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Il CESDA e la lingua italiana a Montréal

L’istituzione italo-canadese, dopo gli anni duri causati dal Covid, ha ripreso ad erogare corsi di lingua italiana in presenza. Previste novità nel prossimo futuro

 

MONTRÉAL – Il Cittadino Canadese continua a seguire con interesse gli sviluppi della prima edizione degli Stati Generali della Lingua Italiana in Québec, organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Montréal lo scorso 20 ottobre, in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.

 

Oggi focalizziamo la nostra attenzione sul CESDA (Centro Scuola Dante Alighieri), ente promotore della lingua e della cultura italiane, riconosciuto dal Governo Italiano. Al riguardo, abbiamo intervistato il suo CEO, Gian Galeazzo Pollifrone.

 

Abbiamo iniziato con la storia di questo Centro Scuola: “Il nostro è un ente senza scopo di lucro e benefico, nato nel 2014. Si avvertiva l’esigenza generale di ampliare a Montréal e nel Québec l’offerta formativa e didattica della lingua e della cultura italiane. Un ruolo decisivo venne svolto dall’Ambasciata di Ottawa e dal Console Generale dell’epoca, che si rivolsero ad alcuni imprenditori della Comunità per sollecitare la fondazione di una nuova istituzione. Carmine D’Argenio, Silvio De Rose e Giovanni Rapanà furono i tre fondatori del CESDA. Successivamente, entrarono a far parte della nostra famiglia nuove figure significative: imprenditori, uomini di cultura, personale scolastico. Ancora oggi, il Consiglio d’Amministrazione – composto da 11 elementi – è formato perlopiù da queste personalità e dal Dr. Carmine D’Argenio, che ne è il Presidente. Pian piano, abbiamo acquistato credibilità, motivo per cui il Consolato e il Governo Italiano ci hanno riconosciuto come ente gestore e, quindi, abbiamo potuto usufruire dei contributi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

 

Il Direttore Pollifrone si è, poi, soffermato sulla mission che contraddistingue l’ente: “La nostra missione principale è insegnare e promuovere la lingua e la cultura italiane a Montréal e nelle zone limitrofe. Ovviamente, nel corso dei decenni, la situazione si è evoluta. Una decina di anni fa, la Comunità italiana era molto diversa, soprattutto per quanto riguarda l’interesse per la lingua. In quel contesto, la presenza di enti che erogavano corsi d’italiano per le nuove generazioni era fondamentale, considerato che c’era la necessità di apprenderlo. Oggigiorno è meno importante perché siamo alla terza e alla quarta generazione: alcune famiglie hanno meno interesse a far studiare la lingua ai loro figli. Ultimamente, però, stiamo assistendo ad una forte ripresa di interesse per l’italianità. Non solo per l’idioma, ma per tutta la cultura in senso lato: moda, cucina, musica, arte, storia. Tutte cose che attirano anche persone/famiglie non italiane. Il risultato di quest’evoluzione è un mix di studenti: in parte ci sono sempre figli di persone d’origine italiana, che vogliono mantenere i legami con la propria terra o scoprire le loro radici, e poi ci sono tutti questi nuovi interessati non italiani, appassionati della lingua in quanto affascinati dall’Italia e dalla sua cultura. Se riusciamo nel nostro intento di offrire un’adeguata risposta formativa e didattica a questa nuova e più impegnativa domanda, è grazie al nostro corpo docenti, formato da 29 insegnanti. Alcuni vengono direttamente dall’Italia. Sono giovani laureati specializzati nella didattica dell’italiano per gli stranieri; altri, invece, sono professori di una certa età che hanno avuto un percorso d’insegnamento pregresso nelle diverse realtà montrealesi. Un mélange variegato che si sposa bene: giovani con poca esperienza e tanta volontà e anziani con grande esperienza e conoscenza del territorio”.

 

Relativamente al numero degli studenti iscritti al CESDA, il Direttore Pollifrone ha rilevato che: “Il primo anno che abbiamo erogato dei corsi d’italiano, i nostri studenti erano solo una cinquantina, ma nel 2019 abbiamo raggiunto quasi 500 alunni. Poi è arrivato il dramma Covid ed è stata una batosta per tutti: le famiglie non volevano più mandare i bambini a frequentare i corsi, lo stesso governo del Québec è intervenuto bloccando qualsiasi attività didattica. Abbiamo proposto qualche corso online tra il 2020 e il 2022, ma i numeri sono calati drasticamente. Sempre nel 2022, siamo tornati in presenza nelle aule e praticamente siamo ripartiti da poche decine di discenti fino agli attuali circa 400 tra giovani e adulti. Per quanto riguarda gli studenti della fascia d’età 4-17 anni – ha proseguito il CEO del CESDA – sono circa 340; offriamo loro due possibilità di corsi, entrambi di 76 ore, da ottobre a maggio, ed extracurricolari: il sabato mattina e il pomeriggio durante la settimana. Questi ultimi nelle scuole in cui il comitato dei genitori richiede l’italiano come attività extrascolastica. Le scuole nelle quali svolgiamo e svolgeremo le nostre lezioni sono: John Caboto Academy, Honoré Mercier School, École-Marie Clarac e Allion School – per quanto riguarda Montrèal – e Académie Hillcrest, Genesis School, St.Paul School e Twin Oaks School – per quanto riguarda la città di Laval. Eroghiamo corsi anche nella nostra sede sociale sita all’interno della Casa d’Italia e, per una piccola percentuale di discenti, tramite piattaforme online”. In merito agli studenti adulti, ha evidenziato che “coloro che attualmente frequentano i nostri corsi sono una quarantina. Svolgono moduli da 30 ore esclusivamente presso i nostri uffici. A tal proposito, c’è da precisare che il Governo Italiano fornisce contributi solo per i corsi destinati agli under. Per gli over 18 non esistono aiuti. Ne consegue che sono gli imprenditori facenti parte del Consiglio d’Amministrazione  che finanziano l’ente, permettendo, quindi, la sua sopravvivenza”.

 

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Circa i progetti e le iniziative future del CESDA, il Direttore si è così espresso. “Da diversi anni, col contributo del MAECI, cerchiamo sempre di migliorarci. Periodicamente invitiamo professori universitari che insegnano nei corsi di Italian Studies delle Università McGill e Concordia per organizzare dei corsi di formazione di 20 ore circa, suddivise in 2/3 giorni, per i nostri insegnanti che sono, così, sollecitati a seguire una logica, un modo di lavorare comune nell’insegnamento, tenendosi sempre aggiornati sulla didattica dell’italiano a discenti stranieri in contesti distanti da quello italiano. È un’iniziativa interna che permette di migliorare la qualità formativa e didattica, mantenendo un livello alto delle competenze professionali dei nostri docenti, riuscendo, così, ad ottenere sul campo risultati soddisfacenti. Per quanto riguarda il prossimo futuro, stiamo organizzando per inizio 2024 dei corsi di cucina in italiano. Ovviamente si tratta di corsi rivolti ad adolescenti e adulti”.

 

Sono dati di notevole rilevanza che confermano ancora una volta il trend positivo circa lo sviluppo della lingua italiana e della cultura del Made in Italy  a Montréal e nel Québec. Come pure dell’offerta formativa e didattica. Indubbiamente di buon auspicio per il futuro.

 

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