Me n’ero quasi dimenticato. Tra le tante disgrazie, Covid e guerra (vera) in Ucraina, l’Italia non andrà ai Mondiali in Qatar. Ed è la seconda volta. Vuol dire che non abbiamo imaparato nulla dalla prima delusione. In quest’ultimo caso la colpa è stata data solo all’ex ct. Gian Piero Ventura, che è stato subito defenestrato. A Mancini, invece, non è successo nulla. Ci ha pensato un paio di giorni e non ha dato le dimissioni per il sollievo dei massimi dirigenti sportivi. Mancini, bisogna dirlo, ha fatto un buon lavoro ed ha vinto un Europeo. Sono momenti magici che purtroppo non si sonoripetuti nelle qualificazioni ai Mondiali. La nostra discesa agli inferi è iniziata contro la Svizzera, sbagliando i rigori, e contro la Svezia, non riuscendo a segnare. E così ci siamo ritrovati a fare lo spareggio contro la Macedonia del Nord e il Portogallo. Non è stato facile, ma abbiamo pensato più alPortogallo che alla Macedonia. Ed invece…..
Tutti davanti al televisore per seguire la partita. Alla fine di un deludente primo tempo, uno sportivo ha fatto la sua previsione: “Si andrà ai rigori’’. Sperando, naturalmente, in una vittoria. Ed invece è successo l’impensabile. Gli Azzurri hanno perso 1-0 ed i social si sono scatenati. L’amico dellaprevisione ha scritto: “Azz …nemmeno ai rigori!’’. Un altro da Roma mi ha detto, ironico, che stava partendo per la Macedonia del Nord. Il giorno dopo, per caso, ho guadato una tavola rotonda su Sky. Il tema erano le cause di questa debacle. E, fra tante chiacchiere, mi ha colpito la dichiarazione di uno dei partecipanti. Secondo costui, le squadre italiane da anni trascurano i vivai dove non si insegnano più le basi del calcio, ma gli allenatori con i loro giovani vogliono vincere per lanciare la loro carriera. Mi sembra un’osservazione più che giusta, ma la svolta non è dietro l’angolo.
Sono canadese…
In questa Italia del Sud è impossibile avere un appuntamento preciso. Se per esempio chiedi ad un elettricista o a qualsiasi altro operaio quando puoò passare a casa per fare un lavoretto, generalmente la risposta è: “Adesso sono un po’ occupato. Facciamo per giovedì pomeriggio’’. Impossibile, anche insistendo, avere un’ora precisa, e spesso non si presenta proprio. Ed allora rimpiango il Canada. Anche se mi riferiscono che le cose stanno cambiando in peggio anche lì. Qui dico spesso che sono canadese per dire che rispetto gli orari. E così ho detto che sono canadese al dottore che mi raccomanda di avvertirlo in caso di un imprevisto ed al Carabiniere che mi ha ferma durante un controllo.
D’inverno i controlli stradali sono pochi, ma con l’arrivo del bel tempo trovi Carabinieri quasi ad ogni quadrivio. E così, mentre ero alla guida fischiettando per andare a depositare i rifiuti nell’isola ecologica, mi fermano i Carabinieri per un controllo. Generalmente, allaccio sempre la cintura, ma nel paese non la faccio sempre. Mi fermo e l’agente mi fa il saluto e sbatte anche i tacchi. Mi avrà preso per un… generale in pensione. Mi fa notare che non avevo allacciato la cintura e rispondo subito che solo in paese non la allacciavo. Ho subito aggiunto che ero canadese, lasciando intendere che la cintura l’ho sempre allacciata. Il Carabiniere mi chiede gentilmente i documenti e, fatti i controlli del caso, me li riconsegna, risaluta il generale in pensione che se ne va fischiettando di nuovo a buttare i rifiuti.