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Israele assedia Gaza, Netanyahu: “È solo l’inizio”

Oltre 1200 morti in attacco Hamas, più di 800 i palestinesi uccisi 

 

Da Meloni, Biden, Sunak, Macron e Scholz “fermo sostegno a Israele e inequivocabile condanna degli spaventosi atti criminali di Hamas”. Dagli Usa aiuti a Tel Aviv, “ma non invieremo truppe”

 

TELAVIV – L’assedio di Israele a Gaza in risposta all’attacco di Hamas al Paese di sabato scorso, costato la vita a più di 1000 persone, “è solo l’inizio”. Parola del Premier israeliano Benjamin Netanyahu, che però non ha specificato se ai raid seguirà anche un’invasione di terra. Il Primo Ministro ha aggiunto che Israele farà di tutto per liberare i prigionieri detenuti a Gaza, ma ha avvertito che “si stanno avvicinando giorni difficili” per lo Stato ebraico, giorni che potrebbero creare le premesse per un conflitto che potrebbe richiedere settimane, o anche di più, per concludersi. A ordinare “un assedio totale” alla Striscia di Gaza – interrompendo anche la fornitura di gas, acqua e carburante, in risposta all’attacco -, è stato il Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Intanto “i corpi di circa 1.500 terroristi palestinesi sono stati ritrovati in territorio israeliano vicino al confine di Gaza”, scrive su X il Jerusalem Post. Nella giornata di lunedì bombardamenti israeliani sono stati effettuati inoltre nel sud del Libano, ha riferito Al Jazeera. La posizione di Israele sugli ostaggi e l’ultimatum di Hamas. Il governo israeliano lavora, intanto, per ottenere una “evoluzione completa” della situazione degli ostaggi catturati da Hamas, promettendo di creare “un meccanismo efficace” per aiutare “tutte le famiglie in ansia per la sorte dei loro cari”. È quanto ha detto il generale a riposo Gal Hirsh, a cui Benjamin Netanyahu ha affidato il delicato incarico di coordinare gli sforzi per rapiti e dispersi, riconoscendo che si sta lavorando “nel mezzo di questa guerra difficile”. Sugli ostaggi è arrivato intanto l’ultimatum di Hamas: “Inizieremo a giustiziare un prigioniero israeliano per ogni bombardamento su case di civili effettuato senza preavviso”.


Meloni, Biden, Sunak, Macron e Scholz: vertice a 5 sulla crisi. La Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha partecipato lunedì sera a una riunione telefonica con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il Primo Ministro britannico, Rishi Sunak, il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, e il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dedicata all’esame della grave crisi “apertasi dopo il barbaro attacco di sabato scorso perpetrato da Hamas ai danni dello Stato di Israele”. I cinque Capi di Stato e di Governo, “hanno espresso un fermo sostegno ad Israele e una inequivocabile condanna degli spaventosi atti criminali di Hamas, che hanno causato un terribile numero di vittime innocenti, inclusi bambini, donne ed anziani”. Usa: “Aiuti a Israele, ma non invieremo truppe”. Gli Stati Uniti “non hanno alcuna intenzione di intervenire sul campo”, ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale Usa, John Kirby, annunciando nuovi aiuti a Israele “nei prossimi giorni”. Il presidente americano ha intanto reso noto che le vittime statunitensi sono 11. Le vittime in Israele e a Gaza. Continua intanto a salire il bilancio delle vittime dell’attacco di Hamas in Israele: il bilancio ha superato i 1200 morti, 2.600 le persone ferite. Solo al rave attaccato da Hamas vicino al confine con la Striscia di Gaza si contano 260 morti. Sale anche il bilancio delle vittime tra i palestinesi: almeno 800 sono stati uccisi, mentre le  persone ferite sono circa 3.726.

 

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