lunedì 6 Maggio 2024 | 06:16

Il giornale italiano 1° in Québec e in Canada

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ULTIM'ORA ADNKRONOS

L'Hon. Pablo Rodriguez, Antonio Sciascia e l'Hon. David Lametti
Il Congresso compie 50 anni: Comunità Italo-Canadese in festa

Servizio fotografico: John Oliveri

 

 

MONTRÉAL – Il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, regione Québec, è l’istituzione per antonomasia, il fulcro, il baricentro, la sintesi per eccellenza di tutto l’Associazionismo Italo-Canadese nella Belle Province. Con il suo milione e mezzo di cittadini di origine italiana, il Canada è uno dei Paesi più tricolori al mondo. Montreal è tra le città più attive nel custodire la sua Italianità, con oltre 250 associazioni regionali, o provinciali, che conservano intatti usi, costumi e tradizioni spesso perduti nel Bel Paese. Se ciascuna di queste, però, promuove il senso di appartenenza a specifiche realtà territoriali, esiste un organismo-ombrello che ricopre un ruolo trasversale e svolge una funzione di raccordo: è il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, il vero motore propulsore dell’Italianità in Canada. Ente apolitico e senza fini di lucro, è l›unico organismo comunitario che, per statuto, rappresenta e tutela gli interessi e la reputazione degli Italo-Canadesi, ergendosi a scudo intransigente contro episodi di diffamazione a mezzo stampa, oltre ad organizzare raccolte fondi per emergenze come alluvioni e terremoti, e promuovere il patrimonio storico-culturale italiano come parte integrante del mosaico sociale canadese. Col tempo, il Congresso si è legittimato anche davanti alle istituzioni canadesi, tanto da incidere nelle politiche del governo (di cui è diventato l›interlocutore «istituzionale») con vere e proprie azioni di «Lobbying» e «Moral Suasion». Una delle ultime battaglie vinte sono le scuse ufficiali ottenute da Ottawa per la discriminazione (e per alcuni anche l’internamento) di migliaia di Italo-Canadesi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, in quanto “enemy aliens”. Ora si punta ad un indennizzo pari a 16.5 milioni per finanziare tre progetti comunitari: l’allestimento di una Mostra commemorativa al Canadian Museum for Human Rights di Winnipeg, la creazione di un Museo permanente alla Casa d’Italia di Montréal sulla storia della Comunità Italo-Canadese, e l’attivazione di tre Centri di studio – in altrettante Università – Montréal, Toronto e Vancouver – per l’insegnamento del contributo Italo-Canadese allo sviluppo della società canadese. Oltre alla ‘versione’ nazionale, il cui direttivo oggi è guidato dal notaio Italo-Montrealese di origini campane Roberto Colavecchio, il Congresso si articola anche a livello locale. Molto attivo, dinamico, autorevole e influente, in questo senso, è il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, regione Québec, guidato dall’avvocato di origini siciliane Antonio Sciascia, organismo che proprio quest’anno celebra 50 anni di successi e gratificazioni.

 

Da sinistra: James Di Sano, Paolo Fortugno, Philippe Messina, Jonathan De Sua, Maria R. Battaglia, Pino Asaro, Antonio Sciascia, Piero Iannuzzi, Giuseppe Di Battista, Anna Mancuso, Nino Colavecchio, Josie Verrillo, Franco Palermo ed Enrica Uva

