OTTAWA – Il tasso di inflazione è salito il 3,3% nel mese di luglio, segnando un’accelerazione del ritmo di crescita dei prezzi rispetto al mese precedente. Lo ha annuciato il 15 agosto scorso Statistics Canada in una nota ufficiale. L’inflazione, ricordiamolo, era scesa al 2,8% a giugno. L’agenzia federale attribuisce l’aumento dell’Indice dei Prezzi al consumo (CPI) a un calo più contenuto dei prezzi della benzina rispetto all’anno precedente. I prezzi della benzina, infatti, sono diminuiti del 12,9% su base annua a luglio, dopo un calo del 21,6% a giugno. Oltre alla benzina, anche l’elettricità ha contribuito al rialzo dell’IPC. Il prezzo dell’elettricità è salito dell’11,7% a luglio, più del doppio dell’aumento annuo del 5,8% registrato a giugno.
Ma sono stati gli interessi ipotecari a registrare un incremento senza precedenti: addirittura il 30,6%. Infine, sebbene i prezzi dei generi alimentari siano rimasti elevati, la loro crescita è rallentata il mese scorso: sono aumentati dell’8,5% a luglio dopo essere aumentati del 9,1% a giugno. Questo rallentamento è in gran parte attribuibile ai prezzi della frutta fresca, che sono aumentati del 4,1% dopo un incremento del 10,1% registrato a giugno. La Banca del Canada – che si riunirà il 6 settembre per decidere se aumentare ancora o lasciare inalterati i tassi di interesse di riferimento – prevede che l’inflazione si aggirerà intorno al 3% nel corso del prossimo anno, per poi attestarsi al 2% entro la metà del 2025.
