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Scena tratta dal film Good Fellas di Martin Scorzese
Il fenomeno mafioso nel cinema

L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal e la Cinémathèque Québécoise presentano una rassegna cinematografica sulla mafia. Dal 14 al 24 settembre nei locali della cineteca – sita al 335, boul. De Maissonneuve Est – saranno proiettate 14 pellicole italiane e nordamericane che aiuteranno a capire il complesso rapporto tra il grande schermo e la criminalità organizzata

 

MONTRÈAL – Il cinema, così come tutte le altre forme artistiche, è un prodotto della nostra società e come tale riflette e ci permette di riflettere su tutti gli eventi e i fenomeni che l’attraversano. La nascita della mafia, il suo sviluppo locale e, in seguito, internazionale è un fenomeno che, nel tempo, è stato oggetto di attenzione sociologica ed è anche diventato uno dei temi fondamentali della settima arte.

 

Il mondo cinematografico è stato fortemente condizionato dallo stile italiano. Basti pensare al ruolo che hanno avuto registi come Fellini, Pasolini, Monicelli, Leone. Anche per quanto riguarda il connubio cinema-mafia, il Bel Paese ha detto la sua con lungometraggi celebri, sia classici – In nome della legge, Salvatore Giuliano – che contemporanei – Un uomo da bruciare, Gomorra – proponendo anche forme e linguaggi filmici originali e persino ironici, come nel caso delle commedie drammatiche Johnny Stecchino di Roberto Benigni, ma anche La mafia uccide solo d’estate e In guerra per amore di Diliberto (in arte Pif), senza comunque perdere di vista il carattere tragico e realistico del fenomeno mafioso. Fenomeno che non riguarda solo l’Italia e le sue Comunità,  ma è diffusamente presente a livello mondiale. In Nord America interessa quasi tutte le Comunità etniche come già ben rappresentava Sergio Leone nel film C’era una volta in America. L’idea della mafia che si è diffusa nel globo è fortemente correlata alle opere prodotte ad Hollywood da registi statunitensi di origine italiana, che hanno romanzato le “gesta” dei criminali, appartenenti alla Cosa Nostra statunitense, emigrati negli USA a partire dal 1800: Alphonse Gabriel “Al” Capone, Vito Genovese, Frank Costello o Charles “Lucky” Luciano.

 

Prof. Antonio Nicaso

Al riguardo, è possibile affermare che i diversi tipi di approcci cinematografici oscillano da quello che tende a mettere in luce l’atmosfera sordida, gretta e spesso paranoica in cui vivono i gangsters, motivo per cui lo spettatore non riesce ad identificarsi con i personaggi, ad una descrizione che conferisce un’aura di violenza, eleganza e lusso sfrenato ai clan malavitosi, quasi ad inneggiare alla criminalità. A metà tra queste due proposte, si colloca il film-inchiesta, che, narrando fatti realmente accaduti, denuncia in maniera netta la mafia, i suoi rapporti perversi con la società civile, i personaggi politici e gli apparati dello Stato.

 

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Che rapporto ha il cinema con una certa mitologia mafiosa? Fino a che punto se ne distacca o lo rappresenta nelle sue forme più complesse e travagliate? Questi sono gli interrogativi all’origine della rassegna di 14 lungometraggi proposta dall’Istituto Italiano di Cultura di Montréal e la Cinémathèque Québécoise. Si svolgerà dal 14 al 24 settembre secondo il seguente calendario:

 

Good Fellas di Martin Scorzese – Giovedì 14 settembre alle 19:30;

Le Gammick di Jacques Godbout – Sabato 16 settembre alle 18:00;

Mafia inc. di Podz – Sabato 16 settembre alle 20:00;

In nome della legge di Pietro Germi – Lunedì 18 settembre alle 18:00;

Un uomo da bruciare di Paolo Taviani, Vittorio Taviani, Valentino Orsini – Lunedì 18 settembre alle 20:15;

Salvatore Giuliano di Francesco Rosi – Martedì 19 settembre alle 21:00;

Mafioso di Alberto Lattuada – Mercoledì 20 settembre alle 18:00;

Nostalgia di Mario Martone – Mercoledì 20 settembre alle 20:15;

Confessione di un commissario di polizia al Procuratore della Repubblica di Damiano Damiani – Giovedì 21 settembre alle 18:00;

We Still Kill the Old Way di Elio Petri – Giovedì 21 settembre alle 20:15;

Lucky Luciano di Francesco Rosi – Venerdì 22 settembre alle 20:00;

Gomorra di Matteo Garrone – Sabato 23 settembre alle 20:15;

A Chiara di Jonas Carpignano – Domenica 24 settembre alle 16:00.

 

La rassegna sarà introdotta, giovedì 14 settembre 2023 alle ore 18:00, da un intervento del saggista e professore Antonio Nicaso, studioso del fenomeno mafioso. In particolare, Nicaso si è occupato dell’analisi del funzionamento della mafia nell’era della globalizzazione, ponendo l’attenzione sulla specificità della criminalità organizzata nordamericana. I risultati della sua ricerca sono stati presentati nell’opera dedicata a Vito Rizzuto, Business or Blood: Mafia Boss Vito Rizzuto’s Last War, adattato  per il piccolo schermo nella serie televisiva canadese Bad Blood. Antonio Nicaso è il relatore ideale per inaugurare il ciclo Ciné-Mafia, poco prima della proiezione del film: Good Fellas di Martin Scorzese.

 

Per ulteriori informazioni, consultate il sito dell’IIC Montréal: https://iicmontreal.esteri.it/fr/gli_eventi/calendario/cycles-cine-mafia/

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