LA FESTA

Venerdì 21 aprile, nel giorno in cui Roma ha compiuto 2 776 anni, la Comunità italiana di Montréal ha celebrato un altro doppio, prestigioso compleanno: il 50esimo anniversario di fondazione del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, regione Québec, e la 30esima edizione di ITALFEST, ex Settimana Italiana, che andrà in scena quest’estate tra il 4 ed il 20 agosto. Quasi 350 persone hanno partecipato alle celebrazioni in grande stile che hanno avuto luogo nell’elegante sala di ricevimento LE RIZZ, nel cuore di Saint-Léonard, secondo un canovaccio rigorosamente trilingue, come testimonia la presenza di ben tre maestri di cerimonia: il cronista di Omni News/Rogers Media Marco Luciani Castiglia (italiano), il professore/preside-comico Joe Cacchione (francese) e la conduttrice di CBC Radio One Sabrina Mirandola (inglese). A fare gli onori di casa, naturalmente, sono stati il presidente del Congresso, l’Avv. Antonio Sciascia (accompagnato dalla moglie Laila Saki), e l’instancabile direttrice generale, Josie Verrillo. Davvero di altissimo livello la composizione del tavolo d’onore, che spiega benissimo la formidabile considerazione che il Congresso ha saputo conquistarsi nel corso degli anni: Gaia La Cognata, vice capomissione per gli Affari politici, Responsabile del coordinamento delle attività della Rete Consolare Italiana in Canada, in rappresentanza dell’Ambasciatore d’Italia a Ottawa, Andrea Ferrari; l’On. Pablo Rodriguez, accompagnato dalla consorte Roxane, Ministro del Patrimonio canadese, Lieutenant du Québec, deputato federale di Honoré-Mercier; il Senatore canadese Tony Loffreda, accompagnato dalla moglie Angelina; l’On. David Lametti, Ministro della Giustizia e Procuratore Generale del Canada, deputato federale di LaSalle—Émard—Verdun; Angelo Iacono, deputato federale di Alfred-Pellan, nonché presidente del Gruppo interparlamentare Canada-Italia, insieme alla dolce metà Rana; Patricia Lattanzio, deputata federale di Saint-Léonard—Saint-Michel; Roberto Colavecchio, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi; Paolo Fortugno, presidente del Comitato organizzatore della serata e membro del consiglio nazionale del Congresso, regione Québec, insieme alla sposa Dany; Joseph Broccolini, presidente della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese. Tra i politici presenti in sala, ricordiamo: Marc Tanguay, deputato provinciale della contea di LaFontaine, nonché chef ad interim del Partito Liberale del Canada; Filomena Rotiroti, deputata provinciale della contea di Jeanne-Mance–Viger, Whip en chef dell’opposizione ufficiale, portavoce dell’opposizione ufficiale per la Metropoli; Chantal Rossi, consigliera dell’arrondissement di Montréal-Nord; Aref Salem, consigliere dell’arrondissement di Saint-Laurent; Angela Gentile, consigliera dell’arrondissement di Saint-Léonard; Achille Cifelli, consigliere di Val-des-Arbres, Laval; Isabelle Picher, consigliere del distretto di St-François, Laval; David De Cotis, consigliere per il distretto di Saint-Bruno, a Laval; Paolo Galati, consigliere del distretto di Saint-Vincent-de-Paul, Laval.

 

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Il discorso del presidente Sciascia

