MONTRÉAL – La Fondazione Magnani-Montaruli e l’ITTQ sono lieti di annunciare di essere riusciti a raccogliere la somma di 57.100 $ grazie all’attività di banchetto di quest’anno. Questa attività di beneficenza a beneficio degli studenti del programma di formazione Sommelier dell’Institut de Tourisme et d’hôtellerie du Québec (ITHQ) consente ai laureati di viaggiare in Italia, dove riceveranno una formazione su misura sui vini italiani. Questi soggiorni all’estero sono possibili grazie al contributo della Fondazione Magnani-Montaruli, che organizza ogni anno un banchetto per facilitare il finanziamento di questo momento di perfezionamento per lo studente.
Per la ventesima edizione della serata di beneficenza della Fondazione Magnani-Montaruli, che si è tenuta il 15 maggio scorso all’ITHQ, più di 125 partecipanti hanno corrisposto 500 $ a testa per vivere un’esperienza gastronomica indimenticabile. Questo matrimonio tra grandi vini e alta gastronomia si è svolto alla presenza di Paolo di Pietrantonio, Presidente del Consiglio di amministrazione dell’ITHQ, e Silvia Costantini, Console Generale d’Italia a Montréal. Il successo di questa iniziativa non potrebbe esserci senza la preziosa collaborazione della SAQ e di Air Canada.
Per la gioia degli ospiti, Pasquale Vari, chef e insegnante del programma di cucina italiana ITHQ e la sua ‘brigata’ di studenti, ha preparato una superba cena a base di prodotti a Denominazione di Origine Protetta (DOP) italiana.
Diverse aste erano in programma durante la serata, dando l’occasione ad alcuni di vincere dei vini italiani prestigiosi di vari formati.
La Fondazione Magnani-Montaruli è stata creata nel 1999 ed ha versato fino ad oggi più di 750 000 $ in borse a studenti dell’ITHQ. «Questo perfezionamento in Italia ha una grande importanza al livello della formazione», ha affermato il presidente della fondazione, nonché direttore principale degli affari commerciali esteri e delle communicazioni all’ITHQ, Paul Caccia, che poi ha concluso: «È il modo migliore per loro di poter ispirarsi alle tradizioni enogastronomiche italiane e poi immaginare una cucina creativa nel Québec di oggi».