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Joey Saputo: una Comunità
forte per il futuro

Dopo LaSalle, “MANNAGGIA A’MERICA
sbarca a Laval e a Saint-Léonard

cacchione-saputo

Montréal – Si è aperto il sipario su “Mannaggia A’merica”, lo spettacolo esilarante di Joe Cacchione, che il 31 gennaio scorso è andato in scena sul palco del cégep Audré-Laurendeau, con quasi 500 persone in sala. Un “cavallo di battaglia” per il noto comico-cabarettista – nato a Roma ma originario di Casacalenda (CB) – che è stato riproposto al pubblico italo-montrealese, in occasione del 10º anniversario dalla sua prima rappresentazione, nell’ambito di una raccolta-fondi itinerante. Un’iniziativa unica nel suo genere sotto la supervisione di Unitas, organismo che riunisce, sotto la stessa ‘egida’, la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese (FCCI), il Congresso nazionale degli Italo-Canadesi (CNIC), Regione Québec; l’Associazione delle persone d’affari e professionisti Italo-Canadesi (CIBPA), il Centro Leonardo da Vinci (CLDV) ed il Centro Culturale della Piccola Italia-Casa d’Italia (CCPI-Casa d’Italia). Un evento esclusivo, dunque, che la Comunità ha voluto e saputo sostenere con una formidabile unità d’intenti attraverso i suoi sodalizi più prestigiosi e rappresentativi. Gli italiani, si sa, amano ridere e divertirsi. Ma sono anche capaci di grandi sacrifici ed eccezionali gesti di solidiarietà. Uno spirito che Unitas ha saputo interpretare al meglio, puntando sulla comicità contagiosa di Joe Cacchione – preside di una Scuola alla EMSB (di giorno), ma soprattutto attore, artista, cabarettista (di sera) – che, oltre a LaSalle, si esibirà anche a Laval (6 e 7 febbraio), Saint Léonard (19,20, 26 e 27 febbraio) e Sainte Geneviève (19 e 20 marzo), per altre 9 date, al fine di raccogliere fondi che saranno poi devoluti a importanti progetti comunitari.

JOEY SAPUTO GUARDA AL FUTURO – Joey Saputo, presidente della FCCI, lo aveva già preannunciato nel corso del recente cocktail di Natale: “Il tempo scorre veloce e il mondo cambia: se vogliamo salvaguardare la nostra cultura in Québec e garantire un avvenire alle future generazioni, dobbiamo agire in fretta e con spirito solidale”. Detto, fatto. Il cambio di passo verso il futuro ha subìto un’accelerazione all’alba del 2016: “Unitas va sempre meglio – ci ha detto Joey, in un’intervista esclusiva -: stiamo facendo notevoli progressi e molto presto saremo pronti a raccogliere nuove sfide per superarle brillantemente”. “Grazie a Unitas – ha aggiunto – oggi la Comunità è più forte e unita: solo così potremo rispondere ai bisogni crescenti degli italo-canadesi e potremo continuare a costituire un punto di riferimento fondamentale nella società quebecchese del prossimo futuro”. “Abbiamo deciso di puntare su uno spettacolo itinerante – ha sottolineato– per dare a tutti gli italo-montrealesi, anche a quelli che non vivono a Saint Léonard, la possibilità di contribuire alla raccolta di fondi assistendo alla commedia”. “È stato Joe Cacchione a proporsi, – ha poi rivelato – mettendo a disposizione il suo tempo e permettendo ad Unitas di beneficiare del suo successo”. “Invitiamo la gente a partecipare convintamente all’iniziativa – questo l’appello di Saputo – perché più l’incasso sarà considerevole e più potremo restituire alla nostra Comunità, finanziando progetti filantropici dei quattro partners di Unitas”. “Abbiamo fatto grandi sforzi per garantire il successo di questa iniziativa: ci aspettiamo una partecipazione massiccia da parte degli italo-canadesi che vivono ai 4 punti cardinali delle città di Montréal e Laval”. “Ma soprattutto – ha concluso Joey Saputo – puntiamo molto su giovani, che devono essere sempre più coinvolti nelle attività della Comunità: questa è l’unica strada percorribile per garantire un futuro alla nostra lingua ed alla nostra cultura. Solo lavorando insieme possiamo diventare una Comunità forte e vibrante, che sarà presente ancora per diversi generazioni”.

LA COMMEDIA DI CACCHIONE – È la storia di un emigrante che non vuole lasciare l’Italia, fa tutti i mestieri possibili e immaginabili per rimanerci. Poi, vista la situazione economica proibitiva del Dopo-Guerra, si ritrova in Canada, ma ne ignora la lingua, la cultura, il modo di vivere, e soprattutto il freddo. Alla fine, 40 anni dopo, mentre si trova con gli amici al bar, succede qualcosa che lo riporta indietro al paesello. È il dramma di chi lascia il Paese che ama, per ritrovarsi in un Paese a cui poi, in fondo, si abitua. “Quando ho parlato con Unitas e Joey Saputo – ha sottolineato il preside di giorno e artista-cabarettista di sera – mi sono reso conto che sono 26 anni che faccio spettacoli e la Comunità mi ha sempre regalato applausi e calore. È arrivato il momento di ripagare tutto questo affetto con uno spettacolo il cui ricavato sarà devoluto a progetti comunitari”. L’augurio è che i connazionali (e non solo) comprendano l’importanza dell’evento e partecipino convintamente per due ore di risate, che mai come questa volta possono rivelarsi un preziosissimo gesto di solidiarietà. (V.G.)

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