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Lingua italiana a Montréal, Gentiloni “interrogato”

La Marca (Pd) sul PICAI e Merlo (Maie) sul CESDA

picai-cesda

Roma – Non si è ancora sbloccata la situazione dei finanziamenti pubblici a favore degli Enti Gestori (PICAI e CESDA) che organizzano corsi/lezioni di lingua Italiana a Montréal. Ad una prima interrogazione parlamentare depositata dall’On. Francesca La Marca (PD) lo scorso 13 aprile, in cui la parlamentare chiedeva il ripristino del contributo a favore del Picai (“Sembra evidente l’esigenza di riammettere l’Ente in tempi utili al finanziamento ministeriale, al fine di assicurare la continuità dell’attività di insegnamento del PICAI e l’apertura del nuovo anno scolastico”), il Viceministro degli Esteri, Mario Giro, si è giustificato così: “Sia l’Ambasciata in Canada che il Consolato generale a Montréal hanno espresso parere negativo in merito alla richiesta di contributo presentata per il 2016, in considerazione del fatto che, sulla base del bilancio preventivo, l’Ente in parola appare disporre di fondi propri sufficienti a coprire tutti i costi dei corsi programmati. Anche il Comites di Montréal ha espresso, sin dal 2014, parere negativo alla concessione di contributi, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Il PICAI, malgrado non usufruisca di contributi ministeriali dal 2014, ha infatti mantenuto negli anni in esame sostanzialmente inalterata l’offerta dei corsi a Montréal”. Nella stessa risposta, Giro si è espresso anche sul CESDA: “Il mancato finanziamento nell’anno in corso a favore dell’Ente di nuova costituzione CESDA è da attribuire al fatto che questo non presenta ancora un livello di attività idoneo. Resta fermo che in futuro il potenziamento dell’attività, accompagnato dalla relativa dotazione di risorse proprie, gli consentirà di accedere ai fondi disponibili sul capitolo n. 3153”. Il 20 settembre scorso, l’On. La Marca (insieme ad altri colleghi del PD) è tornata alla carica con una nuova interrogazione sul PICAI: “Entro la fine del 2016 tale Ente si troverà di fronte all’alternativa di concludere l’anno scolastico e proseguire l’attività se sostenuto dai contributi ministeriali, oppure di cessarla definitivamente; in tale eventualità per il Québec si aprirebbe un vuoto di promozione della lingua e cultura italiane altrimenti non recuperabile (…)”. Non è ancora pervenuta la risposta del Ministro. A favore del CESDA, invece, si sta muovendo il MAIE, il Movimento Associativo Italiani all’Estero, che lo scorso settembre, attraverso il suo leader Ricardo Merlo, ha presentato una nuova interrogazione al Ministro degli Esteri: “Nel 2014, su proposta delle stesse autorità diplomatiche, è nato il CESDA, inaugurato dall’allora Sottosegretario Mario Giro. Questo Ente ha subito iniziato i corsi di italiano ed ha stipulato importanti convenzioni con diverse Commissioni scolastiche del Quebec, volte all’inserimento della nostra lingua nel curriculum scolastico”. “Noi chiediamo semplicemente al Ministro come mai il CESDA – in regola con attività e soprattutto bilanci – non abbia ancora ricevuto il sostegno economico previsto per gli Enti gestori”. “Non vorremmo che il CESDA – ha concluso Merlo – che sta facendo un ottimo lavoro in totale trasparenza, venisse abbandonato dalle nostre istituzioni”. Per la cronaca, il Comites di Montréal, nella seduta del 5 ottobre scorso (a cui hanno partecipato anche i rappresentanti dei due Enti Gestori), ha espresso il suo parere, non vincolante, sulle richieste di contributi  degli Enti Gestori per il 2017: positivo per il CESDA e negativo per il PICAI.

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One thought on “Lingua italiana a Montréal, Gentiloni “interrogato”

  1. Il Picai e’ conosciuto anche in Italia, a Perugia, Siena, Venezia, Salerno,e in tutte quei luoghi in cui dove ci sono da anni scuole e universita’ che si occupano di proteggere e promuovere la lingua italiana. Insegnanti qualificati e appassionati continuano a trasmettere l’amore per la lingua e cultura italiana nonostante si affronti un momento economicamente molto difficile. Del resto, e’ proprio nei momenti di crisi che si nota la natura e la vera sostanza di un progetto. Sia gli studenti che gli insegnanti Picai, sono fiduciosi e lavorano ostinatamente come hanno sempre fatto. Desiderano rivedere il Picai in ottima forma e rinnovato.

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