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La prima nevicata dell’anno….

Vacanze natalizie …prolungate, anche a causa dello speciale sui 60 anni di CFMB, la radio italiana di Montréal. Quando penso a CFMB la immagino come una bella signora matura, che ha avuto un ruolo importante per la Comunità italiana di Montréal. Della vecchia guardia è rimasta solo Ivana Bombardieri e, se vogliamo, anche Silvio Orvieto. Ivana, fino a quando rimarrà dietro al microfono, fa un po’ da chioccia alla nuova generazione. Per la stampa scritta e parlata i tempi sono cambiati, ma il loro ruolo è sempre importante. Bisogna solo trovare la giusta via. 

 

Archiviata CFMB, in Italia il governo Meloni sorprende anche coloro che la pensano diversamente, ma i problemi del nostro Paese sono tanti e le riforme serie non si fanno mai. Il Ministro della Giustizia Nordio, ex pm, si incarta sulle intercettazioni e la cattura di Matteo Messina Denaro dà un bel colpo di mano al Presidente del consiglio. Ci sono voluti 30 anni per catturalo e non era molto lontano. Viveva tranquillamente a Campobello di Mazara, non lontano dal suo paese natio. È ripreso anche il campionato, è finito il girone di andata e il Napoli va sempre forte. I fan della Juventus sono su tutte le furie per la penalità in classifica di 15 punti, per le plusvalenze un po’ farlocche. Lo fanno tutti, dicono, ma, come mi diceva Tom Lasorda, giocatore e allenatore di baseball di origini abruzzesi, i dirigenti juventini lo hanno fatto un po’ di più.

E tempo fa mi avevano colpito le sorprendenti dichiarazioni del suo presidente, Andrea Agnelli, il quale era convinto che la sua squadra dovesse vincere tutto. Ed invece, nel calcio, può succedere che la Cremonese batta il Napoli. Per chiudere questa nota, ristoranti sempre pieni nel fine settimana e tutto esaurito per il classico veglione di Capodanno. Gli italiani, per dimenticare i problemi, durante il weekend hanno voglia di evadere, ma la cosa che mi ha sorpreso quest’anno a Capodanno è che in giro c’era davvero poca allegria. Da come vanno le cose, secondo me, gli italiani hanno perso anche il sorriso. 

 

La prima nevicata dell’anno….

La neve non l’ho scoperta in Canada. Il mio paese si trova a 656 metri sul livello del mare e, prima dei cambiamenti climatici, nevicava almeno 3-4 volte all’anno. Tanto che, come a Capracotta, si doveva uscire dal balcone. 

A contrario del Canada, quando nevica, dalle mie parti è un giorno di festa. La vita rallenta il suo ritmo e i bambini sono contenti perché non vanno a scuola per 2-3 giorni. Praticamente si faceva festa e spesso si faceva la festa anche al maiale, che molti allevavano. Quest’anno i meteorologi hanno fatto centro ed avevano previsto abbondanti nevicate per il 20 gennaio. E così è stato. Ma questa volta, per me, nonostante la buona volontà, le cose non sono andate bene. Mi sveglio come al solito la mattina del 20, accendo la luce e non succede niente. Fuori nevica ancora e sul terreno davanti casa ci sono rami di alberi sparsi dappertutto. Chiamo un amico, che mi dice che molti paesi sono senza luce e che la situazione verrà risolta verso le 9 del mattino. La luce torna al paese, ma non alle 5 famiglie che vivono, come me, in campagna. Continuano le telefonate all’Enel, al Sindaco e ai Carabinieri, ma  l’elettricità ritorna verso le 16 di domenica. 

Dopo momenti di sconforto, ho riorganizzato la vita domestica. Il camino acceso e la radio mi hanno salvato e ora sono pronto ad affrontare la prossima nevicata, con l’immancabile interruzione della luce elettrica. Esattamente come succedeva negli anni ’50, quando bastava un alito di vento per ritrovarsi nell’oscurità. 

 

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