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Cominciamo…

Primavera capricciosa, ma l’Italia si sta risvegliando grazie alla Santa Pasqua alle porte.

 

Non so se davvero, con questo governo, gli italiani stiano meglio. Ma quando Salvini nomina Trump gli si illuminano gli occhi e il ministro dell’Economia Giorgetti appare un gigante da quando Standard & Poor’s ha portato il rating dell’Italia a BBB, di fatto promuovendo il nostro debito pubblico.

Chi invece vuole far pagare agli altri l’enorme debito americano è Trump, che da tempo tenta di rivoluzionare il commercio internazionale a colpi di dazi imposti a casaccio: un giorno è un toro impazzito, il giorno dopo fa marcia indietro.

 

Oltre alla Cina, nel mirino c’è anche la povera Europa, alla quale vuole imporre la carne americana piena di ormoni e pesticidi vietati nel Vecchio Continente.

Si possono alzare le spalle alle sue sparate quotidiane, ma l’Europa non può permettersi di fidarsi delle decisioni di un Presidente americano così imprevedibile.

La Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, che sembra essere in buoni rapporti con Trump, volerà a Washington il 17 aprile, mentre la stampa amica affila già le penne. Di Trump non ho mai pensato granché, ma in questo secondo mandato sembra ancora più originale… e pericoloso del soltio. Una panoramica di ciò che molti pensano di lui vi strapperà un sorriso amaro.

 

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Cominciamo…

Secondo il premio Nobel Paul Krugman, l’Europa è l’ultima speranza del mondo libero. E agggiunge che se l’attuale governo USA fosse esistito nel XVI secolo, si sarebbe schierato con l’Inquisizione contro Galileo.

Robert Shiller, economista di Yale e Nobel nel 2013, ha demolito la strategia dei dazi di Trump, definendolo un mix scoraggiante di impreparazione economica e ostinazione adolescenziale nel decidere tutto come vuole lui.

 

E c’è anche chi ha detto o pensato di peggio, dandogli del mafioso.

Per alcuni, il suo metodo ricorda quello del boss di Cosa Nostra, che prende il controllo di un territorio e pretende il pizzo da tutti.

 

E l’Europa? Come al solito, è debole e divisa. Invece di rispondere colpo su colpo, come fanno Cina e Canada, ha approvato una lista di controdazi. Una prima tranche entrerà in vigore il 15 aprile, una seconda, più corposa, scatterà il 15 maggio, con tariffe fino al 25%.

 

Le esternazioni quotidiane del segretario della Lega, Matteo Salvini, creano spesso malumori nella maggioranza. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, risponde ai forzisti Tajani e Barelli che minacciano la crisi di governo se Salvini insisterà  a volere a tutti i costi il Ministero dell’Interno.

La cosa ha fatto sorridere l’attuale Ministro Piantedosi, che ha commentato con ironia: “Io, fuori dal Ministero, ambirei solo a un ruolo nell’Avellino calcio. È l’unica passione che coltivo”.

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