CONDANNATI ALLA MASCHERA
Un’inquietante contiguità semantica lega la ‘’per-sona’’ alla maschera.
Quel ‘suono’ amplificato dell’attore che fuoriusciva dal (”per”) ligneo camuffarsi il viso sulla scena sancisce da secoli l’impossibilità di dare all’idea di ”personalità” una connotazione univoca. Siamo condannati alla maschera. ‘’All the world’s a stage’’, cantava il Bardo.
IL TESTAMENTO DEL MIGRANTE AL FIGLIO
…) tranne chiose di scarpe troppo grosse
a bestemmiare un silenzio di laghi
rappresi, che quasi dentro ti ho visto,
con la faccia lunare degli addii,
ho poco da lasciarti, figlio:
poco.
forse l’eredità della mia guerra
e uno sgranìo di torsoli alle mele
baciate con il furore rurale
dei padri che ti annega una condanna
agli occhi, tu che della terra non
hai che un nome malpronunciato e forse
ancora scarpe grosse a maledire
di passi il ghiaccio che ti scrivi attorno…
DOVUNQUE TU SIA, PAPÀ
Dedicata a Michele Pirone, il papà della mia compagna e un uomo dalla cultura enciclopedica che tanto mi insegnò in vita e ancora m’insegna, in modi misteriosi…
…) quei proscenii dell’alba sull’ancora
indistinto e i giornali tra le mani
vecchi dei giorni come forse avessero
segreti altri e questa bianca bolgia
a darmi l’illusione della luce
e la sua morte scoscesa sui rami
genuflessi e ancora un anno che scivola
un altro ancora e questi accordi a vuoto
che gracchio dalla sedia con la mano
e le parole quelle che mi mancano
sui chiodi a crocefiggere le mura
perimetri del dovunque tu sia (…