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Mélanie Joly si racconta alle italo-canadesi
Da sin.: Silvio De Rose, presidente del CLDV; Frank Sorrentino, direttore marketing del CLDV; il notaio Damiana Cavallaro; Marie Anne Colucci, assistente della Ministra Melanie Joly; Pat Buttino, direttore culturale del CLDV; l’agente immobiliare Nancy Forlini; il deputato federale Nicola di Iorio ed il consigliere municipale Dominic Perri
Da sin.: Silvio De Rose, presidente del CLDV; Frank Sorrentino, direttore marketing del CLDV; il notaio Damiana Cavallaro; Marie Anne Colucci, assistente della Ministra Melanie Joly; Pat Buttino, direttore culturale del CLDV; l’agente immobiliare Nancy Forlini; il deputato federale Nicola di Iorio ed il consigliere municipale Dominic Perri

La Ministra del Patrimonio
al Centro Leonardo da Vinci

La deputata liberale di Ahuntsic-Cartierville ha ripercorso le fasi più importanti
della sua carriera, tra delusioni , ripartenze  e rivincite. Fino alla cena a casa di Obama…

di Vittorio Giordano

joly-cldv4Montréal – Il successo non è mai istantaneo, ma il risultato di un lungo processo, spesso tortuoso e travagliato. Un vero e proprio ‘rito di iniziazione’. Dove spesso l’obiettivo resta un labile miraggio. Ma anche dove l’umiltà, la capacità di cadere e rialzarsi, la perserveranza… possono fare la differenza. Fino al sospirato successo. È il caso di Mélanie Joly, 37 anni, dal novembre scorso deputata federale di Ahuntsic-Cartierville e poi scelta come Ministra del Patrimonio canadese, che l’8 aprile scorso è stata protagonista di una conferenza che si è tenuta al Piccolo Teatro del Centro Leonardo da Vinci (140 i partecipanti, al 95% donne) nell’ambito di una serie di incontri sulle “sfide” delle carriere al femminile. La serata – al costo di 15 $ e seguita da un leggero rinfresco – ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’On. Nicola Di Iorio, deputato federale della contea di St-Léonard/St-Michel; Silvio De Rose, presidente del CLDV; Dominic Perri, consigliere municipale di St-Leonard; il notaio Damiana Cavallaro; Marie Anne Colucci, assistente della Ministra; Rosaria Monaco, direttrice della scuola Picai ‘Notre-Dame-de-la-Defense’; Frank Sorrentino, direttore marketing del CLDV; Pat Buttino, direttore cultura e congressi del CLDV. L’idea di una serie di forum per discutere delle esperienze al femminile è venuta ad un comitato formato da: Cristina Mucciardi, Cristina Zilic, Nancy Forlini, Damiana Cavallaro, Elisa Lopez, Marie Anne Coluccio, Sonia De Rose, Stacie Keenan, Stephanie Valenti e Frank Sorrentino. Già programmati i prossimi incontri (in totale saranno 6): il 3 maggio sarà il turno di Carmela Caltagirone, direttrice vendite, est di Montréal, di TD Bank; mentre a giugno sarà la volta della dott.ssa Josée Tremblay ed a settembre toccherà all’agente immobiliare Nancy Forlini.

Una panoramica della platea (stracolma) del Piccolo Teatro al Centro Leonardo da Vinci
Una panoramica della platea (stracolma) del Piccolo Teatro al Centro Leonardo da Vinci

Mélanie Joly: la forza delle idee e la voglia di farcela. Una carriera, quella di Mélanie Joly, sin dagli albori ‘dominata’ da alcune costanti: l’impegno sociale, lo spirito filantropico, la passione per la comunicazione, ma anche la propensione imprenditoriale. Ed una filosofia di vita vincente: “Conoscere a fondo se stessi, vivere il presente, non avere paura di rischiare, anche a costo di ricominciare da zero o andare controcorrente, credere nelle proprie idee, gestire in modo autentico le proprie emozioni, puntare sui propri punti di forza e sfidare le proprie debolezze”: questo il suo messaggio. Figlia di un papà contabile (con un passato alla Commissione finanze del PLC) e di una mamma direttrice della Commissione scolastica di Mille-Îles, Mélanie si laurea (con lode) in Giurisprudenza all’Université de Montréal e poi ottiene un prestigioso Master in Diritto Europeo e Comparato all’Università di Oxford. Avvocato di formazione, nel corso della serata la Ministra ha raccontato tutte le sue ‘peripezie’ professionali prima di trovare nella politica la giusta sintesi alle sue molteplici aspirazioni: prima avvocato presso gli studi ‘Davies Ward Phillips et Vineberg’ e ‘Stikeman Elliott’, poi giornalista a Radio Canada, quindi direttrice dell’agenzia di comunicazione internazionale ‘Cohn & Wolfe’. E ancora: fondatrice del partito Vrai changement pour Montréal e candidata a sindaco della città alle elezioni del 3 novembre 2013 (arriverà seconda, dietro Denis Coderre, con il 26.5% dei voti). Fino all’incontro con Alexandre Trudeau: diventa consigliera politica del fratello Justin per il Québec e poi candidata liberale nella contea di Ahuntsic-Cartierville (aggiudicandosi prima le primarie e poi le elezioni col 47% dei consensi). Il 15 ottobre del 2014 è uscito il suo primo saggio politico: “Changer les règles du jeu”, edizioni Québec Amérique. Ma la Joly si è distinta anche per il suo impegno sociale: nel 2009 ha co-fondato ‘Génération d’idées’, un gruppo di riflessione politica per i giovani di 25-35 anni, e dal 2008 fa parte di diversi consigli di amministrazione, tra cui quelli della ‘Régie des Rentes’ del Québec, del Museo di Arte contemporanea e della Fondazione del CHUM. Il magazine ‘ELLE Québec’ l’ha eletta “Donna dell’anno” nel 2008 e nel 2013, mentre il quotidiano ‘La Presse’ l’ha scelta nel 2013 come ‘Modello femminile del futuro”. “La politica di oggi – ha concluso – è alla ricerca di leadership morale: soprattutto in Québec, abbiamo bisogno di leader con valori morali, che sappiano gestire le emozioni in maniera autentica, che siano onesti non solo in termini di azioni ma anche di motivazioni. Ecco perché Trudeau sta avendo successo: quando parla di femminismo e diritti delle donne, ci crede veramente”. E Mélanie Joly non è da meno. Con la serata di gala alla Casa Bianca, accolta da Obama e Michelle, nella recente visita a Washington insieme al Primo Ministro (“Un’esperienza straordinaria, una serata storica”) a suggellare l’inizio di una lunga e brillante carriera politica. Anche a livello internazionale.

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