lunedì 23 Dicembre 2024 | 00:39

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Mare nostrum

La settimana scorsa ho riposto maglioni e berretti (tuques) nell’armadio di pino canadese Made in Québec. Belle giornate e temperature fino a 25 gradi, che mi facevano sognare il mare. E l’ho rivisto. Ero un uomo felice come la maggior parte degli italiani. Si cominciava persino a fare un pensierino alle prossime vacanze o a qualche week-end in uno dei tanti magnifici borghi italiani. Non avevamo fatto i conti con due cicloni che hanno colpito l’Italia, le temperature massime sono scese a 10-12 gradi, neve sopra i 500 metri, temporali e addirittura grandine. E così ho detto addio ad una estate precoce ed ho ripreso maglioni e berretti dall’armadio.

 

      Sempre più incandescente la scena politica italiana. Ho l’impressione che il governo Meloni  i guai se li vada un pò a cercare. Il 25 aprile, Festa della liberazione  dell’Italia dalla dittatura  fascista e dall’occupazione nazista, è alle porte e mi sa tanto che le forze politiche stanno già scaldando i motori. Sono di nuovo tempi duri per i nostri politici con inchieste a Bari, Torino, Catania e Avellino. Più di qualcuno è finito agli arresti domiciliari. E, quando si tratta di manette per i nostri politici, si pensa a “Mani pulite” e si rispolvera Antonio Di Pietro che ora coltiva il grano e gli olivi poco lontano da casa mia, in quel di Montenero di Bisaccia. Al nostro, ora, coltivatore diretto, hanno chiesto se, dopo questi arresti, si può parlare di una nuova Tangentopoli. Questo il suo commmento: “Prima si agiva per i soldi, oggi per la poltrona. Ormai – ha aggiunto il  saggio Di Pietro – è più il sagrestano che si frega la questua che il vescovo che si vende la chiesa”. Di Pietro, almeno, ci fa sorridere.

 

Ci consoliamo come possiamo. Ormai i politici non li ascolta più nessuno e a votare ci vanno sempre meno elettori.

Lunedì mattina un altro po’ cascavo dal divano, anche perché ero  ancora semi addormentato. In un programma di Rai 3 era presente, tra gli altri invitati, Paolo Del Debbio, saggista, giornalista e conduttore del programma ‘Dritto e Rovescio’ su Mediaset. Molto vicino a Berlusconi, su sua richiesta ha scritto il programma di Forza Italia nel 1993. Berlusconi è andato al potere, ma le riforme suggerite da Del Debbio, come quella fiscale, sono rimaste sulla carta.

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Mare nostrum

Prima uscita stagionale per rivedere il mare e cerco un ristorante da dove si possa ammirare l’Adriatico. Non è ancora la stagione, gli stabilimenti balneari sono chiusi e qualcuno apre il ristorante solo nel fine settimana.  Riesco, però, a trovarne uno e prenoto per le 12.30. Ci accoglie il proprietario che ci accompagna al nostro tavolo. Niente menù cartaceo, ma si ordina tramite la app del locale. Verso le 13 la gente comincia ad arrivare e i camerieri, due donne e due  uomini, molto premurosi, cominciano a servire. I due camerieri maschi sono giovani, alti, distinti, educati e di colore. Generalmente quando incontro degli immigrati chiedo sempre da dove vengono, da quanto tempo sono in Italia e nomino qualche campione di calcio del loro paese. Un giovane mi dice che è nigeriano e che è in Italia da qualche anno. Dopo l’ottimo pranzo torno a casa e accendo il televisore programmato su uno degli immancabili programmi di politica. Per rovinarmi la giornata si parla degli…immigrati che continuano ad arrivare sulle nostre coste e delle nuove misure europee per contrastare questo fenomeno. Gli animi  si scaldano, le voci si accavallano e alcuni politici sono chiaramente contro questi arrivi. Nessuno suggerisce, però, come lottare contro questo fenomeno o come  risolverlo. Intanto, con il bel tempo, i barconi continuano ad arrivare quasi ogni giorno e adesso pare che abbiano scoperto la rotta delle Baleari. Magra consolazione.

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