Si sa, la domenica si sta tutti insieme in famiglia intorno alla tavola imbandita. Ci si ritrova per mangiare, ridere e parlare. In collaborazione con il ristorante La Molisana, vi proponiamo una ricetta sfiziosa che possa essere condivisa da tutta la famiglia!

Nuvole di albume su crema di cime di rapa

Una rete fittissima di proteine che avvolgono acqua e aria, ecco il segreto della spuma più versatile in cucina. Che diventa soffice aggiunta nella crema di cime di rapa. La ricetta delle nuvole di albume su crema di cime di rapa è un’idea creativa per rivoluzionare la classica zuppa, che diventa un piatto elegante e non convenzionale. Soffici nuvole di albume cotte nel latte a diventare ancora più candide e delicate si posano leggere nella crema di cime di rapa e patate per un primo light ma con stile.

Tempo: 50min
Ingredienti (4 persone):

• 500 g cime di rapa pulite
• 200 g patate
• 200 g latte
• 3 albumi
• 2 scalogni
• mandorle a lamelle
• olio extravergine di oliva
• sale.

Procedimento
Per la ricetta delle nuvole di albume su crema di cime di rapa, sbucciate e tritate gli scalogni; soffriggeteli in una capiente casseruola con un filo di olio. Unite le cime di rapa e fatele rosolare finché non saranno tutte appassite, per circa 3 minuti. Aggiungete 1,4 litri di acqua salata e le patate sbucciate e tagliate a tocchetti. Portate a bollore, quindi cuocete con un coperchio per circa 15 minuti. Spegnete e frullate tutto in crema. Montate a neve gli albumi con un pizzico di sale: fate attenzione a mantenerli morbidi e non troppo gessosi, altrimenti sarà difficile cuocerli. Scaldate in una casseruola il latte con 200 g di acqua e un pizzico di sale. Formate delle nuvolette di albume, prelevandolo a cucchiaiate dalla ciotola, e adagiatele nel latte, appena fremente. Fatele cuocere, girandole, per circa 2 minuti. Scolatele poi su carta da cucina, procedendo nella cottura fino a terminare l’albume. Tostate 2 cucchiai di mandorle a lamelle in una padella antiaderente calda senza grassi per 2-3 minuti. Servite le nuvolette adagiate sulla crema di verdura, completando con le mandorle a lamelle. (fonte e foto: lacucinaitaliana.it)

Pampanuto (Puglia)

Il vitigno Pampanuto è conosciuto in Puglia fin dall’800 e si trova citato in alcuni testi dell’epoca, anche se le sue origini rimangono incerte. Veniva anche citato con il nome di Pampanuto di Terlizzi, dall’omonimo paesino dove era diffusamente coltivato. Spesso si trova associato nei filari al Bombino Bianco, e in uvaggio con questo è presente anche in molti vini. E’ considerato sinonimo del vitigno Verdeca.I Pampanuto in purezza o in “blend” con altri vitigni disponibili in Québec: il sito internet della SAQ indica che attualmente sono disponibili in succursale e online 2 tipologie di Pampanuto con un prezzo che varia tra i 19,40 $ e i 29,15 $. Per l’importazione privata, scrivete a infocommandes.privees@saq.qc.ca per sapere quali altri Pampanuto sono importati e da quali agenzie.