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Da New York di Dom Serafini. NIAF: Internazionalizzare la regione Abruzzo

Il governatore Marco Marsilio è stato negli Usa per quattro giorni in occasione del Gala del 21 aprile. Organizzato dalla NIAF, la fondazione Italo-Americana di Washington D.C., in onore della regione Abruzzo. Marsilio non aveva potuto partecipare al Gala NIAF per l’Abruzzo tenutosi lo scorso ottobre a Washington, e la fondazione ha fatto quindi il bis per il suo tradizionale Gala di aprile a New York City.

Abbiamo incontrato Marsilio al suo hotel sulla 42ma Street (davanti a Cipriani, dove si è svolto il Gala) giovedì, il giorno dopo l’arrivo della delegazione a New York, dopo una visita di due giorni a Filadelfia.

A Filadelfia la delegazione dall’Italia è stata ospite di Robert Allegrini, presidente del NIAF, al Gran Caffe “L’Aquila” (aperto da due aquilani) ed ha visitato il centro di ricerche “Sbarro Institute presso Temple University”, incontrandone il fondatore, il Dr. Antonio Giordano, che via e-mail ha spiegato come la visita fosse collegata al gran numero di ricercatori e studenti italiani attualmente negli Usa (tra cui alcuni provenienti dall’Abruzzo). A far parte della delegazione vi erano anche tre consiglieri regionali del Cram, il Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo.

Sono poi seguiti incontri istituzionali a New York con lo scopo di “individuare quali siano le opportunità per l’Abruzzo”, ha spiegato Marsilio. Come specificato dal Governatore, anche la visita al centro Sbarro è “servita ad esplorare una collaborazione con l’Abruzzo”. “Lo scopo – ha proseguito Marsilio – è di internazionalizzare l’Abruzzo”, indicando che sotto la sua amministrazione si attuerà anche una ‘Film Commission’ vera”.

Il Governatore Marco Marsilio (a destra nella foto) con il presidente della NIAF, Robert V. Allegrini

I contatti con le varie Comunità abruzzesi sono stati pochi, poiché, ha spiegato Marsilio “il nostro programma è stato attuato dalla NIAF stessa, che tra l’altro avremo occasione di ospitare a giugno in Abruzzo con il suo Cda al completo”.

Alla serata del Gala vi era comunque poco Abruzzo e molte onorificenze. Delle 700 prenotazioni all’evento, solamente una trentina di persone sono mancate. I partecipanti al Gala erano quasi il doppio di quelli presenti al Gala di Washington D.C. lo scorso ottobre (il primo post-pandemia), dove l’Abruzzo era al centro dell’attenzione. In quell’occasione il Governatore Marco Marsilio aveva potuto effettuare solamente una presentazione video, mentre al Gala di New York ha potuto essere in presenza, assieme ad una delegazione di 15 persone (non tutte abruzzesi).

Nonostante l’Abruzzo continuasse ad essere la “Regione d’Onore”, la serata è stata per lo più dedicata ai cinque personaggi Italo-Americani che erano stati prescelti per la loro distinzione in vari campi. Dopo la benedizione dell’arcivescovo Michael Andreano e gli inni nazionali eseguiti dal tenore Chris Macchio, il governatore Marsilio ha fatto un discorso di 15 minuti (un po’ lungo per le aspettative americane) che, sia per via della cattiva acustica del grande salone che dell’intenso mormorio degli ospiti, non si riusciva a sentire bene. C’è stato anche un breve saluto da parte del Console d’Italia a New York, Fabrizio di Michele (originario di Pescara), dopodiché lo spazio dedicato all’Abruzzo si è concluso.

Il giorno dopo la delegazione è ripartita per l’Italia, mentre Marsilio è rimasto negli Usa per qualche altro giorno per andare a salutare dei parenti nel vicino Connecticut.

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