Natale si avvicina, ma siamo alle prese con la famosa finanziaria e le tante chiacchiere che la circondano. Non va bene a nessuno perché tutti cercano di racimolare qualche miliardo per accontentare i propri simpatizzanti. Secondo gli ultimi sondaggi, però, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è sempre popolare anche se i suoi alleati, Lega (o piuttosto Salvini) e Forza Italia, girano un po’ a vuoto.

Prima grossa grana per il governo Meloni la frana del monte Epomeo a Ischia e le solite polemiche: costruzioni abusive, manutenzione inesistente e governi indifferenti. Intanto 11 persone hanno perso la vita.Ed ogni anno, con l’arrivo dell’autunno e le prime piogge, soprattutto nel Sud Italia, i torrenti senz’acqua per la maggior parte dell’anno straripano, le strade diventano fiumi in piena e le case vengono giù. Oltre a Ischia, ci sono stati problemi anche in Calabria e in Sicilia e mi hanno colpito le dichiarazioni di una signora in provincia di Messina, la quale ha dichiarato che vive nell’angoscia da anni appena cadono le prime gocce di pioggia. A lei sembra di vivere nel terzo mondo. Se poi, povero canadese in Italia, parli di queste cose con gli amici al bar o in piazza, ti ascoltano un po’ perplessi e ti liquidano dicendo che non capisci niente dell’Italia. A loro va bene così, oppure sono rassegnati e sanno che tanto non cambierà mai nulla.

Io invece ho una speranza: che le cose cambino un po’. Ma poi pensi al pos, pagamento elettronico, che dovrebbe essere obbligatorio e questo governo, con tante gatte da pelare, si incarta portando il pagamento possibile solo se la somma supera i 60 euro. Il che vuol dire che non lo userà nessuno.

Come va il Mondiale?

Bene, anche se molti sportivi non hanno digerito ancora l’assenza dell’Italia. In tanti, per forza maggiore, avevano optato per il Canada, ma la nostra nazionale non è andata molto lontano. Personalmente, preferisco il calcio sudamericano e quello africano, ma anche queste ultime nazionali non hanno fatto molta strada. Chi vincerà? Siamo nelle mani del Signore e penso che Francia e Brasile hanno qualcosa in più, ma mi piacerebbe se ad aggiudicarsi il titolo fosse un’outsider. 

Nel calcio, oltre a guardare le partite, mi diverto a fare i pronostici e devo confessarvi che come molti non ci ho azzeccato quasi mai. Un po’ meglio di Cassano che, alla Bobo TV,  finora non ha indovinato un risultato. Questo Mondiale, anche senza l’Italia, ci tiene occupati. Quattro partite nella fase iniziale e ora due ogni giorno con appuntamento in Italia alle ore 16 e alle ore 20.

E per seguire le partite ho dovuto rinunciare all’appuntamento serale con il tressette. Non va nemmeno meglio con la dolce metà, che appena appare un calciatore in tv scompare per riapparire due ore dopo. All’apertura del Mondiale mi ha chiesto, speranzosa, quando sarebbero finite le partite. Ho fatto finta di pensarci su e le ho detto, con una certa solennità: il 18 dicembre. Non è svenuta, ma da quel giorno non mi ha più chiesto informazioni su questo torneo. Fortunatamente riappare per l’ora di cena.