Il primo a prendere la parola è stato il presidente del Congresso, Avv. Antonio Sciascia (alla guida del sodalizio nel 1981-84, poi nel 2006-2013, quindi dal 2017 ad oggi): “Questa sera celebriamo tutti i presidenti del Congresso che si sono succeduti negli ultimi 50 anni. Ci tengo a ringraziarli uno per uno, perché grazie alla loro devozione ed al loro duro lavoro, hanno fatto del Congresso un enorme successo. Oggi il Congresso è l’organizzazione ufficiale riconosciuta da tutti i livelli di governo canadese come rappresentante della Comunità italiana. La missione del Congresso è sempre stata la promozione del nostro patrimonio culturale e la salvaguardia degli interessi e della buona reputazione della Comunità italiana del Québec. Tutto è cominciato nel 1972, quando, in seguito ad una dichiarazione discriminatoria contro la nostra Comunità, tre visionari come Alfredo Campo, Pietro Rizzuto e Marc Donolo decisero di raggruppare tutte le Associazioni e le Federazioni della Comunità che, immediatamente dopo, divenne il Congresso del Québec. Due anni dopo, gli stessi tre visionari diedero vita al Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi attraverso il Canada. Alfredo Campo, nel 1975, riuscì a raccogliere 5 milioni di dollari, una somma ingente per quei tempi. Alfredo Campo era il proprietario di Petrofina, che poi fu venduta e divenne PetroCanada. La Fondazione Comunitaria Italo-Canadese creata nel 1975 esiste ancora oggi (Fu creata per sostenere finanziariamente gli organismi al servizio della Comunità italiana del Québec, NdR). Numerossimi sono stati gli interventi del Congresso nel corso dei decenni sui temi più disparati : dall’immigrazione al multiculturalismo, dalla discriminazione all’insegnamento, di fronte ai diversi livelli di governo. Il Congresso è sempre stata la sola organizzazione che ha sottoposto queste memorie all’attenzione dei vari governi per rappresentare la posizione della Comunità italiana su questioni che hanno un impatto sulla nostra Comunità. Appena arrivato al Congresso, nel 1980, in occasione del terremoto in Campania e in Basilicata – il peggiore sisma che ha mai colpito l’Italia, che ha fatto 3 mila vittime e distrutto centinaia di paesi – la prima cosa che ho fatto è stato organizzare una raccolta fondi per aiutare i sinistrati delle zone colpite. Da allora si sono verificati altri 2 terremoti per cui ci siamo mobilitati: l’Abruzzo nel 2009 e le Marche nel 2016. Insieme a Rita de Santis, poi, durante l’epoca di Pierre Elliot Trudeau, abbiamo presentato una memoria in Parlamento sul rimpatrio della Costituzione del Canada. La presentazione fu ben accolta dai parlamentari. Il Congresso ha avuto poi un ruolo di leadership, insieme alla CIBPA nazionale e all’Ordine dei Figli d’Italia nazionale, per sensibilizzare il governo sul tema degli internati Italo-Canadesi durante la Seconda Guerra Mondiale: in tanti furono arrestati e mandati a Petawawa. Era il 1990 quando abbiamo portato all’attenzione del governo questa pagina nera della storia canadese. Il Primo Ministro Mulroney presentò le scuse durante un banchetto a Toronto, ma nel maggio del 2021 il Primo Ministro Trudeau ha offerto le scuse ufficiali del Canada in Parlamento. Ora ci auguriamo che la proposta di risarcimento, che abbiamo depositato presso l’ufficio del Primo Ministro, possa essere accolta. Nel 1993, infine, Nicola Pierni ha avuto la brillante idea di lanciare la Settimana Italiana, oggi ItalFest, che da 30 anni rappresenta un importante veicolo per promuovere la nostra cultura italiana”.  

 

Il tavolo d’onore
SEDUTI: Patricia Lattanzio, Joseph Broccolini, Roberto Colavecchio, Gaia La Cognata e Laila Saki
IN PIEDI: Angelo Iacono, Paolo Fortugno, Dany Bessette, il Sen. Tony Loffreda, Angelina Loffreda, l’On. Pablo
Rodriguez, Roxane Hardy, l’On. David Lametti e Antonio Sciascia.

 

Marc Tanguay, Antonio Sciascia, Filomena Rotiroti e Roxane Hardy

 

GLI INTERVENTI DURANTE LA SERATA

Gaia La Cognata: “Prima di tutto vi porto il saluto e gli auguri dell’Ambasciatore d’Italia a Ottawa, Andrea Ferrari. Cinqunt’anni è una bella età e spero che possiate celebrarne altri cento. Questa sera siamo circondati da italiani e persone legate all’Italia, amici dell’Italia, a cui formulo i migliori auguri. Italia e Canada condividono gli stessi valori, valori sanciti dalla Costituzione come pace, solidiarietà, uguaglianza, rispetto per i diritti degli altri e per la legge. Tutto ciò è il faro che ci deve guidare in tutte le nostre attività”. 

