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Nessuno tocchi il Natale,
il presepio e l’albero!

IL PUNTO di Agostino Giordano

punto-natale

La persecuzione dei Cristiani, iniziata con il Natale di Gesù Cristo, 2015 anni fa, non è mai finita. Era il tredici novembre, e a Raqqa, capitale del Califfato, saltava per aria, disintegrato da un raid americano, Jihadi John, il tagliagole inglese, famoso per aver decapitato almeno sette ostaggi cristiani. Non passavano neanche 24 ore e, a Parigi, terroristi islamici scatenavano l’inferno, provocando una carneficina. 14 novembre 2015: un giorno nero per tutta l’Europa. Volevano fare migliaia di vittime: hanno provocato “solo” 135 morti e 300 feriti. Un attentato al futuro dell’Europa, alla sua civiltà economica, culturale e religiosa. ‘È la terza guerra mondiale’: così l’ha chiamata Papa Francesco. Forse la partita ‘Islam-resto del mondo’. I dietrologi sono lì con i loro manuali di storia. L’unica verità è che la civiltà moderna parte da Gesù Cristo. Oggi siamo nel 2015 d.C. (dopo Cristo). Tutti i Vecchi Testamenti sono superati. Il Dio giustiziere e vendicativo non c’è più, soppiantato da un ‘Dio misericordioso’. Papa Francesco, capo della Chiesa Cattolica, a rischio della propria vita, è andato in Africa, preceduto e accompagnato da minacce di attentati vari. Ma lui, fiducioso, c’è andato: a testimoniare Cristo, tra i suoi fedeli, dicendo Messa negli stadi; e a trovare gli imam, nella loro Moschea, scalzo. Ma non porta in mano coltello o scimitarra: non ne ha bisogno, annuncia solo il Vangelo cristiano. L’Europa laica, attraverso i suoi capi, vuole ribadire l’intangibilità della propria civiltà da parte di chicchessia, immigrati islamici inclusi. E farebbe bene a tirare, tre volte al giorno, le orecchie al trio Monti-Letta-Renzi che da 4- anni-4 ha fatto dell’Italia il ‘Grand Hotel’ dei migranti; nonchè a quel furbetto turco di Erdogan, che, attraverso il suo corridoio umanitario’(!), ha fatto sciamare in Europa orientale, una milionata di ‘rifugiati’ siro-babilonesi. Erdogan, sì, che ha capito come si sta al mondo: da una parte fa invadere l’Occidente dagli islamici, si fa sempre più islamico, abbatte caccia russi e bombarda i curdi; dall’altra sta con la Nato, vuole entrare in Ue, gli piace il gas russo e si sollazza con Obama. Ecco, lì forse scoppierà la guerra. All’ “Eurabia’ della Fallaci, poi, ci stiamo arrivando; o già ci siamo? L’Occidente ha capito chi lo vuole destabilizzare, ha capito chi vuole la guerra mondiale? Non sarà una guerra tra poveri e ricchi, ma una guerra di civiltà, o meglio, di religioni. “È l’inizio della tempesta” – è il messaggio del Califfato, all’indomani della strage di Parigi. ‘Sbaglia e pecca chi uccide in nome di Dio, credendo di fargli piacere’ – ha detto il Papa; sbaglia il terrorista islamico che uccide in nome del mondo islamico: l’omicidio è un atto personale. Il mondo occidentale-cristiano, ha ammesso da tempo i propri errori storici, guarda oltre, accoglie chi emigra. Ma chi emigra non può permettersi di dettare legge in casa altrui, in nome di una propria civiltà-religione: in Occidente deve stare con due piedi in una scarpa, perché già troppo l’Occidente fa per lui, a scapito dei propri poveri e disoccupati. Prima di volerle imporre all’Occidente, le proprie idee estremiste, le imponga all’interno del proprio Paese: lì lotti per le proprie idee, lì almeno lo capiscono di più. Certo, fino ad oggi mai l’estremismo islamico aveva creato un Califfato, e allora è lì che bisogna intervenire, senza se e senza ma; se non è già troppo tardi. Curdi, Russi e Francesi parlano la stessa lingua, seguiti da Germania e Gran Bretagna, ma anche da americani e cinesi. Renzi ha scelto la via meno pericolosa: la guerra all’Isis va fatta su internet e attraverso la cultura; ma senza fretta: bisogna parlare, ponderare, discutere, vagliare, misurare e solo poi decidere. E naturalmente, a farlo, sarà il Parlamento.

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