lunedì 23 Dicembre 2024 | 04:14

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L’Opinione

Filosemita o antisemita. Tertium non datur

L’intellettuale israeliano Etgar Keret aveva osato ricorrere al termine “pogrom” per i fatti di sangue avvenuti nel villaggio palestinese di Hawara, e di altri villaggi vicini, presi d’assalto, la notte del 26 febbraio 2023 (quindi prima dell’attuale guerra iniziata da Hamas), con pietre e bottiglie incendiarie da centinaia di coloni ebrei che, appoggiati dai soldati, avevano messo a fuoco e devastato decine di case, distrutto automobili, picchiato e ferito gli abitanti, e causato un paio di morti.

Palestinesi e israeliani

Ecco alcuni miei giudizi, spero non avventati, suscitati dai cruenti avvenimenti in atto in Israele e nella Striscia di Gaza.

Dalla Romania al Canada – La storia di Paulina Popescu

«Les  fantômes du passé» (Lanoraie, Québec, Canada, 2022) è un libro che ho letto con grande interesse. Ne è autrice Paulina Popescu, immigrata romena dell’Ontario, la quale ci racconta la vicenda di Sabine, giovane donna vissuta in Romania e che infine approda da emigrante  in Canada.

Pietro Corsi di Casacalenda, Marco Micone, John Ciaccia

Nel libro a carattere biografico “Altrove – Intellettuali molisani nella diaspora” (2022), lo studioso molisano Norberto Lombardi ci presenta una ventina di espatriati distintisi nel campo della cultura. Tra questi c’imbattiamo in Corsi, Micone e Ciaccia.

Riflessioni sull’attualità

La stampa canadese ha dato ampio spazio al forte contrasto sorto tra il Canada e l’India. In Italia la stampa si è occupata della morte di Giorgio Napolitano.

Il cittadino del mondo e i suoi scarsi doveri

Giuseppe Mazzini: “Lavorando per la patria, lavoriamo per l’umanità.” Ed ecco cosa scrive al riguardo il generale Roberto Vannacci nel suo libro “Il mondo al contrario” (equiparato al Mein Kampf di Hitler dal giornalista Paolo Beducci, ospite di CFMB): “No! Non sono cittadino del mondo. Non credo alle patrie aperte, ideologiche o a quelle di tutti.

Un murale per non dimenticare le nostre “donne d’acciaio”

Tra i carri allegorici ispirati al grano, presenti alla Festa del grano in onore di Sant’Anna, patrona di Jelsi, svoltasi lo scorso 27 agosto,  a Montréal, nelle adiacenze immediate della Chiesa St-Simon Apôtre, il mio occhio è stato attratto da uno decisamente atipico.

Le denunce di un italiano atipico

Il generale Roberto Vannacci, con il suo libro “Il mondo al contrario”, ha suscitato una tempesta di polemiche e pesanti accuse di razzismo e omofobia. Nel libro, in realtà, egli non fa che descrivere con spirito candido, pur se doloroso, la straordinaria decadenza dei costumi, dei valori e dei sentimenti un tempo considerati normali ma oggi messi al bando e vituperati.

Appartenenza comune e solidarietà

Domenica 27 agosto si svolgerà la Festa del grano in onore di Sant’Anna, patrona di Jelsi. Le attività inizieranno con una messa celebrata nella Chiesa “St-Simon Apôtre” situata al 145 rue Beauharnois Ouest, alle 9:30 (a.m.). Seguiranno la sfilata dei carri allegorici e traglie addobbati con grano. Subito dopo ci sarà un rinfresco. L’attribuzione dei premi avverrà in un’area designata del parco, verso le 18 (6:00 p.m.).

Caos immigratorio e caos sociale

Il violento caos sociale che è esploso in Francia si presta a due diagnosi contrapposte. La diagnosi-sentenza dei buonisti, ossia della sinistra, è di assoluzione per i rivoltosi, visti come dei reietti che sono spinti alla sommossa da una sacrosanta collera contro la violenza poliziesca e dalla povertà in cui versano.

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