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Il campo multisportivo intitolato a RUBINO
Da sinistra: il DG del CLDV Pat Buttino, Gerardo e Sabrina
Rubino, il presidente del CLDV Joe Pannunzio e Angelo Rubino

Montréal – Quando salite al terzo piano del Centro Leonardo da Vinci (CLDV) non vi sarà sfuggita una struttura polivalente, un campo multisportivo di 10 mila piedi quadrati (22 per 43 metri dove è possibile giocare a calcio, tennis, basket e badminton) che dal 24 ottobre scorso porta il nome di “Palestra – Gymnase Rubino”, il negozio di calzature fondato da Vincenzo Rubino nel 1988 e che oggi, forte di 32 negozi in tutto il Canada, riscuote un successo crescente, grazie agli spazi ampi e accessibili, ai valori familiari e all’impegno sociale… locale. Un premio alla generosità della famiglia Rubino, che recentemente ha fatto una donazione di 250 mila $ proprio a favore del CLDV.

“Mio padre – ci ha raccontato Angelo Rubino – ha aperto il primo negozio di scarpe 30 anni fa. Da allora è sempre stata un’azienda di famiglia, oggi gestita da me, vicepresidente; mio fratello Gerardo, presidente; e mia sorella Sabrina, addetta al marketing. Mio padre Vincenzo – 60 anni a dicembre, originario di Novi Velia, in prov. di Salerno, sbarcato a Montréal a 14 anni con la sorella, e convolato a nozze nel 1985 con mia madre, Angela De Lucia, avellinese di origine – è ancora coinvolto, ma si occupa prevalentemente di sviluppo immobiliare. Nel 2011 sono entrato a tempo pieno in azienda ed abbiamo rilanciato il brand. Oggi possiamo contare su 32 negozi ed uno store on line (rubinoshoes.com) con più di 50 mila spedizioni all’anno”. Oltre al quarter generale a Saint Léonard, ci sono negozi Rubino a Granby, Trois-Rivières, Quebec city, Laval, Brossard, Saint-Jean-sur-Richelieu, dappertutto in Quebec. “Non siamo produttori, ma rivenditori di grandi marche per tutta la famiglia e ad un prezzo competitivo. I nostri negozi, grandi fino a 10.000 piedi quadrati, mettono i clienti nelle migliori condizioni per un’esperienza di acquisto semplice e agevole”. Gli oltre 400 dipendenti sono ormai parte della famiglia Rubino: “La parola ‘famiglia’ per noi riveste un grande valore e si traduce in impegno sociale: visto che abbiamo avuto successo grazie alla gente, oggi ci sembra giusto restituire qualcosa alle nostre Comunità, a livello locale : non per chi sta male in Africa, ma per i meno fortunati in Quebec”. Anche sostenendo il Centro Leonardo da Vinci inagurato nel 2002: “Siamo molto orgogliosi di aver fatto una donazione di 250 mila $ al CLDV. Mio nonno Gerardo De Lucia è stato un dirigente del Centro e per questo siamo veramente fieri di poter aiutare la nostra Comunità. Abbiamo i nostri uffici a Saint-Léonard e sappiamo bene che il Centro rappresenta un punto di riferimento per tante famiglie con le sue attività, i suoi corsi e la sua palestra”. Nel cuore di Angelo Rubino batte un cuore italiano: “Sono cresciuto con i valori tipici di una famiglia italiana. Mobilitarmi per la mia gente significa anche mantenere l’identità italiana: siamo in tanti a Montréal, eppure stiamo perdendo la nostra cultura e la nostra lingua. In quanto italiani, invece di competere tra noi, mettiamoci insieme e facciamo qualcosa di importante per tutta la Comunità. Come fanno da anni Saputo e Borsellino. Modelli di successo e di impegno sociale che, con il loro esempio, contribuiscono a preservare la lingua e cultura italiana qui a Montréal”. Una Comunità unita per rafforzare il senso di appartenenza: “Oggi, con i social media, è molto facile riappropriarsi delle proprie radici, seguendo artisti italiani, guardando spettacoli italiani. Anzi, penso stia nascendo un grande movimento: c’è una voglia crescente di riscoprire il proprio passato e valorizzare le proprie origini. All’inizio, gli italiani venuti in America hanno cercato soprattutto di integrarsi, cambiando addirittura i loro nomi da Antonio a Tony. Oggi, invece, siamo orgogliosi della nostra identità: più modelli di successo ci sono per la Comunità, più i giovani si interesseranno alla cultura italiana. Anche solo chiamare la propria famiglia in Italia qualche anno fa era costosissimo: oggi possiamo chiamare i nostri cari 20 volte al giorno, senza spendere un centesimo. Io stesso ho riallacciato i rapporti con i parenti e gli amici in Italia”. Angelo  Rubino chiama a raccolta gli italo-canadesi: “Abbiamo bisogno del supporto della nostra Comunità: i nostri clienti sono soprattutto quebecchesi e di altre nazionalità. Stiamo cercando di farli tornare da noi. Insieme, sono sicuro che potremo puntare a raggiungere risultati sempre più importanti. Per il bene di tutti”. (V.G.)

DAL GALA RUBINO 100 MILA $ DI SOLIDARIETÀ. Sabato 20 ottobre, nella cornice dello Chateau Classique, nel cuore di Saint-Léonard, si è svolto il Gala Rubino, a cui hanno partecipato oltre 400 ospiti. “Nel corso della serata – ci ha spiegato Angelo – abbiamo raccolto più di 100.000 $, soldi che abbiamo devoluto a ‘Operation Enfant Soleil’, un organismo senza scopo di lucro che si occupa dei bambini malati del Québec. È stata la 10° edizione del Gala e in 10 anni abbiamo raccolto, sempre per lo stesso organismo, oltre 400 000 dollari”. Chapeau!

 

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