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Il Punto

La Croce non è merce di scambio

Trentadue (32) secondi: tanto ci ha impiegato il commesso dell’Assemblea Nazionale, il 9 luglio scorso, per rimuovere il Crocifisso dalla parete della Sala Blu del Parlamento provinciale, per cancellare 400 anni di storia, per profanare il nostro patrimonio culturale, per calpestare le fondamenta della nostra civiltà

Basta promesse: contano solo i fatti

“Tutto bene quel che finisce bene” o “Meglio tardi che mai”: così avremmo voluto commentare – ad una prima lettura semplicistica, superficiale e romantica – la decisione del Primo Ministro Justin Trudeau di scusarsi ufficialmente con gli Italo-Canadesi internati durante la seconda Guerra Mondiale.

La Comunità italo-canadese ormai è adulta

In occasione delle primarie del Partito liberale del Canada nella circoscrizione di St-Léonard/St-Michel, tra le più “italiane” del Canada, la Comunità italo-canadese ha subìto una sconfitta storica. Inutile cercare alibi o giustificazioni esterne:

A Pasqua riscopriamo noi stessi!

Nell’epoca dell’eterno presente, che rinnega il passato e ignora il futuro, con l’idolatria post-moderna del relativismo assoluto a spadroneggiare, la Santa Pasqua rappresenta l’occasione ideale per riscoprire i valori Cristiani che hanno plasmato l’identità occidentale

Giù le mani dalla croce

La Sindaca di Montréal Plante ed il Primo Ministro Legault
rinunciano al simbolo del nostro patrimonio storico-culturale

Il femminista Trudeau tradito dalle donne

“Chi è causa del suo mal pianga se stesso”, recita un adagio latino, tanto antico quanto attuale, che sintetizza al meglio il vicolo cieco in cui si è cacciato il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau

Trudeau e Legault: mala tempora currunt

Non è un periodo facile per i due Primi Ministri: Justin Trudeau (Canada) e François Legault (Québec) sono alle prese con questioni spinose e spigolose, che rischiano di comprometterne la luna di miele con l’elettorato. Anche perché, in politica, la percezione spesso supera la realtà. Chi rischia di più, naturalmente, è il capo del governo federale, con il voto del 21 ottobre che pende come una ‘spada di Damocle’ sul suo destino politico. La domanda lanciata dal ‘The Globe and Mail’ è la seguente: l’ufficio del Primo Ministro ha fatto o meno pressioni indebite sull’allora Ministra della giustizia, Jody Wilson-Raybould

Un italo-quebecchese per il rush finale

Meglio tardi che mai. Lo avevamo chiesto ad alta voce ed a chiare lettere: Justin Trudeau ha rotto gli indugi, chiamando un italo-quebecchese capace ed esperto come David Lametti a dirigere un Ministero strategico e cruciale come il Ministero della Giustizia

2018, un anno intenso e incerto

Non è stato un anno banale o di transizione: il 2018 ci ha tenuto col fiato sospeso per 12 mesi, settimana dopo settimana, giorno per giorno, nel bene e nel male. Facendoci divertire, ma anche disperare. Un anno altalenante, dagli umori volatili e cangianti, soprattutto per le controverse scelte di politica economica del presidente americano Donald Trump

Caro Trudeau, oltre alla cannabis c’è di più

Pierre Elliott Trudeau, padre dell’attuale Primo Ministro, è stato un politico carismatico ed illuminato: ha governato il Canada per più di 15 anni (1968–1979 / 1980–1984) lasciando un segno indelebile. Il popolo canadese lo ha quasi idolatrato, alimentando un sentimento di euforia passato alla storia come “Trudeaumania”