Sen. Tony Loffreda: «Barack Obama ha detto una frase poi diventata famosa: ‘Il mondo ha bisogno di più Canada’. Sono d’accordo, però aggiungerei: ‘Il Canada ha bisogno anche di più Italia’. E proprio a Montréal, Canada e Italia hanno unito le forze per creare una mix unico con una ricca storia di collaborazioni e integrazioni. Da immigrati, abbiamo conquistato il posto che meritiamo nella società, diventando protagonisti a livello economico, sociale e culturale. Sono convinto che la diaspora italiana a Montréal sia una delle migliori al mondo. Una Comunità vibrante, solida, generosa e, sopprattutto, unita, da sempre resilienti e orgogliosi delle nostre radici. Lo spirito della nostra Comunità si esprime in larga parte attraverso le Associazioni e per 50 anni il Congresso è rimasto al centro della nostra identità. Se guardiamo ai nove obiettivi della missione del Congresso, è stato fatto un lavoro formidabile per promuovere e salvaguardare la storia, la cultura, gli interessi e la reputazione della Comunità Italiana in Québec. Da 50 anni il Congresso è una voce forte della Comunità e continuerà ad esserlo per almeno altri 50 anni”.  

On. Ministro Pablo Rodriguez: “Non c’è nessuno che oggi può immaginare un Québec ed un Canada senza la Comunità italiana, un mondo degli affari senza imprenditori italiani, la mia contea di Honoré Mercier, Anjou o RDP, dove l’italianità è nell’aria. Il Congresso ha avuto un ruolo chiave per lo sviluppo del Québec. Il Primo Ministro Justin Trudeau mi ha chiesto di leggervi questo messaggio: ‘È con grande piacere che trasmetto i miei più calorosi saluti al Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, regione Québec, che festeggia quest’anno il 50esimo anniversario, in un Paese in cui la diversità costituisce la forza più grande. Il contributo che i Canadesi di origine italiana hanno apportato e continuano ad apportare al Paese sono inestimabili. Organizzazioni come la vostra, che riuniscono le persone, le difendono, le rappresentano, le incoraggiano ad essere fieri della loro cultura e si assicurano che restino connesse alle loro radici, ci aiutano a rendere il nostro Paese sempre più forte. Grazie per quello che fate e grazie a tutta la squadra dietro questo meraviglioso organismo, nel momento in cui raggiungete l’importante tappa del 50esimo: vi auguro numerosi altri decenni di successi e soddisfazioni. Grazie per tutto ciò che fate, affinché la Comunità sia resiliante ed inclusiva”. 

On. Ministro David Lametti: “Al Congresso e a tutti i leader qui presenti dico semplicemente GRAZIE: il vostro impegno, la vostra dedizione e la vostra intelligenza hanno dato un’anima alla nostra Comunità. Il vostro esempio è importante, soprattutto per le nuove generazioni. È fondamentale aver conquistato il posto che ci meritiamo nella società. Anche per questo vi dico GRAZIE: avete aperto un varco per chi vuole percorrere la stessa strada. E dico GRAZIE in anticipo per tutto il bene che potremo fare insieme in futuro. Dobbiamo essere l’avanguardia delle relazioni tra l’Italia e il
Canada. Recentemente sono stato a Roma e a Londra, dove ho incontrato il Ministro della Giustizia italiano, Carlo Nordio, per lavorare sulla questione della Russia e della guerra in Europa. Ci sono cose che dobbiamo fare insieme. Infine, come Italo-Canadesi, abbiamo un dovere nei confronti del Canada, che ci ha dato un’opportunità immensa: soltanto in questo Paese un figlio di immigrati senza educazione formale ha potuto studiare e diventare Ministro della Giustizia. Dobbiamo assicurarci che questo continui ad essere possibile non soltanto per nostri figli, ma anche per tutti coloro che arrivano in Canada”. 

Paolo Fortugno: “Faccio parte del consiglio di amministrazione del Congresso, oltre ad essere un ex presidente della CIBPA ed un fiero Governatore della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese. Abbiamo tutti una missione per la seconda, terza e forse quarta generazione di Italo-discendenti. Sono molto fiero di aver contribuito, e di continuare a contribuire, al successo della nostra Belle Province. Voglio ringraziare tutti i colleghi che mi hanno affiancato nel comitato organizzatore: l’avv. Antonio Sciascia, Josie Verrillo, Francesca Sacerdoti, Philip Messina, Pino Asaro, Franco Palermo, Faustina Bilotta, James Di Sano, Jonathan De Sua, Kayla Cuccio Tremblay e Maria Teresa Laurito”. Fortugno ha poi lanciato un video di quasi 20 minuti in cui numerosi ex presidenti hanno fatto gli auguri al Congresso, condividendo un aneddoto, un ricordo o un insegnamento che si portano dietro dal loro periodo alla guida dell’organismo. 

