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Gianfranco Terrazzano
Gianfranco Terrazzano

Il Direttore Federale della Canadian Taxpayers Federation è di origini napoletane

 

CALGARY – “Mio padre è arrivato in Canada con i miei nonni quando aveva 10 anni, dalla provincia di Napoli a Toronto. Mio nonno faceva il sarto ed è venuto in Nord America per migliori opportunità di lavoro. Mia madre è una canadese francofona, quebecchese. Io sono il maggiore, ho una sorella e un fratello più giovani. Da bambini abbiamo vissuto per qualche anno dai miei nonni, a Port Hope. In casa con i nonni parlavamo napoletano… Nella mia famiglia si è sempre creduto molto nell’istruzione, dovevo andare bene a scuola…”. Così parla di sé e delle sue radici italiane Gianfranco – spesso detto Franco – Terrazzano, attuale Direttore federale della Canadian Taxpayers Federation (Fédération canadienne des contribaubles). Gianfranco si è laureato in Economia alla University of Lethbridge e alla University of Calgary. A Calgary ha poi completato anche il Master in Politiche Pubbliche. “Ho sempre giocato nella squadra universitaria di baseball con anche un breve periodo in Europa, giocando per gli Amsterdam Bombers. Il baseball è una passione che condivido con mio padre, ho iniziato a tenere la palla da baseball in mano ancora prima di imparare a camminare!”. Dopo aver fatto l’assistente di ricerca all’Università, Gianfranco ha iniziato a lavorare come analista di politica economica presso la Canadian Constitution Foundation e alla Camera di commercio di Calgary. Ha prodotto numerosi rapporti ed editoriali sui costi associati agli aumenti delle tasse, all’inefficienza del governo e alle conseguenze indesiderate delle politiche pubbliche. “Sono entrato nella Canadian Taxpayers Federation nel 2018 come direttore per l’Alberta e, dopo 2 anni e mezzo, sono stato promosso a Direttore nazionale federale. La mia missione è responsabilizzare i governi, sostenere metodi per mantenere le tasse più basse e garantire meno sprechi possibili. La situazione attuale è decisamente allarmante. Il governo Trudeau sta spendendo decisamente troppo, sperperando i soldi dei contribuenti… I canadesi stanno spendendo e spenderanno troppo in tasse, potendo destinare sempre meno ad altri consumi. Ogni bambino canadese che nasce adesso ha già sulle spalle un debito di 30,000 $! Le casse federali stavano già spendendo troppo anche nel 2018. Il governo ha poi usato la ‘scusa’ della pandemia per politiche fiscali già scellerate anche prima del covid. La Bank of Canada ha stampato troppa carta-moneta, circa 300 miliardi di dollari… e il dollaro canadese si è svalutato. Pagando le persone per non lavorare, in 2 anni si è speso denaro pubblico mentre si produceva poco o niente. La Bank of Canada ha una sola funzione, tenere l’inflazione bassa, e ha fallito totalmente. Oltretutto, con la guerra tra Ucraina e Russia, il mondo avrebbe più bisogno del gas canadese, ma il governo sta rendendo difficile venderlo all’estero… Al momento abbiamo 2 priorità: il balance budget, cioè abbassare il debito da pagare per le prossime generazioni, e ho un rapporto di 80 pagine su come fare per tornare al livello pre-pandemico; e poi regolamentare le tasse su carbone e gas, perché si traducono in costi altissimi per il riscaldamento e la benzina, e dunque per la spesa al supermercato, perché i prezzi del carburante influenzano i costi del trasporto e il prezzo della merce sugli scaffali. Abbiamo vari sostenitori associativi e imprenditoriali in tutto il Paese, e ci stiamo mobilitando per avere sempre più attenzione dai media… La CTF è assolutamente a-politica e super partes, siamo fieri di non essere affiliati a nessun partito”.      

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