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PCU e PCRE: attenzione alle tasse da pagare in primavera

FINANZE PERSONALI

di Vittorio Giordano

Avete perso il lavoro e, per qualche mese, avete usufruito della Prestazione Canadese d’Urgenza (PCU)? Siete ancora disoccupati ed avete fatto domanda per beneficiare  della Prestazione Canadese del Rilancio Economico (PCRE)? Attenzione: entrambi i sussidi del governo federale sono imponibili. Conviene organizzarsi per tempo per evitare brutte sorprese il prossimo aprile, quando sarete chiamati a presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2020. Per fare chiarezza, abbiamo chiesto delucidazioni a Sophie Lebeau, fiscalista di ‘Raymond Chabot Grant Thornton’ (RCGT), azienda leader nel campo dei servizi di assicurazione, tassazione e fiscalità, consulenza finanziaria, recupero credito, investimenti e ristrutturazione d’impresa. A dirigerla in Canada, dall’aprile 2013, è l’Italo-Canadese Emilio Imbriglio, di radici casertane. Fermo restando che ogni contribuente ha una situazione finanziaria che fa storia a sé, i consigli della Lebeau sono utilissimi perché, attraverso i suoi casi-scuola, possiamo interpretare meglio i nostri casi particolari. 

Premessa: in un contesto in cui il contribuente ha percepito la PCU per alcuni mesi e lo stipendio regolare per il resto dell’anno (a tempo pieno e non a tempo parziale, quindi), le imposte dedotte alla fonte (dallo stipendio regolare) compensano in parte le imposte non trattenute sulla PCU. Le ritenute, infatti, sono calcolate come se il contribuente avesse percepito il reddito lordo per tutto l’anno. L’impatto della PCU, quindi, sarà minore per chi ha un reddito annuale di $ 50.000, perché le detrazioni saranno basate su questo salario, anche se alla fine il reddito effettivo percepito è stato inferiore. Questo spiega l’impatto minore delle imposte sulla PCU. 

“Chi è tornato al proprio impiego dopo aver beneficiato della PCU (2.000 $ al mese) per un certo periodo – ci ha spiegato Sophie Lebeau – può chiedere al proprio datore di lavoro di incrementare le ritenute fiscali direttamente in busta paga». 

Per fare chiarezza, Lebeau ha poi fatto alcune simulazioni in esclusiva per il CITTADINO: 

“I lavoratori che prendono il salario minimo, circa 27 mila $ all’anno, e che nel 2020 hanno ricevuto 14.000 $ di PCU per 28 settimane, avendo lavorato regolarmente per il resto dell’anno, dovranno pagare un saldo di 1.600 $ circa, tra tasse federali e provinciali. Questo perché, tra salario minimo e PCU, non c’è una grossa differenza. Tenuto conto che sul salario minimo, guadagnato prima e dopo la PCU, c’è già stata la ritenuta fiscale alla fonte. Un contribuente con un reddito annuale di 27 mila $ e che ha usufruito della PCU per 12 settimane (6.000 $ in tutto), avendo lavorato regolarmente per 9 mesi, pagherà circa 650 $ di tasse federali e provinciali. E questo perché le deduzioni d’imposta sul salario regolare compensano quelle sulla PCU”. 

“Chi ha un salario annuale di 50 mila $ ed ha usufruito di 14.000 $ di PCU per 28 settimane, dovrà pagare circa 1400 $ tra tasse federali e provinciali. Un pò di meno, quindi, perché nel suo salario regolare le ritenute fiscali alla fonte sono maggiori. Un contribuente con un reddito annuale di 50 mila $ e che ha usufruito della PCU per 12 settimane (6.000 $ in tutto), avendo lavorato regolarmente per 9 mesi, pagherà circa 420 $ di tasse federali e provinciali”. 

“Le persone più colpite saranno i pensionati che hanno svolto lavori a tempo parziale: visto che le imposte pagate alla fonte sullo stipendio lordo sono basse e addirittura inesistenti sui 14 mila $ di PCU, con un salario extra di 5 mila $ che si aggiunge alla pensione federale e provinciale, le imposte da pagare nella prossima dichiarazione dei redditi potrebbe essere significativa”. Per evitare di pagare troppe tasse, oltre a chiedere al datore di lavoro di incrementare le ritenute fiscali sul lordo mensile, c’è anche la possibilità di sfruttare il REER per abbassare l’aliquota annuale: “Per esempio, chi riceve un salario minimo (27 mila $), ha ricevuto 6 mila $ di PCU ed ha investito 2.000 $ nel suo REER, dovrà pagare solo 100 $ di tasse invece di 650 $. L’impatto è importante. Basta verificare col proprio commericialista quanto investire sul REER, per ridurre o azzerare le tasse da pagare”. Insomma, è meglio cominciare a mettere i soldi da parte e sfruttare il REER, per pagare meno tasse possibili la prossima primavera». Chi oggi usufruisce della PCRE (Prestazione canadese del Rilancio Economico), già rinuncia al 10% alla fonte, visto che il governo, questa volta, ha ritenuto opportuno procedere con una prima ritenuta d’imposta (fiscale). “È un modo per ricordarci che ci sono comunque delle tasse da pagare. Questa nuova misura è più vicina alla logica dell’Assicurazione-Lavoro, le regole sono più rigide e restrittive, tanto che, in caso di reddito annuale superiore a 38 mila $, devi rimborsare la PCRE. Non c’è nessun incentivo, quindi, a restare a casa”. 

Per ulteriori informazioni, rivolgetevi a IMPO, filiale telematica di Raymond Chabot Grant Thornton, che offre un servizio di dichiarazione dei redditi on line: visitate il sito www.impo.ca oppure chiamate all’1 844 200-4676.

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