È arrivato l’autunno e per il governo italiano è finalmente scattata l’ora di presentare il tanto temuto Bilancio o Finanziaria, come dicono qui.

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, non ha la bacchetta magica e, per far quadrare le cifre, sarà costretto ad aumentare le tasse, mossa molto impopolare che, immancabilmente, fa calare la popolarità dei partiti al potere. Allora si fa pretattica per addolcire la pillona e sabato, a Pontida (prov. di Bergamo), dove Salvini ha riuniti i suoi, con ospiti d’onore il Premier ungherese Viktor Orban e il generale Vannacci, il Ministro Giorgetti ha parlato per quattro minuti ed ha dichiarato che è figlio di un pescatore e di un’operaia tessile e sa dove andare a cercare i soldi. Il compito del Ministro dell’Economia non è facile perché il governo ha bisogno di una manovra di “maggiori entrate” e di “minori spese”.

Vedremo cosa succederà, ma da alcuni spifferi della settimana scorsa si è saputo  che saranno chiesti sacrifici a tutti, saranno tassati i profitti di  piccole, medie e grandi aziende e saranno aumentate le accise sul diesel. Senza parlare delle sigarette, il cui prezzo potrebbe aumentare del 100%. La Presidente del Consiglio è perplessa, Salvini poco convinto e Forza Italia contraria. Non è che gli italiani, per queste notizie, abbiamo perso il sonno. Ma sanno benissimo che, come altre volte, è sempre Pantalone che…paga.

Il barbiere di Pierino (Di Tonno)

Il mio  paese si trova quasi alla periferia di Termoli, cittadina molisana sul mare Adriatico da cui dista appena 30 Km e, pur essendo considerato all’interno del Molise, ha sempre avuto uno sguardo sul mare. Il pescivendolo veniva un paio di volte alla settimana e il venditore di mozzarelle arrivava una volta alla settimana con la littorina da Campobasso munito del suo canestro pieno di delizie. Poi andava al bar e si giocava i guadagni della giornata. Sicuramente a Campobasso avrà comprato un biglietto di andata e ritorno. Questa introduzione è necessaria per parlarvi del noto fotografo montrealese Pierino Di Tonno, il quale, per una trentina d’anni, a fine agosto, andava al Festival del Cinema di Venezia e poi si ritirava per almeno un mese a Termoli, dove aveva numerosi amici. I primi tempi alloggiava presso l’albergo Corona, poi in una pensione. Era un personaggio un po’ originale, conosciuto anche in questa cittadina. Termoli è anche la meta preferita, per andare al mare, della maggior parte dei montoriesi. Al mio paese è una vecchia tradizione portare i figli piccoli al mare, al quale poi restano affezionati. Come è successo  al sottoscritto. Ora vado al mare a Termoli in auto e con la mia famiglia, ma uno dei tanti problemi di questa cittadina è il parcheggio. A volte si trova vicino allo stabilimento, altre volte a due chilometri. E così, un giorno, mentre andavo a prendere l’auto, sono passato davanti a un barbiere, di fianco all’hotel Corona, e il barbiere, che si godeva la brezza del mare, mi ha chiamato. Mi aveva riconosciuto perché qualche giorno prima aveva visto una mia intervista su Telemolise. Mi ha parlato della mostra di Pierino che avevamo allestito a Montorio e mi ha detto di essere uno dei grandi amici del noto fotografo. Infatti Pierino, quando usciva dal suo albergo, si soffermava, come si faceva una volta, a chiacchierare con il barbiere, il quale con gli anni era diventato suo amico. E mi ha raccontato qualche aneddoto sulla vita del nostro fotografo. Pierino, come la maggior parte degli italiani che vivono all’estero, stravedeva per i fichi, ma a fine agosto il raccolto è quasi finito. Il barbiere, per accontentarlo, lo accompagnava in un suo podere dove c’erano degli alberi di fico e lì trovavano anche un suo cugino che li aveva raccolti. Quest’ultimo glieli ha offerti gentilmente, ma Pierino ,sdegnato, si è rifiutato di accettarli perché i fichi che voleva mangiare dovevano essere raccolti da lui. Superato lo choc iniziale, il nostro barbiere, pensando a Pierino, sta ancora sorridendo perché in vita sua non ha mai incontrato un personaggio come il nostro Pierino.