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I Cugini di Campagna vi aspettano a Laval

Montréal – Manca poco, ormai, al concerto dei Cugini di Campagna, che esibiranno il 31 maggio al Centre Embassy Plaza Laval. VMG Entertainment ha pensato di farvi un bel regalo di primavera, con una band che, dopo 49 anni di carriera, riscuote ancora un formidabile successo in tutto il mondo. Li abbiamo intervistati per voi.

Siete un gruppo storico della musica italiana: nonostante i cambiamenti nel corso degli anni, cosa rende le vostre canzoni sempre attuali e cosa vi lega al pubblico di oggi come a quello di ieri? Qual è il file-rouge che caratterizza questo mezzo secolo di storia della vostra famigerata band?

“La semplicità, davvero: dall’inizio abbiamo voluto mostrarci per quello che siamo, senza compromessi, abbiamo sempre creduto nel nostro modo di essere, di cantare e di vestire, che ha affascinato da sempre il nostro amatissimo pubblico, oggi come ieri, cogliendo a volte di sorpresa con dei costumi luminosi, facendo ridere con il nostro modo di fare genuino e allegro. Ma sempre facendo emozionare con la nostra musica e la nostra voce, che rimane sempre la base del nostro percorso”.

Da “Il Ballo di Peppe” che fu la storica sigla di “Alto gradimento”, il programma cult di Gianni Boncompagni e Renzo Arbore, ad oggi : com’è cambiata la musica italiana e com’è cambiata, se è cambiata, la vostra musica?

“Oggi forse c’è stata una contrazione dei contenuti, ci sono degli artisti di successo e bravi, ma sono forse sempre più rari e dovranno fare i conti con la superficialità con cui, in questo periodo storico, pubblico, critica e mercato trattano la musica e i suoi interpreti: oggi ci sei… e domani chissà. Ancora ricordiamo i vincitori di Sanremo degli anni 60’, invece facciamo fatica a capire chi lo vinse qualche anno fa… Questo la dice lunga. Abbiamo saputo adattarci, giusto per qualche aspetto, agli stili e ai caratteri che cambiavano in generale nel panorama musicale, mantenendo però i nostri criteri irrinunciabili e la voglia di fare la musica di melodia. Noi siamo questi!”.

“Anima mia” del 1973 ha portato moltissimi artisti a riproporla nella loro lingua, come Dalila, Frank Sinatra, Abba, Claudio Baglioni, ecc… rimanendo nella storia come una melodia tra le più felici e le più versatili di sempre. Qual è il segreto di questo successo? Solo il proverbiale falsetto?

“Anima mia è una una melodia felice, precisa e perfetta in se stessa, che ha avuto il coraggio di andare contro molte usanze musicali dell’epoca: accordi e dissonanze non sempre in linea con le regole che andavano per la maggiore, il fatto di iniziare il brano in una tonalità maggiore per poi presentare il ritornello in minore (spesso accadeva l’esatto opposto), e una musica che funziona benissimo sia in falsetto…ma anche con altre vocalità. E la storia di queste cover che questi strepitosi artisti hanno proposto lo ha dimostrato a tutti”. 

Quali sono le vostre aspettative riguardo al pubblico italo-canadese? Tra i 350 mila connazionali che vivono in Quebec, molti hanno lasciato l’Italia negli anni 70, quando il vostro gruppo era sulla cresta dell’onda. È solo musica amarcord o cercate di intercettare anche un pubblico più giovane?

“Non possiamo non considerare gli ex ragazzi di una volta con i quali siamo cresciuti anche noi, loro sono tantissimi e ci onorano sempre della loro presenza. Specie nel nuovo mondo cantare a degli italiani. ANIMA MIA TORNA A CASA TUA ha una forza incredibile, non stiamo qua a parlarne…. Ma ci accorgiamo che siamo amati anche dai ragazzi di oggi: quando siamo in concerto ci accorgiamo di sguardi curiosi e allegri delle nuove leve che per motivi anagrafici magari potevano non averci mai conosciuto prima, ma che in fin dei conti sono un chiaro segno di gradimento anche da parte dei più giovani”.

Tra le vostre grandi hit, ricordiamo l’intramontabile Anima mia del ’74 e Dentro l’anima del ’95, ma anche brani più recenti come Uomo mio del 2010 e Sarà, di due anni prima. Quale grande successo dedichereste agli italiani all’estero e perché?

“Cantare ‘Anima mia, torna a casa tua’ ad una persona che da 50 anni è qui ha un significato indiscutibile.. Sicuramente la nostra piccola perla è la canzone più attesa. Però sarà di buon auspicio anche il nostro ultimo disco d’oro: “Ti ho sognata mentre stavi ritornando”; perciò ai nostri amici italo-canadesi non potremmo che dedicare con amore questo ultimo brano, che costituisce il seguito di ‘Anima mia, torna a casa tua’ ”.

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