Aspetto le prime belle giornate per cercare di ritrovare una certa forma. Parlo per me, ma la gente non è di buon umore. Oltre al Covid ed alla guerra, ci si mette pure il tempo. Dovremmo avere temperature quasi estive nel fine settimana, ma fino a ieri abbiamo avuto quattro giorni di pioggia, tanto attesa da mesi. E gli agricoltori, come al solito, si lagnano: “È arrivata troppo tardi’’, “Il grano sta già ingiallendo. Non sarà una buona stagione”. Dicono sempre così e non ci indovinano mai. Gli italiani, però, hanno voglia di uscire e di svagare. Soprattutto la domenica.
Tre settimane fa, un mio amico ha deciso di andare al ristorante. Era di domenica e per tutta la provincia di Campobasso non c’era un ristorante con dei posti liberi. Dopo lunghe ricerche e qualche conoscenza (qui per andare anche dal benzinaio ci vuole la mano di qualcuno), abbiamo trovato dei posti a Civita-campomarano, a 60 km dai nostri paesi, in un ottimo ristorante: spazioso, con una bella vista e, soprattutto, con un’ottima cucina. Era strapieno. Giovani coppie con bambini dai 3 ai 9 anni, spesso accompagnate anche dai nonni, in un’atmosfera distesa e piacevole con i bambini che correvano e si divertivano nella sala. Era la classica domenica italiana, quella domenica che tutti vorrebbero ritrovare.
Era ora…
Avrete sicuramente visto sui social il video della rissa tra Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini. I due sono come animali selvatici quando si ritrovano in uno studio televisivo. Si annusano, si studiano e generalmente va sempre a finire male. C’era già stato un precedente, ma mai come questa volta. Al ‘Costanzo Show’ si parlava della guerra e del fatto che gli artisti russi che si esibivano in altri paesi avevano dovuto rinunciare alle loro esibizioni. Ed ecco che Sgarbi parte con la sua solita sfuriata, accusa gli altri di fascismo tra gli applausi degli invitati e del pubblico. Il povero Mughini cerca di rispondere. Nella sua foga, Sgarbi da dell’imbecille a Mughini il quale, da buon siciliano, si alza per menarlo veramente e gli dà uno spintone. Sgarbi cade a terra e continua ad imprecare con il suo solito linguaggio da scaricatore di porto. L’opinione pubblica si è subito divisa in due: chi ha preso le difese di Sgarbi e chi di Mughini. Molti hanno dato torto all’intellettuale siciliano perché al giorno d’oggi non si possono alzare le mani, ma io ho qualche dubbio. Devo confessarvi, arrossendo, che la cosa mi ha fatto piacere ed era quasi ora che qualcuno rimettesse al suo posto Sgarbi il quale, da oltre vent’anni, imperversa nei talk show italiani. Lui, come Virna Lisi, con quella bocca può offendere e dire cavolate tra gli applausi degli spettatori. A Sgarbi piace rischiare e finora gli è andata sempre bene. Fino a quando la sua strada si è incrociata con quella di Mughini. In verità, un altro precedente c’era stato qualche anno fa. Questa volta con il giornalista D’Agostino, fondatore di Dagospia.
Non è solo fortuna…
In questi tempi difficili, le manifestazioni sportive ci aiutano a risollevare il morale e a trascorrere qualche ora più piacevole. Chi invece non ama lo sport cerca in televisione dei programmi di suo gradimento. Quest’anno la Ferrari è risorta, il campionato italiano sta conoscendo un finale al cardiopalma, sia per quanto riguarda il titolo che le retrocessioni, i campioni inglesi e spagnoli ci offrono partite interessanti e nella Coppa di Campioni, a Parigi, il 26 maggio, si ritrovano il Liverpool di Klopp ed il Real Madrid allenato da Carlo Ancelotti, super allenatore che ha vinto un po’ dappettutto. Da Napoli, invece, è dovuto scappare quasi di notte e gli hanno dato del bollito come è successo a Mourinho. Ed invece sono due grandi allenatori. Prima della partita di ritorno con il Manchester City, pensavo che il Real di Ancelotti fosse un po’ fortunato. Infatti, nelle sue miracolose rimonte, ci vuole sempre un pizzico di fortuna. Ma non basta. Nella partita di ritorno della semifinale, il Real Madrid ha compiuto un’altra memorabile impresa.
Per chi ama il calcio, e non è solo tifoso, questa sono partite da vedere e rivedere. Soprattutto quando il Covid, la guerra, la politica italiana e il freddo cercano di rendere la nostra vita difficile. Per fortuna che ci sono le domeniche, le vittorie di Milan e Inter ed una Ferrari che ci fa di nuovo sognare.