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Impact, 3 sberle da Chicago

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Montréal – Brutta scoppola per l’Impact che, sabato scorso, nella cornice dello Stadio Saputo, ormai costantemente esaurito, ha subìto una sconfitta bruciante e senza appello, surclassato per 3-0 dai Fire di Chicago, alla prima vittoria a Montréal, dopo una striscia di 5 match consecutivi senza vittorie. A punire i padroni di casa – molli sulle gambe, nervosi e poco reattivi – sono stati Solignac (15’), Accam (73’) e Polster (89’), cinici nel capitalizzare la superiorità (fisica, ma soprattutto mentale) mostrata sul rettangolo di gioco. A 10 giornate dalla fine del campionato regolare, per gli americani (a quota 22) si tratta di una bella iniezione di fiducia per tenere ancora accesa la pur flebile speranza di tentare una clamorosa rimonta al 6º posto (l’ultimo valido per i Playoff). Un tonfo allarmante, invece, per la squadra di Joey Saputo, fermo al 5º posto in classifica, con 33 punti all’attivo, ma con il D.C. United e Orlando City pronti a puntare al sorpasso, soprattutto in caso di crollo dei quebecchesi, per accedere alla fase ad eliminazione diretta. La squadra di Biello è apparsa costantemente spaesata e sfilacciata, troppo spesso infilzata a centrocampo (la diga formata da Bernardello e Donadel non ha funzionato) ed incapace di creare grattacapi agli avversari nonostante un tridente d’attacco tutto ‘forza-esperienza-fantasia’ formato da Drogba, Piatti e Mancosu. Tutta la squadra non ha brillato, sfoderando una ‘performance’ ben al di sotto della sufficienza: insomma, è stato un Impact troppo brutto per essere vero. Tanto che Mauro Biello, visibilmente scosso in conferenza stampa, ha chiesto scusa ai tifosi: “Gli avversari ci hanno dominato dall’inizio alla fine, aggiudicandosi tutti i duelli sul pallone”, ha dichiarato l’allenatore, che poi ha tuonato: “Abbiamo fatto una prestazione terribile ed inaccettabile: i tifosi hanno tutto il diritto di essere delusi e di fischiarci”. “Dobbiamo subito dimenticare questa partita e voltare pagina – ha poi aggiunto -: abbiamo concesso troppi spazi tra le linee e, dopo il primo gol, ci siamo affidati ai lanci lunghi alla ricerca di varchi che non c’erano. Sono arrabbiato e deluso. La mia speranza è che sia stata solo una serataccia: ho già strigliato i miei giocatori ed ora dobbiamo compattarci per ritrovare il ritmo e riscattarci al più presto”. L’occasione è dietro l’angolo: mercoledì 24 agosto, alle 19:30, contro il D.C. United, sempre tra le mura amiche dello Stadio Saputo. Per vincere e tornare a sognare. (V.G.)

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