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Mario e Celia Zaurrini
LA RIAPERTURA | Fruiterie Milano, una grande famiglia

La riapertura del negozio di specialità Made in Italy

Mario e Celia Zaurrini
Mario e Celia Zaurrini

f-milano

Montréal – Finalmente è tornata ad inebriare la Piccola Italia con i suoi sapori e, grazie alla sua riapertura, la Piccola Italia è tornata ad essere più italiana. Sì, perché la “Fruiterie Milano” non è un negozio di alimentari qualsiasi: con i suoi 60 anni di storia, rappresenta l’architrave della tradizione enogastronomica italiana a Montréal. Una vera e propria istituzione. Costretta, suo malgrado, a chiudere i battenti, in seguito ad un incendio che si è propagato nei piani superiori, il 25 giugno scorso, compromettendone la sicurezza. Dopo più di 3 mesi di lavori di ristrutturazione, “Fruiterie Milano” – negozio di specialità italiane fondato nel 1954 dall’abruzzese Vincenzo Zaurrini, al 6862 boulevard Saint-Laurent – ha riaperto le porte al pubblico mercoledì 5 ottobre. Quando, alle 9 in punto, i proprietari Celia e Mario Zaurrini, insieme a Marc-André Gadoury, consigliere dell’arrondissement Rosemont-Petite–Patrie, hanno tagliato il nastro davanti ai tanti clienti in trepida attesa per tornare ad acquistare le loro specialità tricolori. “Tutto ha avuto inizio con un incendio che si è sprigionato in uno dei sei appartamenti al primo piano”, ci ha spiegato Mario nel bel mezzo del supermercato, mentre, sorridente e soddisfatto, stringe le mani ai clienti. “Era la tarda mattinata di sabato – ha continuato – e faceva molto caldo. Uno degli inquilini ha lasciato una sigaretta in un vaso di fiori e sono subito divampate le fiamme, che si sono propagate attraverso il legno fino a far esplodere la bombola di un BBQ a gas. Le fiamme si sono estese e, in un’ora e mezza, hanno bruciato tutti gli appartamenti”. Per fortuna l’incendio ha risparmiato il piano di sotto, ma non è bastato: “Il fumo e l’acqua hanno ‘invaso’ il centro del negozio, nel reparto della salumeria, rovinando tutti i prodotti e  procurandoci un danno di oltre un milione!”. Non è stato facile rimettere tutto a nuovo. “Abbiamo lavorato giorno e notte per rifare il soffitto, il pavimento, riverniciare le pareti e disinfettare i frigoriferi”. Fino a rilanciare il negozio con tante belle novità: “Abbiamo una pasticceria dove vendiamo le paste di giornata della Pâtisserie St-Martin, ed una cucina arricchita di insalate fresche”. Anche il personale è stato rinnovato: “Abbiamo perso 6 giovani, che sono tornati agli studi, ma ho assunti 10 nuovi impiegati: da 76 siamo passati a 80 dipendenti, di cui la metà a tempo pieno”.

Il negozio è sempre stracolmo. “La gente viene qui non solo per fare la spesa, ma per vivere un’esperienza culinaria: qui si trovano prodotti esclusivi, importati direttamente dall’Europa. E poi c’è un servizio personalizzato: gli impiegati lavorano col cuore, con orgoglio, come una vera famiglia. Ogni anno, inoltre, io e mia sorella partecipiamo alle Fiere, a Roma e Milano, per scoprire nuovi sapori e regalarli ai nostri clienti”. Senza mai trascurare, però, classici come il prosciutto ed il Parmigiano Reggiano: “Alla fine degli anni ‘70, il Consorzio ha premiato mio padre Vincenzo con il prestigioso ‘Coltellino d’oro’, perché primo venditore di Parmigiano a Montréal”. All’epoca di Vincenzo, il negozio aveva una facciata larga 15 piedi. Oggi sono 250. “Papà ha ingrandito il negozio 6 volte. Dopo la sua morte, nel 2011, io e mia sorella lo abbiamo rinnovato completamente”. E non è finita qui: “L’anno prossimo ingrandiremo ancora di più il reparto frutta e legumi, con spremute fresche anche senza glutine”. Sguardo al futuro, rinnovamento nella continuità e un ambiente familiare: ecco i segreti del successo di “Fruiterie Milano”. (V.G.)

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