L’Indice dei Prezzi al Consumo fa meno paura grazie al calo del prezzo della benzina, ma i prodotti alimentari non danno cenni di tregua: +9,0% su base annua

OTTAWA – Dopo un rimbalzo a sorpresa al 4,4% ad aprile, a maggio l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) si è attestato al 3,4% su base annua: lo ha annunciato la settimana scorsa Statistics Canada. Si tratta dell’aumento dei prezzi più basso su base annua registrato nel Paese dal giugno 2021. Questo rallentamento è in gran parte attribuibile al calo del prezzo della benzina, che è sceso del 18,3% rispetto a maggio 2022. Escludendo il calo del prezzo della benzina, il CPI – ha sottolineato l’agenzia federale – è salito del 4,4% a maggio dopo essere salito del 4,9% ad aprile. Complessivamente, i prezzi dell’energia sono diminuiti del 12,4% a maggio rispetto a maggio 2022, quando la situazione in Ucraina ha causato un aumento significativo dei prezzi.

Tuttavia, non c’è stato alcun miglioramento per i prezzi dei prodotti alimentari, che a maggio sono aumentati del 9,0% su base annua, “praticamente sono rimasti invariati rispetto all’aumento del 9,1% registrato ad aprile”. I prodotti alimentari con gli incrementi maggiori sono stati gli oli e grassi da cucina (+20,3%), i prodotti da forno (+15,0%) e i prodotti a base di cereali (+13,6%). Su base mensile, i prezzi sono aumentati dello 0,4% a maggio rispetto allo 0,7% di aprile. Per combattere l’inflazione, ricordiamolo, la Banca del Canada ha aumentato il suo tasso di riferimento di 0,25 punti percentuali, portandolo al 4,75% all’inizio di giugno, tre mesi dopo essere stata la prima grande banca centrale a sospendere una serie di aumenti consecutivi. (V.G.)