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Da sinistra: Carmine D'Argenio, Lino Saputo Sr., il Ministro François-Philippe Champagne, l'Ambasciatore Andrea Ferrari, il Deputato Angelo Iacono ed il Senatore Tony Loffreda
Settantacinque anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Canada. L’Ambasciatore Ferrari ed il Ministro Champagne alla Casa d’Italia di Montréal

MONTRÉAL – Italia e Canada insieme da 75 anni. Dal 1947, due anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, i due Paesi decisero di ripartire nel segno dell’amicizia e della collaborazione, avviando le relazioni diplomatiche. Il primo diplomatico italiano in Canada è stato Carlo Fecia Di Cossato (febbraio 1948 – settembre 1948), mentre il primo diplomatico canadese in Italia è stato Jean Désy (ottobre 1947 – giugno 1948). In base al censimento del 2021, sono ben 1.546.390 i cittadini canadesi che dichiarano di avere origini italiane, ovvero il 4,3% della popolazione. Negli anni, Canada e Italia hanno firmato diverse intese bilaterali. In materia di mobilità giovanile, per esempio, il 10 dicembre 2020 è stato ratificato un nuovo accordo bilaterale che prevede uno speciale visto di 12 mesi, rinnovabile fino a 24 mesi, per i giovani tra i 18 e i 35 anni che vogliono andare a studiare, o lavorare in Canada e la stessa opportunità per i canadesi che vogliono entrare in Italia. L’Italia è il secondo partner commerciale del Canada nell’Ue e l’ottavo a livello globale. Rapporti solidi, a 360 gradi, tra due Paesi che condividono stili di vita simili, basati su valori inalienabili come Democrazia, Libertà e Diritti umani. Per questo motivo, venerdì 28 ottobre, il deputato Italo-Canadese Angelo Iacono, in qualità di Presidente del Gruppo Interparlamentare Canada-Italia, ha accolto un centinaio di connazionali nella Casa d’Italia di Montréal per celebrare 75 anni di relazioni bilaterali tra Ottawa e Roma.  Tra gli ospiti d’eccezione, l’Ambasciatore Andrea Ferrari, accompagnato dalla consorte Grazia Mattarella, e François-Philippe Champagne, Ministro dell’Innovazione, delle Scienze e dell’Industria, ex Ministro del Commercio Internazionale, delle Infrastrutture e degli Affari Esteri. Presenti, tra gli altri: la Console Generale d’Italia a Montréal, Silvia Costantini; Lino Saputo Sr., fondatore dell’omonima multinazionale leader della filiera lattiero-casearia; Emmanuel Dubourg, deputato federale di Bourassa; il presidente del Congresso Nazionale Italo-Canadese, regione Québec, l’avv. Tony Sciascia; il presidente della Camera di Commercio Italiana in Canada, Carmine D’Argenio; il presidente della Commissione scolastica EMSB, Joe Ortona, e l’editore del Cittadino Canadese, il Sen. Basilio Giordano. A fare da maître de cérémonie, Danielle Virone, direttrice generale della Camera di Commercio Italiana in Canada. 

 

Da sinistra: il Sen. Basilio Giordano, Joe Morena, Jonathan Di Bella e James Infantino

Dopo i saluti di rito, Angelo Iacono ha reso omaggio a Lino Saputo, “il più grande Ambasciatore della Comunità d’affari di origine italiana a Montréal”. “Nel corso degli ultimi anni – ha poi detto Iacono – Canada e Italia hanno adottato degli strumenti bilaterali per promuovere scambi, viaggi e affari, oltre a facilitare le relazioni ufficiali tra i due governi. E sono fiducioso che il meglio debba ancora venire: da soli si va veloci, ma insieme si fanno grandi cose. Mia madre usava sempre dire: ‘Non dimenticare da dove vieni per sapere dove devi andare’. Pur rimanendo sempre grati al Canada per aver offerto loro l’opportunità di vivere un nuovo sogno”. Subito dopo, ha ha letto il messaggio di auguri del Primo Ministro, Justin Trudeau.  

 

Ha poi preso la parola il Ministro François-Philippe Champagne, che ha esibito un italiano impeccabile avendo lavorato per Finmeccanica a Genova dal ’94 al ’99, senza contare che la sua ex moglie è di Ronco Scrivia: “Viviamo tempi difficili, ci sono molte preoccupazioni per la sicurezza alimentare ed energetica, in Europa i nostri amici sono preoccupati per la loro vita. Il Canada si distingue per la sua stabilità e prevedibilità. Ci tengo a ringraziare tutta la Comunità italiana per aver contribuito a costruire questo Paese. Il Canada non sarebbe lo stesso senza le ondate migratorie a partire dal 1947. Ora, però, guardiamo alle potenzialità enormi delle relazioni tra due Paesi che condividono gli stessi valori”. Ha reso omaggio a Lino Saputo, “che è più di una dinastia, ma un modello d’affari emblematico”. Ed ha concluso: “Guardiamo al futuro dei nostri rapporti con un’ambizione ancora più grande. The best is yet to come: altri 75 anni di successi, piacere e amicizia”. Rispondendo alle domande della stampa, ha poi sottolineato: “L’Italia mi è rimasta nel cuore, anche se ogni 3 mesi dovevo andare in Questura per il timbro del permesso di soggiorno. Il mio primo lavoro al porticciolo di Nervi è stata una scuola di vita. Oggi le relazioni commerciali tra Canada e Italia sono buone; ma, grazie al CETA, possiamo fare di più, dall’automobilistico all’aerospaziale ed al farmaceutico”.   

 

A chiudere gli interventi è stato l’Ambasciatore Andrea Ferrari: “So perfettamente cosa vuol dire rappresentare un grande Paese come l’Italia in Canada e questo grazie a tutti voi che avete contribuito alla prosperità del Canada ed alle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Più di qualsiasi altro Ambasciatore. La formalizzazione dei rapporti internazionali è avvenuta nel ’47, un anno dopo che l’Italia ha deciso di cambiare radicalmente il proprio paradigma istituzionale, dandosi la veste di una Repubblica, fondata su uno spirito di democrazia, di rispetto delle differenze, di pace, di tolleranza, gli stessi principi che sono alla base della Costituzione del Canada, per cui i nostri destini erano già segnati. Non è che l’inizio: avremo altri 75 anni migliori”. E poi ha aggiunto, rispondendo alle domande della stampa: “L’accordo sugli scambi giovanili entrerà in vigore tra pochi giorni ed è già un buon risultato. Vanno rivitalizzati settori come l’insegnamento della lingua, il cinema, l’alta tecnologia, la robotica, i piccoli satelliti, la scienza, l’innovazione, la ricerca. Non bisogna mai accontentarsi: quando le potenzialità sono come quelle come tra Italia e Canada, l’asticella va spostata sempre
più in alto”.  

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