logoro idiomatismo, ‘fa la Pesc in barile’. E il nostro Renzi nel frattempo che combina? Riflette sul numero degli ‘immigrati’ in Italia, visita centri di accoglienza, verifica le domande di asilo, sovrintende ai rimpatri, gestisce il tutto come si dovrebbe? No, il premier va a New York, su aereo di stato, per tifare le tenniste italiane, va a chiudere feste dell’Unità scortato da 24 auto blu. Invece di pensare alle imprese italiane creditrici della P.A. di ben 70 miliardi di euro (e su cui Renzi aveva giurato di provvedere entro il 21 settembre 2014!) , da settimane pensa solo alla Riforma del Senato. Cosa interessi agli italiani la riforma del Senato – mentre l’Italia è attraversata in lungo e in largo da orde di migranti, mentre i comuni imprecano contro Alfano e i suoi ‘quid’ – non è dato sapere. Di fronte alla proposta sensata del Giornale: “Noi prendiamo i cristiani”, Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, ha risposto picche: non fa distinzioni fra migranti. Ma i vescovi irakeni accusano: “L’Europa garantisce i diritti di tutti ma non i nostri. E i visti li dà soltanto a chi appartiene ad altre religioni”. Che coraggio, quest’Europa fifona e apòstata! Aveva ragione Oriana Fallaci nel predire la deriva islamica dell’Europa. Obama guarda con diffidenza a Putin, cristiano ortodosso, che concretamente sta appoggiando il siriano Assad contro l’Isis. Papa Francesco sta visitando Cuba, nel tentativo di convincere i Castro che è finita l’epoca delle ideologie: oggi contano le persone. E Castro l’ha preso in parola: in Plaza de la Revolucion, dove il Papa ha celebrato la S. Messa, campeggiava una gigantografia di Che Guevara! Poi il Papa andrà in America del Nord, nel tentativo di convincere Obama che il denaro non basta. Certo è che, al suo ritorno a Roma, troverà Marino che si è tinto i capelli, Renzi e il suo Pd, dentro il suk del Senato, a disquisire del ‘sesso degli angeli’, mentre i problemi sono sempre lì, nella loro innaturale immobilità. E mentre la Grecia, incosciente, ha rivotato la sinistra, l’Europa non capisce che l’invasione dei migranti afro-asiatici può farle recuperare quella ‘religiosità cristiana’ che ha perso da decenni: accogliendo innanzitutto i migranti cristiani, che fuggono dalla persecuzione islamica. Una priorità ‘senza se e senza ma’. Nigeriani o siriani, i cristiani perseguitati devono trovare nell’Occidente non solo una sponda economica ma anche religiosa.

 

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