Non è successo niente? L’Italia si ritrova con un governo di destra e con una giovane donna come premier. Il passaggio è stato indolore perché la campagna elettorale non ha riservato sorprese. La sinistra ha continuato a litigare e la destra si è presentata unita. Il nuovo presidente del Consiglio ha fatto politica da quando aveva 20 anni e, grazie al suo 26% ottenuto alle ultime elezioni, è riuscita a fare le scarpe sia a Berlusconi, che ancora oggi si ritiene il padre padrone del centrodestra, che a Salvini, che sperava di diventare il nuovo numero uno. Con una certa apprensione, gli italiani hanno aspettato le prime mosse del nuovo premier che finora ha piacevolmente sorpreso. Però, adesso il nuovo governo si deve mettere al lavoro e sicuramente Giorgia Meloni avrà dato una sbirciata alla cartella che il Presidente del consiglio uscente Draghi le ha consegnato durante il passaggio di consegne. Oltre alla guerra in Ucraina, il nuovo governo deve risolvere il grave problema delle bollette che sta mettendo in crisi il paese. Deve, come ha già fatto, rassicurare l’Europa e quindi essere molto pragmatica e dimenticare un po’ la sua ideologia di destra. La destra ha vinto, ma il premier può stare serena con alleati come Berlusconi e Salvini? Quest’ultimo, dopo le elezioni, parla di meno mentre le uscite di Berlusconi dovrebbero preoccuparci. Buon lavoro, Giorgia!
E le bollette?
Quelle del gas e della luce arrivano puntualmente ogni due mesi. Sono previsti aumenti dal 50 al 100%. E tutti sono preoccupati. Molti italiani le hanno già ricevute, per altri la data limite sarà novembre. Ed ecco perché il nuovo governo dovrà agire subito. Con questi aumenti, una famiglia normale che pagava per la luce più di 200 euro al mese e per il gas 600-700 euro ora dovrà pagare per la luce almeno 500 e per il gas 1500. Nel bilancio familiare non ci resterà molto per le altre cose. Aspetto dunque con impazienza a novembre le due bollette e mi sto chiedendo se quest’anno potrò permettermi almeno il panettone. Senza l’aumento delle bollette, la vita, in questo strano paese, sarebbe quasi bella. Forse continuiamo ad illuderci ripetendo a noi stessi che gli stranieri ci invidiano dicendo che abbiamo tutto: il sole, il cibo e le bellezze naturali. Eppure, non so proprio come passeremo questo inverno. Se non succede niente, ritorneremo agli anni ‘50 con il camino acceso e la salsiccia appesa al soffitto.