 

IL DIPINTO DI TONDINO ED IL TAGLIO DELLA TORTA

Paolo Fortugno e Josie Verrillo

Prima de taglio della torta ed il gran finale sulla pista da ballo, tutti gli ex presidenti in sala sono stati omaggiati con la riproduzione di un dipinto realizzato nel 2009 dall’artista Italo-Canadese Tristan Tondino. Il dipinto, commissionato dallo stesso Congresso, rappresenta prima di tutto la famiglia, con, in primo piano, un individuo dal volto maschile e femminile che tiene in braccio un bambino, circondato da svariati simboli che rappresentano le diverse professioni (come la pala per la costruzione, o la bilancia per gli avvocati) in cui gli italiani hanno saputo distinguersi dopo gli enormi sacrifici della prima generazione di emigranti. Sul retro campeggia la scritta in italiano, inglese e francese: “Da una ricca storia nasce un’avvenire brillante”, che sintetizza al meglio le sfide ed i successi della nostra Comunità.

 

LE ATTIVITÀ ANNUALI CARATTERIZZANTI

 

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Per celebrare questa importante giornata, dal 2010 il Congresso organizza ogni anno una conferenza per sottolineare l’importanza dell’integrazione delle donne. Sempre incentrata su un argomento diverso, questa giornata stimolante presenta diverse professioniste di svariate origini etniche che condividono con il pubblico il loro contributo alla Comunità e le esperienze che le hanno fatte crescere nel loro settore e nella vita. 

 

TORNEO DI GOLF

Dal 2009, il Congresso organizza un torneo di golf che ogni anno conta sulla partecipazione e sulla generosità di più di 200 giocatori. Tra brunch, cene e punti ristoro sparsi sul campo da golf, i giocatori si godono una giornata di relax e networking mentre giocano con amici e colleghi.

 

ITALFESTMTL | AGOSTO
Da 30 anni, l’italfestMTL è una manifestazione estiva che mette in vetrina la bellezza e la ricchezza dell’Italia. L’ItalfestMTL, ex  Settimana Italiana di Montréal, nasce nel 1993 con la prima edizione che si svolge nel mese di agosto su rue Sauvé, nel quartiere Montreal-Nord, ed attira subito 30 mila persone. Data la grande popolarità, nel 1998 il Congresso decide di trasferire l’evento al Porto Vecchio di Montréal, al Carré Dorchester, e al Parco Delorme, a Saint-Léonard. Nel 2004 la manifestazione arriva nella Piccola Italia, oltre che in altri quartieri, come LaSalle e Notre-Dame-de-Grâce. Dall’anno scorso, l’ItalfestMTL chiude la kermesse con uno spettacolo nel Quartiere degli Spettacoli.

 

CENNI STORICI

Il primo consiglio di amministrazione: Seduti, da sinistra: Giuseppe Di Battista, tesoriere; Frank Vincelli, vicepresidente; Pietro Rizzuto, presidente; Giuseppe Manno, segretario. In piedi, da sinistra, i consiglieri: Gioacchino Arduini, Joseph Di Palma, Maria Marrelli, Renzo Viero e Joe Mestroni (I Protagonisti italiani di Montréal)

 

