La cerimonia di premiazione si è tenuta
al Comune di Montréal con il Sindaco Denis Coderre

L’allenatore dei Carabins dell’Université de Montréal, unico coach ad essersi aggiudicato due Coppe Grey ed una Coppa Vanier, è stato premiato in quanto “formidabile esempio di leadership, dedizione e successo”

della CIBPA, Mike Goriani
Montréal – È Danny Maciocia – allenatore dei Carabins, la squadra di football dell’Université de Montréal – la “Personalità 2015″ dell’Associazione della gente d’affari e dei professionisti italo-canadesi (CIBPA), organismo italo-canadese fondato nel 1949. L’ufficialità del riconoscimento è arrivata il 10 febbraio scorso, nel corso di una cerimonia che si è tenuta al Comune di Montréal alla presenza del Sindaco Denis Coderre, del responsabile dello sport, del tempo libero e delle Comunità di origini diverse al Comitato esecutivo, Dimitrios (Jim) Beis, e del presidente della CIBPA, Mike Goriani, oltre ad autorevoli personalità, come il Console Generale d’Italia a Montréal, Enrico Padula, ed il Senatore Basilio Giordano. E ancora: Silvio De Rose, presidente del CLDV; Sam Scalia, presidente di Samcon; Mariano De Carolis, direttore della Cassa Popolare Canadese-Italiana; Sam Spatari, presidente della Fondazione CIBPA; e Governatori della CIBPA come Consolato Gattuso, Salvatore Mariani, Giovanni Chieffallo, Franco Ruccolo e Roberto Rinaldi. In tutto, oltre 200, tra professionisti ed imprenditori, hanno omaggiato Danny Maciocia. Il premio “Personalità dell’anno”, ricordiamolo, è stato istituito dalla CIBPA nel 1967 allo scopo di rendere merito a chi si è particolarmente distinto per l’eccezionale abnegazione e per il notevole contributo al progresso della società.

Il primo ad essere insignito di questo onore è stato il Sindaco Jean Drapeau. Quest’anno il riconoscimento (il 47º della storia) è andato a Danny Maciocia, in quanto “formidabile esempio di leadership, dedizione e successo”. Il primo a prendere la parola è stato il ‘padrone di casa’, il Primo Cittadino Denis Coderre: “Negli ultimi decenni – ha detto – la Comunità italiana ha rivestito un ruolo importante nello sviluppo di Montréal e numerosi suoi membri hanno contribuito alla sua crescita culturale, sportiva ed economica. Quella italiana è una Comunità che si è integratata bene, preservando la sua cultura che concorre alla meravigliosa diversità della metropoli”. Coderre non ha nascosto la sua passione per i Carabins (“Il football è una filosofia, un modo di vivere, un modo di essere”) ed ha ricordato la profonda amicizia che lo lega a Danny Mociocia, “un coach eccezionale che mi ha fatto vivere emozioni eccezionali”. Dal canto suo, il presidente della CIBPA Goriani ha ringraziato tutti gli ex presidenti ed i membri del consiglio di amministrazione in carica, ricordando la portata storica dell’iniziativa. “Il football è molto più di uno sport – ha poi detto – : è una religione, dove la disciplina e la concentrazione sono essenziali. E l’allenatore è anche uno psicologo, un mentore, che forgia le future generazioni guidandole al successo attraverso valori come l’organizzazione e la determinazione”.
“FIERO DELLE MIE ORIGINI ITALIANE”
Visibilmente emozionato il protagonista della serata, Danny Maciocia, a cui l’artista Egidio Vincelli ha consegnato una riproduzione della sua scultura-simbolo (esposta alla Casa d’Italia) dell’affrancamento della Comunità italiana dalle catene dell’internamento in Canada, durante la Seconda Guerra Mondiale, e del ‘volo’ verso il successo. Dopo aver menzionato amici e colleghi che hanno creduto in lui (“Sono un privilegiato nel poter lavorare all’Université de Montréal, i soldi non sono tutto nella vita”), inevitabile il ringraziamento alla moglie Sandra, alle figlie ed ai genitori: “Mio padre è un uomo di classe che mi ha insegnato come con la calma si ottengono i risultati migliori, mentre grazie all’esempio di mia madre ho fatto mia la perserveranza ed ho imparato che nulla è impossibile”. “Sono molto orgoglioso delle mie origini italiane – ha poi sottolineato – : è grazie ad organismi come la CIBPA se siamo riusciti ad affermarci in un grande Paese come il Canada. La nostra più grande fierezza sono i giovani – ha aggiunto -: è a loro che dobbiamo dedicare la nostra attenzione, perché rappresentano il nostro avvenire”. “In futuro mi piacerebbe tornare in Europa e magari allenare in Italia, come già successo con i Lions di Bergamo. Seguo il calcio e sono un tifoso della Juve, però fin da piccolo ho avuto questa passione per il football. Negli anni ’70, con gli Alouettes, giocava l’italiano Peter Dalla Riva: ho seguito la sua carriera ed ho deciso di fare l’allenatore, anche se non pensavo di arrivare a questi livelli. Vincere con i ragazzi – ha concluso – vuol dire vincere soprattutto fuori dal campo: la nostra missione è quella di migliorarli non solo come giocatori, ma anche come uomini”.

DUE COPPE GREY E UNA COPPA VANIER
Nato a Saint-Léonard nel maggio del 1967, Danny Maciocia è figlio del politico italo-canadese Cosmo Maciocia e parla fluentemente francese, inglese e italiano. È sposato con la portoghese Sandra Vaz ed è padre di 3 figlie: Bianca (1999), Juliana (2004) e Alessia (2008). Maciocia è il primo allenatore ad aver vinto i due titoli più prestigiosi del football canadese: la Coppa Grey, nel 2003 e 2005, con gli Eskimos di Edmonton; e la Coppa Vanier nel 2014 alla guida dei Carabins dell’Université de Montréal. Maciocia inizia la sua carriera di allenatore nel 1993, come coordinatore offensivo dei Saint-Léonard Cougars nella Canadian Junior Football League (CJFL). Nel 1995 diventa allenatore della squadra, che vince il campionato. Nel frattempo, durante l’inverno, allena anche in Europa: nel ’96 alla guida degli Iron Mask di Cannes, in Francia, e nel ’98-’99 alla guida dei Lions di Bergamo (laureandosi campione), in Italia. Dal ’96 al ’99 è allenatore dei ‘portatori di pallone’ degli Alouettes di Montréal; nel 2000-2001 ne diventa il coordinatore offensivo. Dal 2002 al 2010 passa agli Eskimos di Edmonton: fino al 2004 come coordinatore offensivo, poi fino al 2008 come allenatore e fino al 2010 come direttore generale. Qui conquista 2 Coppe Grey. Quindi la parentesi come coordinatore dei Phénix d’André-Grasset, prima di cominciare l’avventura con Carabins nel 2011 come allenatore, con la conquista della CoppaVanier nel 2015.

