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Da sinistra: il Direttore Francesco D’Arelli, la Dr.ssa Marie Trudel, il Dr. Ahsan Alam, Jeff Robertson, la Dr.ssa Elena Torban, Luisa Miniaci-Di Leo, e la Dr.ssa Chiara Gamberi, moderatrice della serata (Foto Sara Barone)
Il Caffè scientifico contro la policistica renale
Da sinistra: il Direttore Francesco D’Arelli, la Dr.ssa Marie Trudel, il Dr. Ahsan Alam, Jeff Robertson,  la Dr.ssa Elena Torban, Luisa Miniaci-Di Leo, e la Dr.ssa Chiara Gamberi, moderatrice della serata (Foto Sara Barone)
Da sinistra: il Direttore Francesco D’Arelli, la Dr.ssa Marie Trudel, il Dr. Ahsan Alam, Jeff Robertson,
la Dr.ssa Elena Torban, Luisa Miniaci-Di Leo, e la Dr.ssa Chiara Gamberi, moderatrice della serata (Foto Sara Barone)

Montréal – Dopo la Marcia, il Caffè Scientifico. Il Capitolo Montréal della Fondazione canadese malattia policistica renale, guidato dalla presidente Luisa Miniaci-Di Leo, è sempre più attivo con le sue attività di sensibilizzazione. Domenica 17 settembre, infatti,  circa 275 persone – tra cui il deputato federale di Pierrefonds-Dollard Frank Baylis, il Ministro delle Finanze del Québec Carlos Leitao ed il Sindaco di DDO Ed Janiszewski – hanno partecipato al “Walk to end PKD”, la marcia di raccolta fondi (che si è tenuta al Parco Dollard-des-Ormeaux) per la ricerca sulla policistica renale (MPR/PKD), una malattia ereditaria caratterizzata dalla formazione di cisti multiple nei reni, per la quale al momento non esiste una terapia efficace. La marcia ha permesso di raccogliere quasi 14.000 $ che, insieme ai soldi raccolti durante le marce tenutesi in altre città del Canada, saranno devoluti alla ricerca per trovare un rimedio alla malattia che colpisce un canadese su 500. Il 17 novembre scorso, poi, presso il Centro Comunitario DDO (12.001 boul. De Salaberry), la Fondazione canadese malattia policistica renale ha tenuto il suo primo “Caffè Scientifico”. Un’iniziativa riuscita grazie alla stretta collaborazione tra Consolato Generale d’Italia, Istituto Italiano di Cultura e la PKD Foundation of Canada, Capitolo Montréal. Con quasi 75 partecipanti, tra cui parecchi pazienti montrealesi, anche italiani. Tutti ‘membri’ di una grande famiglia formata da 12.5 milioni di persone colpite di questa malattia genetica, 66 mila solo in Canada. Dopo un bel ricevimento con un rinfresco e la musica leggera cortesemente offerta da Aldo Villani, Charles Vaccaro e Ariana Ianniciello, sono intervenuti: Luisa Miniaci-Di Leo, che ha raccontato la sua esperienza quotidiana e quella di suo figlio 26enne; il Dr. Ahsan Alam, che ha spiegato come controllare il peggioramento del funzionamento renale e come prepararsi per la dialisi e l’eventuale trapianto; la Dr.ssa Marie Trudel, che ha illustrato gli ultimi esperimenti sui topi ed il processo di separazione delle proteine per trovare il codice PKD nei geni;  la dr.ssa Elena Torban, dal canto suo, ha sottolineato il bisogno di avviare i test nei neuroni già allo stato embrionale; la Dr.ssa Dr. Chiara Gamberi, infine, ha raccontato come studiare i moscerini della frutta (drosophila melanogaster), dotati di un sistema renale simile al genere umano, possa essere la strada più economica ed efficace per curare il rene policistico. Insomma, parlare aiuta a capire e a sentirsi meno soli perché, come ha detto il Console Generale Marco Riccardo Rusconi, “insieme potremo fare qualcosa; non si va avanti da soli”.

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