Il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, Regione Québec, è stato fondato nel 1975, ma costituisce la diretta prosecuzione della Federazione delle Associazioni Italiane del Québec (FAIQ), creata nel 1972 da un gruppo di Italo-Canadesi capeggiato dal Sen. Pietro Rizzuto e formato da Giuseppe Di Battista, Frank Vincelli, Joe Manno, Gioacchino Arduini, Joe De Palma, Maria Marelli, Joe Mestroni e Renzo Viero. Nel giro di un paio di anni divenne prima «Federazione degli Italo-Canadesi» e poi «Congresso degli Italo-Canadesi», su suggerimento di Alfredo Campo, che con questo nome voleva raggruppare meglio tutta la Comunità italiana, non solo le Associazioni, ma anche i cittadini ordinari.. Il Congresso ha fatto sentire la sua voce in occasione della Legge 22 sulla Lingua ufficiale ed ha manifestato tutta la sua generosità nei terremoti che hanno colpito il Friuli, la Campania, la Basilicata e il Molise, e più recentemente l’Abruzzo e poi le Marche e il Lazio. Nel 1977, il Congresso ha partecipato al dibattito pubblico sulla Legge 101, presentando una memoria in Commissione parlamentare. È stato il presidente Nicola Pierni, nel 1993, a lanciare la Settimana italiana. Nel referendum del 1995, il Congresso si è schierato per un avvenire del Québec in seno al Canada. 

Robert  Bourassa, Primo ministro del Québec (1970-1975): 

«Gli obiettivi della Federazione testimoniano il desiderio dell’insieme della comunità italiana di partecipare pienamente alla vita e al progresso del Québec». 

Jean Bienvenue, Ministro dell’immigrazione (1972-1976): 

«Nonostante la sua giovane età, la Federazione delle Associazioni Italiane del Québec è diventata l’interprete per eccellenza di tutti i quebecchesi e di tutti gli italiani. Si tratta di un successo di cui i promotori possono essere orgogliosi. Per noi, del Ministero dell’immigrazione del Québec, la Federazione è un interlocutore sempre più prezioso. Facendosi interprete dei suoi membri, dimostra una conoscenza profonda delle realtà quebecchesi. Ci congratuliamo per il suo senso di responsabilità, che l’ha spinto ad impegnarsi nei grandi dibattitti pubblici».  

Jacques Couture, Ministro dell’immigrazione del Québec (1976-1977), in una lettera al Congresso, datata 13 agosto 1979, scriveva: “Per la sua collaborazione con la rete dei servizi pubblici, il vostro Organismo è un partner prezioso dello Stato nelle politiche di migrazione». 

Infine, le elezioni per il rinnovo delle cariche dei ‘Rappresentanti del popolo’ in seno al Congresso si tengono ogni 2 anni ed i distretti elettorali sono 6: Île de Laval, Montréal-Est, Montréal-Ouest, Rive-Sud, Cantons de l’Est e Québec.

 

Elezioni del Congresso nel 1975: il Senatore Pietro Rizzuto al momento del voto (I Protagonisti italiani di Montréal)

 

TUTTI I PRESIDENTI DEL CONGRESSO DAL 1972 AD OGGI

Pietro Rizzuto 1972-1975

Giuseppe Di Battista 1975-1977

Renzo Viero 1977-1979

Giovanni Molina 1979-1981

Donat Taddeo 1984-1985

Giuseppe Morselli 1985-1989

Giuseppe Manno 1989-1992

Nicola Pierni 1992-1995

Tony Manglaviti 1995-1998

Anna Mancuso 1998-2002

Enza Cappadoro 2002-2003

Danilo Di Vincenzo 2002-2003

Nino Colavecchio 2003-2005

Pino Asaro 2014-2017

Antonio Sciascia 1981-1984 /

2005-2014 / 2017- oggi

 

 


IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN CARICA

Avv. Antonio Sciascia 

Presidente 

Josy Verrillo 

Direttrice generale 

Assistita da Francesca Sacerdoti,

assistente Direttrice;

Kaïla Curcio Tremblay, grafica,

Maria Teresa Laurito, Amministratrice

Avv. Philippe Messina  

(Presidente dell’Associazione

dei giuristi italo-canadesi del Québec) 

Primo Vice Presidente 

Avv. Maria Battaglia 

(Presidente del CRAIC) 

Secondo Vice Presidente 

Franco Palermo 

Tesoriere 

Avv. Pietro Iannuzzi 

Segretario 

Pino Asaro 

Faustina A. Bilotta 

James Di Sano 

Jonathan De Sua 

Eduardo Minicozzi 

Enrica Uva 

Paolo Fortugno 

Francis Santoianni 

Direttori 


 

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