sabato 18 Maggio 2024 | 18:31

Il giornale italiano 1° in Québec e in Canada

Pubblicità

ULTIM'ORA ADNKRONOS

L’intervista al Console d’Italia che si è insediato il 23 agosto scorso. Fortunato Mangiola si è già innamorato del Québec

Montréal è sempre stata nel suo destino, visto che ha sposato Stephanie, quebecchese di Blainville. Calabrese di Zambrone, parla 6 lingue (italiano, spagnolo, francese, inglese, arabo e portoghese), è tifoso della Reggina e dell’Inter, gioca a calcio, va in bicicletta e adora la natura: Fortunato Mangiola (con l’accento sulla prima a, come lui stesso ci tiene a precisare), 32 anni, è Console Commerciale d’Italia dal 23 agosto scorso (ha preso il posto di Lorenzo Solinas). È la sua seconda missione all’estero dopo 2 anni e mezzo a Khartoum, in Sudan, come vicecapo missione. È arrivato a Montréal il giorno prima, il 22 agosto, insieme alla moglie Stephanie e alla figlia Giulia di 2 anni e mezzo: “Ci siamo conosciuti nel 2014 in Tunisia, dove entrambi studiavamo arabo. Poi lei ha trovato lavoro alla FAO, a Roma, e nel 2019 ci siamo sposati”.

 

Con Stephanie al suo fianco, il Québec è diventato la sua seconda casa: “Come turista ci sono già stato 4 volte. La prima volta nel 2015. Montréal mi è subito piaciuta: ci sono tanti parchi e io adoro la natura. E poi ci sono tante piste ciclabili: quando non piove, mi reco al Consolato in bicicletta”. Accanto alla bici, c’è anche il pallone: “Sono calabrese e tifo innanzitutto Reggina. L’Inter è l’‘amante stabile’, grazie a Ronaldo il fenomeno. Mi piace giocare a calcio: a Roma ho fatto parte della Nazionale Diplomatici e in Sudan abbiamo creato una squadra italiana. Spero di continuare a giocare anche qui e, visti i colori, mi sarà facile tifare anche per il CF Montréal”.

 

Come nasce la sua vocazione per la diplomazia? “Con i genitori entrambi medici, le aspettative erano diverse. Dopo il Liceo Classico, però, ho capito che quello che mi piaceva di più era viaggiare e conoscere culture diverse. E così mi sono iscritto a Scienze Politiche a Roma, con il sogno e l’obiettivo di diventare diplomatico”. 

 

Fortunato Mangiola è entrato al Ministero degli Esteri nel settembre del 2016 e per i primi 3 anni è stato alla Direzione Africa. “Ho vinto il concorso pubblico, uno dei più difficili della pubblica amministrazione. Ci sono voluti mesi di studio intenso, ma ne è valsa la pena”. 

 

A Montréal svolgerà la funzione di Console Commerciale. “Anche noi, come i militari, abbiamo dei gradi ed il mio è quello di Segretario di Legazione. Poi c’è la funzione. Qui a Montrèal sono Console Commerciale e, quando la Console Generale è assente, sono il reggente del Consolato Generale”.  

 

Cosa fa, concretamente, il Console Commerciale? “Il Console Commerciale si occupa dell’ambito consolare e, naturalmente, commerciale. In quello consolare coadiuvo la Console generale in tutto il processo che riguarda l’erogazione dei servizi consolari ai cittadini italiani, e non solo, residenti in Québec, nelle Province marittime e nel Nunavut. Dal punto di vista commerciale, il mio compito è quello di promuovere e facilitare i contatti tra imprese italiane e del Québec in coordinamento con gli altri attori del sistema Italia, come l’ICE e la Camera di commercio italiana in Canada. Il Québec importa beni per circa 3 miliardi di dollari all’anno dall’Italia, prevalentemente nel settore alimentare e dei macchinari. Anche in Italia c’è una forte spinta verso l’export, quindi auspico che possa esserci un’ulteriore crescita dell’interscambio”.  

 

Cosa significa rappresentare l’Italia all’estero? “Spesso non ci rendiamo conto di quanto sia grande il nostro Paese, finché non ce ne allontaniamo.  Rappresentare l’Italia all’estero è un orgoglio, ma anche una grandissima responsabilità che fa sì che dobbiamo sempre mantenere una certa condotta, sapendo che in qualche modo abbiamo sempre la spilla tricolore attaccata alla giacca, anche quando non c’è”. 

 

Oltre a 41 mila italiani iscritti all’Aire, in Québec c’è una Comunità di oltre 350 mila Italo-Canadesi. “In questi primi mesi ho cominciato a conoscere le Associazioni: sono stato alla Casa d’Italia, al Centro Leonardo da Vinci, all’ospedale Santa Cabrini, al CRAIC, alla Camera di Commercio italiana in Canada. Le prime impressioni sono più che positive. È una Comunità molto vivace e dinamica, con molta voglia di recuperare il tempo perduto durante la pandemia, e desiderosa di collaborare con il Consolato Generale”.  

 

I servizi consolari sono sempre più digitalizzati, ma come si può rendere il Consolato sempre più aperto ed accessibile per tutti, dai 18enni ai 90enni? “La tendenza alla digitalizzazione riguarda tutta la pubblica amministrazione italiana.  Da parte nostra c’è l’incoraggiamento ad utilizzare i vari portali disponibili, come il FAST IT per le pratiche burocratiche. Allo stesso tempo, faremo di tutto per andare incontro all’utenza che ha minore dimestichezza con lo strumento digitale”. 

 

Un suo saluto alla Comunità. “A tutti i lettori del Cittadino Canadese voglio ricordare che, nei limiti del possibile, le porte del Consolato Generale sono sempre aperte. Tutta la squadra lavora per cercare di offrire i migliori servizi possibili e speriamo di riuscire in questa nostra missione. A voi tutti dico che rappresentate l’Italia, quindi  siate orgogliosi di questa vostra eredità in un Paese come il Canada ed in una provincia come il Québec”. 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

NOTIZIE RECENTI

Online Shopping in BangladeshCheap Hotels in Bangladesh